settembre 2008

...

Sta finendo qualcosa, non ci vuole la sfera di cristallo. Posso provare  a ripetere più volte al giorno che non è così, tanto da convincermi che sia vero...

non è così, non è così, non è così

!?

...

Queste partenze sono come matriosche: parto per poi ripartire e poi ripartire, e poi tornare e poi ripartire e tornare definitivamente, non troppo contenta - esitando nella decisione, rischiando di dover affrontare 12 ore di treno-, da dove sono partita la prima volta. Sperando che l'inverno non sia così freddo da togliermi la speranza, addormentarmi i sensi e congelarmi il cuore.

Lascio di nuovo questa città: affollata, caotica, anarchica, chiassosa, calda, caldissima, assolata, davvero insopportabile e insonne (e per ogni aggettivo ci sarebbe da spiegare qualcosa), ma spero di portare con me un po' di questa radice selvaggia, perché mi servirà per sempre la sua primitiva energia.

attesa

stasera non ho commenti, mi sorprendo di come sia molto tempo che non scrivo.

mentre leggo, immagino nella mia testa la cadenza delle parole pronunciate dalla mia amica stasera, mi ricordano le voci di certe zie, lontane nel tempo, rassicuranti. 

una cadenza che non ho mai avuto, che rende ingenuo e infantile ogni cosa che leggo. riposante. rimando a domani, è estate

...

ma perché non riesco a vivere in pace il poco di buono che c'è ? 

movimento

Quanto di morte noi circonda e quanto

tocca mutarne in vita per esistere

è diamante sul vetro, svolgimento

concreto dell'uomo in storia che resiste

solo vivo scernendosi al suo tempo

quanto ristagna il ritmo e quando investe

lo stesso corpo umano a  mutamento.

Ma non basta comprendere per dare

empito al volto e farsene diritto:

non c'è risoluzione nel conflitto

storia esistenza fuori dell'amare

altri, anche se amore importi amare

lacrime, se precipiti in errore

o bruci in folle o guasti nel convitto

la vivanda, o sdradichi dal fitto

pietà di noi e orgoglio con dolore.

(Elio Pagliarini, sett. '54- ago. '57)