Memento

Post N° 139


Leggerezza.Mi trovo a riflettere su questo concetto, mentre in sottofondo Allevi con un Bosendorfer suona la sua musica ingenua, geniale, profonda. Leggera. E’ un bambino troppo cresciuto o un adulto che ha saputo conservare la sua parte più pura, infantile, e la lascia libera, mentre chino sulla testiera, le sue dita danzano e creano meraviglia. Mi cattura, mi soffermo, non riesco a scrivere oltre… ora due adolescenti innamorati si stanno rincorrendo… risa, fiato grosso, finchè si raggiungono, si fermano, si baciano… e poi via, il gioco ricomincia… vorrei raccontarla questa melodia, narrare le vibrazioni delle corde che dentro di me fa risuonare, ma non trovo le parole. Grazie a Dio, la magia della musica…Quanto meglio si potrebbe vivere con un po’ più di leggerezza, se la forza di gravità delle nostre preoccupazioni schiacciasse un po’ meno il nostro cuore al suolo. A volte può essere un dono naturale, a volte si guadagna col tempo e la saggezza, o forse si tratta sempre solo di riscoprire cosa sta scritto in fondo al nostro essere, quello più nascosto, chè ci siamo premuniti bene di ricoprirlo di metri di terra. Ah, come sono abile col mio badile!E dunque: leggero, mi basterebbe scorrere sull’onda della vita, come abile surfista, che nulla fa se non sfruttare al meglio la forza del mare e del vento. E che ci sarà mai da fare, che ci sarà mai da costruire. Mi alzo sulla mia tavola, e cavalco la libertà."Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro"