E Striscia consegna un provolone (andato a male) alla Presidentessa Regionale della CRI pugliese in evidente stato di ambascia.
La stessa non trova da dire di meglio: "non sono io che gestisco il Comitato Provinciale di Bari...". Bella risposta!
Come se la mala gestione di queste tonnellate di pasta o l'uso allegro degli automezzi di servizio e connessi (es. telepass etc) fosse da attribuire al Consiglio Direttivo Provinciale.
Dopo ormai anni che il "Responsabile delle Risorse Umane" non fa che rivendicare le proprie prerogative di organizzazione ed impiego del personale.
La soluzione č semplice (almeno per la pasta).
C'č un magazziniere che riceve la pasta e ne segnala la scadenza al suo diretto superiore (amministrativo); c'č un amministrativo che comunica al proprio Direttore Regionale che la pasta č in scadenza; c'č un Direttore Regionale che, dato che la pasta sta per scadere, chiede all'organo politico (leggi CDP): "Cosa devo fare di tutta questa pasta che sta per scadere?".
Basta vedere dove la catena si č interrotta...
E dire che qualcuno (a pasta ancora buona) fece acquistare quintali di tarallini al vino per gli ospiti del Centro di Prima Accoglienza di Bari Palese (al vino per musulmani...).
Per quanto riguarda gli automezzi, basta analizzare fogli di marcia, consumi di carburante, fatture Autostrade SpA, etc etc
Speriamo di poter avviare subito un'inchiesta interna.
Non come dice una certa Presidente "a chiusura delle indagini giudiziarie", ma ora, SUBITO!
Con che coraggio chiederemo ai cittadini il loro 5/1000 per la CRI, dopo questo scempio? Con che coraggio potremmo mai avviare una raccolta fondi per beneficenza quando di 14 tonnellate di pasta non abbiamo saputo che farne?
Per qualcuno č giunto il momento di ritirarsi spontaneamente.
Prima della catastrofe.