La nostra vita

la saggezza


 Un rabbino riunì i suoi allievi e domandò loro: "Come possiamo conoscere il momento precisoin cui finisce la notte e comincia il giorno? " "Quando, a una certa distanza,siamo in grado di distinguere una pecora da un cane," disse un ragazzino. "In verità,si può affermare che è ormai giorno quando,a una certa distanza, siamo in grado di distinguere un olivo da un fico," replicò un altro allievo."Non sono soluzioni particolarmente convincenti. ""Qual'è la risposta giusta allora? " domandarono tutti.  e il rabbino disse: "Quando si avvicina uno straniero e noi lo confondiamo con un nostro fratello,ponendo fine a ogni conflitto.Ecco, questo è il momento in cui finisce la notte e comincia il giorno. " Dal momento in cui decidiamo di non aver paura, nulla ha più potere contro di noi. Non si RECUPERANO Una pietra, dopo averla lanciata Una parola, dopo averla detta Un'opportunità, dopo averla persa " L'amore non fa girare il mondo. L'amore è ciò che rende il viaggio vale la pena."  Un albero che un uomo riesce appena ad abbracciare è nato da un ramoscello sottile come un pelo; una torre di nove piani è sorta da un mucchio di terra, un viaggio di mille miglia comincia da sotto i piedi. Chi fa qualcosa la rovina e chi la tiene la perde. Perciò il saggio non fa e perciò non rovina, non tiene e perciò non perde  Egli cammina e cammina, un piede davanti all'altro, alla cieca, come ha fatto per tutta la vita.  GIOIA Insegnami ad usare bene il tempo Dio mio, insegnami ad usare bene il tempo che tu mi dai e ad impiegarlo bene, senza sciuparne. Insegnami a prevedere senza tormentarmi, insegnami a trarre profitto dagli errori passati, senza lasciarmi prendere dagli scrupoli. Insegnami ad immaginare l'avvenire senza disperarmi che non possa essere quale io l'immagino. Insegnami a piangere sulle mie colpe senza cadere nell'inquietudine. Insegnami ad agire senza fretta, e ad affrettarmi senza precipitazione. Insegnami ad unire la fretta alla lentezza, la serenita' al fervore, lo zelo alla pace. Aiutami quando comincio, perche' e' proprio allora che io sono debole. Veglia sulla mia attenzione quando lavoro, e soprattutto riempi Tu i vuoti delle mie opere. Fa' che io ami il tempo che tanto assomiglia alla Tua grazia perche' esso porta tutte le opere alla loro fine e alla loro perfezione senza che noi abbiamo l'impressione di parteciparvi in qualche modo. Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr'occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue.     Ci sono giorni nella vitain cui non succede niente, sei come apatico, vuoto...giorni che passano senza nulla da ricordare,senza lasciare una traccia, quasi non si fossero vissuti. A pensarci bene, i più sono giorni così, e solo quando il numero di quelli che ci restano si fa chiaramente più limitato,capita di chiedersi come sia stato possibilelasciarne passare, distrattamente, tantissimi. Ma siamo fatti così: solo dopo si apprezza il primae solo quando qualcosa è nel passatoci si rende meglio conto di come sarebbe averlo nel presente.Ma non c'è più.Guarda un filo d'erba al vento e sentiti come lui. Ti passerà anche la rabbiaDal momento in cui decidiamo di non aver paura,                                          nulla ha più potere contro di noi.[http://blog.libero.it/allegradigioia]