Antes de nacer

Morte del capro


Notti interminabili mi hanno avvolto in uno spazio senza tempo, in quello spazio deflagranti visioni mi hanno scarnificicato e l'epidermide si e' rivestita di nuove tele, piu' colorate, rilievi e insenature hanno mostrato le ombre prima invisibili, contorni e dintorni scolpiti sulla pelle il sangue frenato nel suo vitale circolare mi mostrava i segni antichi delle emozioni amputate  dai negligenti sensi, dalle paure di amare, di essere,esistere, di disumana innaturalita'la ricerca spasmodica di qualcuno di mettermi nelle terre aride, di odiarmi per potermi amare, o amarmi per potermi odiare, di tentare di colpirmi, anche quando fisicamente gia'tracimato, scorribande di bambini agitati nei miei spazi, con i cavalli mentali al galoppo alzare polvere,trame e catrame sulla sabbia fine e chiara da cui osservo il mare, tutto questo in un velato silenzio nel punto piu' profondo dove solo una coscienza sveglia potrebbe guardare senza fare finta che non sia accaduto niente, era un altro tempo un altro mondo, non ero io, non c'era in realta' nessuno, quando si crea il disordine non c'e' mai nessuno.