SALICE SALENTINO/Il TAR accoglie il ricorso del centrosinistra, Gravili in bilico
«Bilancio, la delibera è illegittima»
La delibera di approvazione degli equilibri di bilancio è illegittima. Il Tar di Lecce ieri mattina ha accolto il ricorso presentato dall’opposizione di centrosinistra contro l’atto approvato dal Consiglio senza il quorum previsto dallo Statuto. Ed a questo punto il prefetto potrebbe intervenire, anche con un provvedimento (di fatto) preliminare allo scioglimento del Consiglio. Com'è noto, all’inizio dello scorso ottobre, la maggioranza guidata dal sindaco Cosimo Gravili (Fi), ridotta all’osso dopo l’abbandono dell’ex vicesindaco Tonino Rosato e dell’ex assessore Sandra Margarito, adottò la deliberazione in questione alla presenza di soli otto consiglieri. Questi ultimi erano ritenuti sufficienti dall’apposito Regolamento, ma non dallo Statuto. Da questo episodio prese l’avvio il ricorso al Tar curato dall’avvocato Valeria Pellegrino per conto del consigliere provinciale Donato De Mitri (Ds), del segretario dei Ds Fernando Quaranta e dei consiglieri Giuseppe Tondo (Margherita), Gaetano Ianne (I Socialisti) e Paolo Quaranta (Rc). «La decisione del Tar - commenta l’avvocato Pellegrino - riconduce a legittimità la vicenda ponendo nella giusta luce la rilevante circostanza che il Consiglio non era stato in grado di garantire il numero legale imposto dallo Statuto per l’approvazione della necessaria deliberazione. E’ inoltre da evidenziare - conclude - il rafforzato rilievo degli Statuti comunali dopo la riforma del titolo V della Costituzione». Come accennato, la vicenda ora potrebbe divenire di competenza del Prefetto il quale, anche in virtù dell’altra diffida presentata dall’avvocato Antonio Malerba per conto della Margherita, probabilmente “inviterà” Gravili a riconvocare con urgenza il Consiglio per l’approvazione legittima degli equilibri di bilancio. Se anche in quella circostanza dovesse mancare il quorum previsto dallo Statuto, lo scioglimento dell’Assemblea potrebbe essere consequenziale.
(Ros.Fag)
Tratto dal "La gazzetta di Lecce" del 12.01.2007
|
Anonimo il 07/02/07 alle 14:13 via WEB
Accetto l'invito a dare spiegazioni caro sig.Gianpiero.
Cerco di riassumere brevemente il quadro generale della situazione per essere più chiaro.In data 6 ottobre 2006 l'attuale amministrazione di centrodestra ha approvato, con le delibere 35 e 40, una variazione-assestamento
e gli equilibri di bilancio ma con un numero di consiglieri pari a 8 (come prevedeva il regolamento comunale) e non con 9 come invece prescrive lo Statuto del nostro Comune.Durante il Consiglio Comunale l'opposizione fece notare al Sindaco e al segretario comunale l'illegittimità delle delibere che si stavano per approvare, ma la maggioranza, ignorando le prerogative e il ruolo dell'opposizione, procedette all'approvazione.Da qui il ricorso al TAR del centrosinistra.In data 10 gennaio (se la memoria non mi tradisce) il TAR dichiarava quelle delibere illegittime, decidendo la sospensione dell'esecuzione delle stesse.Il Comune quindi fece ricorso al Consiglio di Stato; intorno al 27 di gennaio il presidente della quinta sezione del Consiglio di Stato
ha respinto l'istanza urgente presentata dal Comune tramite l'avv.Quinto, ribadendo l'illegittimità delle delibere in questione.Nel frattempo il Prefetto aveva scritto al Sindaco invitandolo a convocare il Consiglio Comunale per riapprovare le delibere in questione ma alla presenza di 9 consiglieri.Da qui è possibile notare lo stato di agonia di questa maggioranza nonchè lo spettacolo indecente che avete dato agli occhi dei cittadini.Mi spiego meglio.Come è noto, da tempo due consiglieri comunali (ex assessori di questa giunta) non prendevano più parte alle sedute
del consiglio comunale.A questo punto si poneva il rischio che la "maggioranza" non fosse stata capace di racimolare 9 consiglieri per procedere alla approvazione delle delibere in questione...a meno che uno dei due non presentasse le dimissioni...Il Sindaco convoca il Consiglio Comunale per il giorno 1 febbraio ; il 4° punto all'odg prevedeva la approvazione degli equilibri di bilancio.Nel frattempo nessuno si era dimesso.Durante i lavori,dopo aver approvato un aumento del contributo di gestione di 7000€ al gestore del campo sportivo comunale (dopo un curioso siparietto tra l'ass.ai servizi sociali e il Sindaco), arrivati al 4° punto si verifica un episodio a dir poco insolito: la MAGGIORANZA ABBANDONA L'AULA, viene a mancare il quorum per il funzionamento dell'assemble a, oplà, la seduta si scioglie.Consiglio rimandato a Sabato 3 febbraio. Quasi per bontà divina, nello stesso giorno un consigliere comunale presenta le sue dimissioni.Arriviamo a sabato 3 febbraio. Iniziamo i lavori del Consiglio Comunale, interrotosi in data 1 febbraio, ma non dal punto in cui era stato lasciato (l'approvazione degli equilibri di bilancio, il vero motivo per cui il Prefetto aveva chiesto di riconvocare il Consiglio!) bensì dalla surroga del consigliere dimissionario.E' evidente che si tratta di un artifico per ricomporre una maggioranza di 9 consigliere per poi poter procedere alla approvazione delle delibere in questione.Già questo rappresenta di per se una palese illegittimità.Ma sorvoliamo.La situazione risulta aggravata dal fatto che a subentrare è stato il consgiliere/gestore del campo sportivo comunale che due giorni prima aveva ricevuto l'aumento del contributo di gestione.Benchè sia cosa nota che il centrodestra è abituato a gestire situazioni di conflitto di interessi, non si può pretendere che la cittadinanza sorvoli su questa ennesima anomalia.Ma, mi si obietterà, la legge prevede che il consigliere in questione risolva il suo conflitto di interessi in 10 giorni. Questo è vero,ma bisgona riconoscere che intanto quel consigliere è stato decisivo per l'approvazione delle delibere sugli equilibri di bilancio.E' lecito pensare che a breve il suddetto consigliere presenterà le sue dimissioni ma è chiaro che la votazione di sabato us sarà stata inficiata da questa anomalia.A me non interessa adesso disquisire sull'aspetto giuridico della vicenda poichè non sono un giurista, ma il dato politico è facilmente ricavabile:questa "maggioranza" avrebbe dovuto prendere atto della sua fine e presentare le dimissioni.Avrebbe dimostrato senso di responsabilità, rispetto nei confronti degli elettori, dell'opposizione,e forse avrebbe risparmiato ulteriori spese per le parcelle degli avvocati salvaguardando le casse, fortemente provate dalle anticipazioni di cassa, del nostro comune.Conviene con me, sig.Gianpiero, sul fatto che di tutto ciò questa "maggioranza" deve dare atto ai cittadini?Cordialmente la saluto.
(Rispondi)
|
|
Inviato da: Anonimo
il 26/10/2008 alle 17:10
Inviato da: Anonimo
il 22/10/2008 alle 13:24
Inviato da: Anonimo
il 20/10/2008 alle 16:22
Inviato da: sgsal
il 20/10/2008 alle 16:02
Inviato da: Anonimo
il 20/10/2008 alle 10:50