Post n°29 pubblicato il 19 Maggio 2010 da MaSexualite
Domenica pomeriggio decisi di rifugiarmi nella casa al mare di mio padre. Sapevo che lui era all’estero per lavoro e così ne approfittai x passare un po’ di tempo tranquillo. Il caldo afoso di quel giorno mi costrinse a stare in casa durante le ore più calde. Decisi di mettermi un po’ a dormire. Subito sentii il mio corpo cedere, il mio petto e il mio pene adoravano quella frescura al contatto con il coprimaterasso pulito. Dalla porta finestra entrava l’aria accompagnata dal rumore delle onde che cullarono il mio sonno. Ero totalmente nudo, avvolto solo dal calore estivo. |
Post n°28 pubblicato il 22 Marzo 2010 da MaSexualite
La luce era molto tenue nella mia stanza e appena entrai, due mani mi afferrarono con forza e mi trascinarono sul letto. Il mio respiro si fece più veloce non appena mi trovai sdraiato a pancia in su con i polsi bloccati da quelle due mani. Non gridai, non avevo alcuna intenzione. D'improvviso mi venne strappata di dosso la sola cosa che avevo. Le mutandine. Non tolte, ma proprio strappate. Sentivo l'aria fresca che entrava dalla finestra e accarezzava il mio corpo nudo in balia di due estranei. Non feci in tempo a dire una parola che un enorme fallo duro mi tappò la bocca, mentre una lingua vogliosa scavava nel mio culo. Erano gesti veloci, forse per non rischiare di essere interrotti prima di raggiungere il loro traguardo. Nella penonbra vedevo le due sagome, quei due uomini possenti che mi eccitavano e mi intimorivano allo stesso tempo. Con violenza l'uomo che mi stava leccando mi girò a pancia in giù facendomi sollevare a pecorina il culo. L'altro, irritato forse dal gesto irruento del complice, mi premette la testa contro il suo uccello sbattendomelo tutto in gola. Erano grossi. Il cazzone dietro mi aprì il culo. Non urlai solo xkè la mia bocca era chiusa da quell'enorme cappella. Riusci a lanciare una fugace occhiata allo specchio alla mia destra e nell'oscurità di quell'inutile luce vidi un uomo nero che ci stava dando dentro con cattiveria nel mio culo. Godevo. Da piccolo ho sempre avuto paura dell'uomo nero...e ora invece gli sto offrendo il mio culetto x farlo sborare. E infatti non ci volle molto che la calda sborra di quei due enormi piselloni neri mi bagno il petto. E in un attimo sparirono. La brezza fresca che entrava dalla finestra aperta mi destò. Ero nudo sul mio letto, con il pene e il petto bagnato. Avevo sognato o avevo davvero scopato con l'uomo nero e il suo complice. Il culetto mi bruciava. Non l'avrei mai scoperto...intanto mi rigiro a pancia in giù e aspetto. Ora non ho più paura dell'uomo nero... |
Post n°27 pubblicato il 17 Marzo 2010 da MaSexualite
L'idraulico aveva appena finito il suo lavoro. Il tubo della doccia perdeva e nn potevo andare avanti così. Ieri pomeriggio si è degnato a venire. Un uomo piacente che avrà avuto si e no 43 anni, abbronzato (ovviamente lampadato), rasato, barbetta lievemente cresciuta e con le prime rughe ai bordi degli occhi. Aveva addosso un paio di jeans molto usurati, cannotiera nera e giubbino in jeans. Diciamo che nn era un fisicaccio, ma quella sua massicia forma riempiva bene i suoi abiti. Finito il lavoro, mi chiese di saldare il conto. Non aveva fretta, e se gli offrivo un caffè mentre prendevo i soldi era anche meglio. Peccato che i soldi nn li avevo. Dovevo prendere tempo, così gli dissi che prima di pagarlo avrei dovuto provare la doccia x vedere se era effettivamente aggiustata. Mi spogliai completamente ed entrai del box. L'acqua inizio a scorrere tiepida lungo il mio corpo e mentre fingevo di guardare se la riparazione era stata fatta bene, notai il suo sguardo cadere sul mio corpo. Iniziai a toccarmi come se lui nn fosse li. Mi leccai le dita, poi le passai lungo il mio corpo fino al buchetto del culo, lo allargai e glielo mostrai. Con una mano giocavo con il capezzolo e intanto sentivo il mio membra che si induriva. E forse nn era l'unico. Dopo l'imbarazzo iniziale, prese coraggio e allungò un dito verso di me, verso quella piccola fessura che volevo allargasse. Inizialmente sembrava timido, poi la sua andatura si fece più rapida e sicura. Aggiunse un dito, poi un altro. Poco dopo sentii che c'era la sua lingua a bagnarmi quella piccola porticina che portava al paradiso. Era stato così esuberante che nn si era neppure curato dell'acqua che gli aveva inzuppato i vestiti. Glielo feci notare e gli tolsi la canotta fradicia. Sbottonai i jeans e mi disse che con la sua età poteva essere mio padre. Era un uomo. Gli risposi che nn avevo mai visto il cazzo di un vero uomo. Con fermezza gli abbassai i jeans e i boxer in un solo colpo e subito mi si presentò davanti un vero falco in calore. Rapido si riempi di rivoletti d'acqua e subito iniziai a leccarli. A poco a poco misi in bocca la cappella e lo presi tutto, fino in gola. Era bagnato e duro. Ci prese gusto, e tenendomi la testa inizio a scoparmi la bocca. Aveva capito che era quello il suo compenso, così decise di aumentarmi la parcella: mi fece mettere a novanta e dopo essersi ben lubrificato la punta del trapano con la saliva mi ha penetrato con violenza. Gli piaceva avere un culetto giovane e forse ancora vergine tra le mani, sapere che il suo uccellone sarebbe stato il primo a squarciare quel forellino del piacere. Si sdraio sopra di me e continuò a penetrarmi sul pavimento del bagno. Lo sentivo gemere alle mie spalle. Sussurrava "ragazzino, io sono un vero uomo." "La mia mazza ti aprirà il culo" " Sei un culetto voglioso di cazzoni" e tutte frasi che aumentavano la sua eccitazione da vero uomo vissuto. Ad un tratto lo sento alzarmi e prendermi la testa. Mi ritrovo in bocca il suo cazzo e tra il suo ansimare sento la sborra calda che schizza nella mia gola. Tanta. Nn riesco a tenerla in bocca e mi cola lungo il collo. Ora lui è soddsfatto e ancora senza fiato cerca di ricomporsi. Io invece chiudo le gambe e mi asciugo la bocca. Il conto è stato saldato. |
Post n°26 pubblicato il 16 Settembre 2009 da MaSexualite
Ho voglia di spiare un uomo mentre si spoglia, ho voglia di masturbarmi mentre lo guardo. Sentire le mie mani che mi accarezzano ogni singola parte del corpo e immaginare che son le sue. Leccarmi le dita e poi passarle sui capezzoli e all'interno delle cosce. Toccare il mio membro duro che inizia a bagnarsi. E tutto questo mentre lui è li da solo, con addosso solo gli slip e pensa se toglierli o no...si sistema meglio l'animale, poi li abbassa fino alle ginocchia e osserva con fierezza il suo uccellone floscio e peloso. Poi pensa che forse è meglio tirarli su gli slip...ma quando è a metà coscia, decide di scappellarsi e grattarsi le palle. E intanto io vengo e con lo sperma mi bagno il petto. E tengo le gambe ben aperte, magari si accorge di me. |
Post n°25 pubblicato il 03 Settembre 2009 da MaSexualite
Un classico: Padrone - Dipendente. Ultimamente sto passando molto tempo con il mio titolare. Sistemiamo la soffitta. Lui è alto con il capello brizzolato. Sulla cinquantina. Piuttosto asciuto ed alla mano. |
Inviato da: piccololord84
il 26/08/2008 alle 20:35
Inviato da: maritapepita
il 09/10/2007 alle 15:06
Inviato da: MaSexualite
il 07/08/2007 alle 08:48
Inviato da: piccololord84
il 05/08/2007 alle 20:05
Inviato da: MaSexualite
il 04/08/2007 alle 09:19