sfoghi

tempo di crisi


come in tutto il mondo anche in italia si sente la crisi della borsa e quindi anche il mio lavoro ne risente, ho passato un pò di tempo da un cliente per terminare un lavoro e purtroppo la paura di perdere tutto quello per cui uno ha lavorato nella vita è tanta.quello he impressiona è che pur essendoci una crisi in atto non cala nulla come merci, niente ribassi dei generi alimentari di primo consumo, benziana ecc.quando ricominceremo a coltivare le patate in giardino ci renderemo conto che sta andando male...ma lasciamo perdere i problemi di politica che se no mi sale la pressione e passiamo al libro di oggi si tratta di una storia di un classico di moravia, il quale è sempre riuscito a cognugare letteratura, storia ed erotismo in modo splendido, dove i suoi testi non risultano mai volgari facili da leggere anche se a volte può risultare un pò lento come spesso accade agli scrittori del 900. il libro è l'uomo che guardatrama la storia della vita cogniugale di due benestasnti in una roma borghese e decadente dove Dodo il protagonista, è socube di una moglie molto sensuale e eroticamente attiva, mentre lui più passivo, tende ad osservare ogni cosa ogni movimento sia della moglie che delle altre persone che ogni giorno incontra, perchè come dice moravia non può esistere un voyeur se non vi è un esibizionista (dualismo) è il protagonista è conscio che spesso la vita di coppia è fatta si di affetto e di amore ma ache di istinto e sesso che esprime chiaramente in queste parole :«Silvia e io ci amiamo ancora come i primi giorni di matrimonio, anzi, probabilmente, di più; e quest’amore raddoppiato di frenesia sessuale non durerà per sempre; semplicemente, Silvia cerca di approfittare dell’amore finché c’è, come si cerca di approfittare di una giornata di sole poco prima dell’inverno». buon we