Post n°35 pubblicato il 19 Novembre 2015 da rossca05
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Post n°34 pubblicato il 27 Ottobre 2015 da rossca05
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Post n°33 pubblicato il 20 Settembre 2015 da rossca05
Non conoscevo questa poesia, oggi l'ho sentita per la prima volta.
Lucania
Al pellegrino che s'affaccia ai suoi valichi, a chi scende per la stretta degli Alburnio fa il camminodelle pecore lungo le coste della Serra, al nibbio che rompe il filo dell'orizzonte con un rettile negli artigli, all'emigrante, al soldato, a chi torna dai santuari o dall'esilio, a chi dorme negli ovili, al pastore, al mezzadro, al mercante la Lucania apre le sue lande, le sue valli dove i fiumi scorrono lenti come fiumi di polvere.
Lo spirito del silenzio sta nei luoghi della mia dolorosa provincia. Da Elea a Metaponto, sofistico e d'oro, problematico e sottile, divora l'olio nelle chiese, mette il cappuccio nelle case, fa il monaco nelle grotte, cresce con l'erba alle soglie dei vecchi paesi franati.
Il sole sbieco sui lauri, il sole buono con le grandi corna, l'odorosa palato, il sole avido dei bambini, eccolo per le piazze! Ha il passo pigro del bue, e sull'erba sulle selci lascia le grandi chiazze zeppe di larve. Terra di mamme grasse, di padri scuri e lustri come scheletri, piena di galli e di cani, di boschi e di calcare, terra magra dove il grano cresce a stento (carosella, granturco, granofino) e il vino non è squillante (menta dell'Agri, basilico del Basento) e l'uliva ha il gusto dell'oblio, il sapore del pianto.
In un'aria vulcanica, fortemente accensibile, gli alberi respirano con un palpito inconsueto; le querce ingrossano i ceppi con la sostanza del cielo. Cumuli di macerie restano intatte per secoli: nessuno rivolta una pietra per non inorridire. Sotto ogni pietra, dico, ha l'inferno il suo ombelico. Solo un ragazzo può sporgersi agli orli dell'abisso per cogliere il nettare tra i cespi brulicanti di zanzare e di tarantole.
Io tornerò vivo sotto le tue piogge rosse. tornerò senza colpe a battere il tamburo, a legare il mulo alla porta, a raccogliere lumache negli orti. Udrò fumare le stoppie, le sterpaie, le fosse, udrò il merlo cantare sotto i letti, udrò la gatta cantare sui sepolcri? (Leonardo Sinisgalli)
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Post n°32 pubblicato il 12 Settembre 2015 da rossca05
questa canzone è per me, per il mio foglio vuoto e la parete bianca della mia stanza. L'ho cercata per tutto il tempo della telefonata e alla fine l'ho trovata. ma è per me, quindi va tagliata
Mio angelo, io non seppi mai quale angelo fosti, o per quali vie storte ti amai o venerai, tu che scendendo ogni gradino sembravi salirli, frustrarmi, mostrarmi una via tutta perduta alla ragione, quando facesti al caso quel che esso riprometteva, cioè mi lasciasti. [...] (Amelia Rosselli, Documento 1966-1973)
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Post n°31 pubblicato il 12 Settembre 2015 da rossca05
voi ch'ascoltate in rime sparse il suono di quei sospiri ond'io nudriva 'l core in sul mio primo giovenile errore quand'era in parte altr'uom da quel ch'i' sono, del vario stile ch'io piango e ragiono fra le vane speranze e 'l van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, nonché perdono. Ma ben veggio or sì come al popol tutto favola fui gran tempo, ove sovente di me medesmo meco mi vergogno; e del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto, e 'l pentersi e 'l conoscer chiaramente che quanto piace al mondo è breve sogno.
(F. Petrarca, Il canzoniere)
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il 14/09/2015 alle 23:46
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il 22/08/2015 alle 21:31
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il 07/08/2015 alle 03:49
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il 06/08/2015 alle 16:52