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Giovani di Salice per il Partito Democratico

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Post N° 42

Post n°42 pubblicato il 29 Maggio 2007 da sgsal

Buongiorno Salice!

Largo successo della lista "Democrazia è Partecipazione". Donato DE MITRI è il nuovo sindaco di Salice Salentino!

***

"DEMOCRAZIA é PARTECIPAZIONE" - DONATO DE MITRI

2545 preferenze 41,84%

***

"LA SVOLTA" - RINALDO INNOCENTE

1047 preferenze 17,21%

***

"INSIEME PER CRESCERE" - TONINO ROSATO

1208 preferenze 19,86%

***

"CONT. INSIEME AI GIOVANI" - COSIMO GRAVILI

1283 preferenze 21,09%

***

2545 Grazie!

 
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Anonimo il 05/06/07 alle 12:03 via WEB
14/07/06 Al Signor comandante generale del corpo della Guardia di finanza. Generale di Corpo d'Armata Roberto Speciale. Roma. Apprendo del programmato immediato contestuale trasferimento ad altro incarico del Comandante della Regione e dei responsabili del Nucleo Regionale e Provinciale della Polizia Tributaria. Trattandosi di provvedimento che interesserebbe contestualmente i vertici della Guardia di Finanza nella Regione Lombardia con particolare riguardi ai Reparti che da anni hanno collaborato e collaborano positivamente con questa Procura, come per altro già segnalato con mia nota in data 1&#730; giugno 2006, vorrà, Signor Generale, valutare l'opportunità, sempre che le notizie non debbano risultare destituite di fondamento, di rendere edotta questa Procura in ordine alle motivazioni poste a base degli emanandi provvedimenti anche al fine di pormi nella condizione di rappresentare ai colleghi con la dovuta trasparenza una decisione che potrebbe altrimenti essere valutata come punitiva per gli stessi interessati, sostanzialmente in tal modo rimossi dai loro incarichi e pregiudizievole per il lavoro di una Procura impegnata, in questi ultimi tempi e attualmente, con la fattiva collaborazione della Guardia di Finanza, nelle indagini di più vasto respiro condotte in Italia nell' ambito delle turbative ai mercati finanziari. Con i migliori saluti Il Procuratore della Repubblica Manlio Minale 17/07/06 Al Comandante Generale della Guardia di Finanza Gen. C. A. Roberto Speciale VIALE XXI APRILE, 51 00162 Roma Al Capo di Stato Maggiore Gen. Div. Emilio Spaziante VIALE XXI APRILE, 51 00162 Roma In relazione alla nota del Procuratore della Repubblica di Milano, in data 17 luglio 2006 e alle note rispettivamente in data 14/07/2006 e 01/06/2006 in essa richiamate, prego le SS.VV. di comparire, al fine di acquisire i necessari chiarimenti, avanti a questo Avvocato Generale in data odierna alle ore 15.00 e seguenti. Prego assicurare. Manuela Romei Pasetti 18/07/06 Illustrissimo Signor Procuratore, con riferimento alla Sua nota nr. 2582/06 in data 14 luglio 2006 - in merito al paventato trasferimento, dalla sede di Milano, del Generale di brigata Mario Forchetti, del Col. t. ST Rosario Lorusso e del Col. t. ST Virgilio Pomponi -, Le rappresento quanto segue. Per quanto concerne le motivazioni, mi corre l'obbligo di precisare che: - nel mese di marzo del corrente anno avevo già provveduto a definire il piano di impiego dei dirigenti, ordinariamente predisposto dal Corpo con cadenza annuale. In tale piano nessuno dei predetti Ufficiali era stato interessato poiché non sussisteva alcuna esigenza di servizio che rendesse necessario il loro avvicendamento. Al contrario, le imminenti riforme ordinative che investiranno a breve i Reparti del Corpo (per i quali è prevista, tra l'altro, la fusione dal 1&#730; settembre p.v. del Nucleo Regionale e del Nucleo Provinciale in un unico Reparto) mi hanno indotto a prediligere, per la sede di Milano, l'esigenza di garantire la continuità della preesistente linea di Comando onde evitare che il cambiamento della stessa potesse comportare un ulteriore aggravio per una sede già particolarmente impegnata sotto il profilo operativo. In merito, intendo anche precisare, a margine, che gli Ufficiali in questione hanno goduto e godono tuttora della mia più alta considerazione, suffragata peraltro dai continui attestati di stima di codesta Autorità Giudiziaria; - nei giorni 13 e 14 luglio 2006 ho ricevuto cogenti e ripetute direttive in ordine all'immediato avvicendamento, oltre che dei predetti Ufficiali anche del Ten. Col. Vincenzo Tomei (Comandante del Gruppo Servizi di PG), da parte dell'Autorità governativa di riferimento, nella persona dell'On. Vincenzo Visco. In merito a tali avvicendamenti, peraltro, non mi sono mai state partecipate le sottese ragioni. In tale contesto ho ritenuto opportuno operare nel rispetto delle norme generali sull'azione amministrativa ed ho pertanto provveduto, ai sensi degli artt. 7 e 8 della legge n. 241 del 1990, al mero avvio dei procedimenti per il successivo eventuale reimpiego degli Ufficiali in parola, procedimenti che, tuttora in fase istruttoria, peraltro non pregiudicano la permanenza di detti Ufficiali negli incarichi attualmente ricoperti. Colgo l'occasione per inviarle i migliori saluti Generale Roberto Speciale Roma, 24 luglio 2006 Egregio Generale, come ricorderà il 26 giugno u.s. Ella, di sua iniziativa, mi prospettò l'opportunità di effettuare numerosi cambiamenti funzionali ai vertici della Guardia di finanza. La pregai di attendere inmodo da poter maturare qualche convinzione in proposito. A tal fine, il 13 luglio ho parlato della questione con i generali Pappa e Favaro e da questi incontri emerse l'opportunità di coinvolgere nei movimenti anche Milano. Lo stesso giorno incontrai anche Lei e la invitai a procedere nei trasferimenti, inserendo anche Milano nel complesso dei movimenti e decidendo, previa consultazione con i generali Pappa e Favaro, una proposta di avvicendamento che vi trovasse tutti concordi. Immediatamente seguirono le note polemiche giornalistiche sulle quali non intendo commentare. Tuttavia dal Comando generale del corpo non ho più ricevuto nessuna proposta, salvo quella relativa ai soli spostamenti di Milano, inviatami il 14 u.s. e che è rimasta, di fatto, sospesa. Poiché i trasferimenti riguardano la Sua competenza e responsabilità, ed Ella stessa mi ha sottolineato la opportunità di fornire certezza agli ufficiali del Corpo circa la loro destinazione futura, desidererei conoscere quali sono i Suoi attuali intendimenti in proposito invitandoLa, in ogni caso, al criterio sopra ricordato, al fine di garantire armonia ed equilibrio nella gestione del corpo. Vincenzo Visco 26/07/06 In esito a quanto richiesto con il foglio che si riscontra, rappresento che il giorno 13 luglio u.s., venivo convocato, senza preavviso alcuno, per le vie brevi e con carattere d’immediatezza, dall’aiutante di campo del ministro dell’Economia e delle Finanze, per un incontro con il viceministro del medesimo dicastero, on. Vincenzo Visco. Nel corso dell’incontro, la predetta autorità politica mi rappresentava che, il 26 giugno u.s.s, la S. V. gli aveva consegnato un elenco di ufficiali di livello dirigenziale, nei confronti dei quali intendeva disporre degli avvicendamenti nell’incarico e/o di sede. Rispondevo che non avevo, al momento, alcun elemento di valutazione su quanto richiestomi, in quanto non ero stato né interpellato né, tanto meno, i movimenti in argomento avevano seguito il normale «iter procedurale» previsto per tutte le trattazioni, al fine di consentire ai vari livelli gerarchici del Comando Generale di esprimere le proprie considerazioni in merito. Atal proposito, anche in relazione alla puntualizzazione, da parte dello scrivente, dei criteri da adottare nell’impiego dei citati ufficiali dirigenti nelle sedi particolarmente significative, come Roma e Milano, il viceministro dell’Economia e delle Finanze mi rappresentava l’opportunità di valutare la possibilità di movimentare ad altri incarichi alcuni ufficiale alla sede di Milano, precisando, ad una mia puntuale domanda, che non esistevano motivazioni specifiche per trasferire gli interessati, aggiungendo che i medesimi ufficiali dovevano essere assegnati in incarichi di loro gradimento, al fine di non danneggiare assolutamente gli stessi. Il viceministro, nella circostanza, mi precisava, altresì, che non era interessato a conoscere i nominativi dei sostituti, ma si rimetteva alle scelte effettuate dallo scrivente, d’intesa con il gen. Sergio Favaro e successivamente concordate con la S. V. Come è noto, il pomeriggio dello stesso giorno, unitamente al gen. Sergio Favaro, Le abbiamo proposto un elenco di ufficiali sostitutivi di quelli eventualmente da avvicendare, rappresentandole, per ciascuno dei medesimi, anche le motivazioni che ci avevano indotto a presceglierli, motivazioni da Ella poi condivise. Gen. C.A. Italo Pappa 26/07/06 Al comandante generale della Guardia di finanza 1 - Come è noto alla S.V. il giorno 13 luglio u.s. il viceministro dell’Economia e delle Finanze convocava, alle ore 15, il comandante in seconda, alle ore 15.30, lo scrivente e alle ore 17.30, la S.V. 2 - Nel corso dell’incontro tra il viceministro Visco e lo scrivente venivano affrontati una serie di argomenti legati essenzialmente ai criteri seguiti negli ultimi tempi per l’assegnazione degli ufficiali del Corpo ai più importanti e delicati incarichi di comando. In particolare lo scrivente faceva presente al viceministro che alcuni avvicendamenti non lo avevano del tutto convinto per una non perfetta corrispondenza dei requisiti richiesti nei rispettivi incarichi di comando (mi riferisco, in particolare, all’assegnazione del generale di brigata Mario Forchetti al Comando regionale Lombardia, comando retto sempre da un ufficiale generale titolato Corso superiore di polizia tributaria e che sarebbe stato preferibile assegnare, data la sua importanza, ad un generale di divisione e del generale di brigata Francesco Attardi al comando dell’Accademia - in sostituzione dopo soli due anni del generale di divisione Domenico Minervini - generalmente destinato ad ufficiali tra i primi del corso di Accademia e, preferibilmente, con pregresse esperienze nel medesimo reparto di Istruzione). Anche in relazione a quanto sopra, il viceministro avvertiva l’opportunità che la movimentazione dei dirigenti riguardasse anche Milano pur senza rappresentare fatti specifici ed evidenziando due obiettivi: tener conto delle esigenze degli ufficiali interessati ai movimenti ed individuare, di comune accordo con il comandante in seconda e la S.V., ufficiali di assoluto rilievo sotto tutti i profili e pienamente adeguati ai rispettivi incarichi. Al termine dell’incontro rientravo al comando generale ove incontravo il comandante in seconda con il quale iniziavo uno scambio di vedute sul tema degli avvicendamenti degli ufficiali alla sede di Milano e alle ore 18 circa - al rientro della S.V. al comando generale -, unitamente al comandante in seconda, la raggiungevo nel suo ufficio ove pervenivamo ad elaborare, concordemente, l’ipotesi di cui all’elenco allegato alla nota in riferimento ad esclusione delle posizioni del Col. spad. Santoro e del Ten. Col. tSt Padula che non avevano formato oggetto di esame congiunto. 3 - Passando all’esame di dettaglio, riporto di seguito le rispettive motivazioni, fermo restando il criterio guida di aver tenuto conto delle esigenze degli ufficiali interessati ai movimenti: Gen. Giovanni Mainolfi: era necessaria una sua destinazione, possibilmente alla sede di Roma per soddisfare sue esigenze personali già rappresentate; Gen. D. Marcello Gentili: ufficiale generale in possesso dei requisiti adeguati all’incarico di comandante regionale Lombardia (generale di divisione, titolato Corso superiore Pt, a differenza del Gen. B. Mario Forchetti, a solo titolato S.F.P.). L’ufficiale generale al termine dell’incontro veniva contattato telefonicamente alla presenza dello scrivente dal comandante in seconda che registrava la sua adesione; Gen B. Mario Forchetti: ufficiale generale residente a Varese; l’assegnazione ad altro limitrofo Comando regionale favorisce l’acquisizione di un periodo di comando più ampio; Gen. B. Giuseppe Mango: confermato; Col. tST Antonino Maggiore: ufficiale superiore in possesso dei requisiti adeguati all’incarico di comandante provinciale di Milano; Col. tST Rosario Lorusso (alla sede dall’ 1.6.2002): il nuovo incarico - peraltro riservato al grado di generale - risponde al soddisfacimento di serie esigenze familiari. L’ufficiale è in possesso dei requisiti adeguati al nuovo incarico; Gen D. Domenico Minervini: l’ufficiale generale è stato eletto, in data 20 giugno u.s., presidente del Cocer, incarico che rende quanto mai opportuna - se non necessaria - la permanenza. Il nuovo incarico è vacante. L'ufficiale generale, su incarico della S.V. al termine dell’incontro veniva contattato telefonicamente, alla presenza dello scrivente, dal comandante in seconda che registrava la sua adesione; Col. tST Ivano Maccani: l’ufficiale superiore - già alle dipendenze dello scrivente sono al 20./.2005 - è in possesso dei requisiti adeguati al nuovo incarico; Col. tST Virgilio Pomponi (alla sede dall’ 1.7.2002) l’assegnazione al Comando generale è incarico di massimo prestigio per gli ufficiali del Corpo. Gen. C.A. Sergio Favaro 28/07/2006 Dott.ssa Manuela Romei Pasetti Avvocato Generale Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Milano Via Freguglia, 1 20122 - MILANO Gentilissima dottoressa, con riferimento alla vicenda oggetto della mia convocazione in data 17 luglio u.s. Le comunico di aver concluso, senza l’adozione di alcun provvedimento di impiego, i procedimenti amministrativi inerenti l’eventuale trasferimento, dalla sede di Milano, del Gen. B. Mario Forchetti, del Col. t. ST Rosario Lorusso e del Col. t. ST Virgilio Pomponi. Infatti, lo scorso 27 luglio, all’esito dell’attività istruttoria svolta nel rispetto delle norme generali sull’azione amministrativa, non sono emersi elementi tali da supportare gli avvicendamenti dei suindicati Ufficiali. Sul punto, ritengo utile rappresentare che il ViceMinistro dell’Economia e delle Finanze - On. Vincenzo Visco - con missiva del 24 luglio u. s. indirizzata alla mia persona (allegato 1), nel ripercorrere l’iter degli eventi in argomento, ha tra l’altro: -evidenziato che l’opportunità di procedere agli avvicendamenti alla sede di Milano era emersa in un incontro avvenuto, il giorno 13 luglio, con i Generali Italo Pappa e Sergio Favaro; - rammentato che, in pari data, mi aveva invitato a procedere nei trasferimenti, ivi compresi quelli in disamina, previa consultazione con gli anzidetti Ufficiali Generali al fine di individuare soluzioni che trovassero tutti concordi; - richiesto di conoscere i miei intendimenti in proposito, richiamando nuovamente il criterio della condivisione con i già citati Generali. Al fine di salvaguardare le regole di legittimità e trasparenza dei procedimenti avviati, ho ritenuto, pertanto, di chiedere ai Generali Pappa e Favaro di parteciparmi le motivazioni che secondo gli stessi avrebbero reso opportuni i trasferimenti in parola (allegati 2 e 3). In merito, non essendomi state fornite specifiche motivazioni (allegati 4 e 5), considerato il contenuto delle missive del Procuratore della Repubblica di Milano (allegati 6 e 7), attese le esigenze di servizio a quella sede e avuto riguardo, infine, alle necessità personali rappresentate dagli interessati, ho archiviato i relativi procedimenti amministrativi. Mi preme, in conclusione, informarLa che anche il trasferimento del Gen. Div. Domenico Minervini, connesso ai movimenti di cui sopra non avrà seguito. Colgo l’occasione per inviarle i migliori saluti. Vivissime cordialità Gen. Roberto Speciale 31/07/06 Signor ministro, con riferimento alla Sua lettera nr. 787 del 24 luglio 2006, Le rappresento quanto segue. Come preliminarmente comunicato al Suo Gabinetto, con messaggio nr. 134993/06 in data 28 luglio u.s., Le confermo che, in piena aderenza alla normativa vigente, ho concluso - senza l’adozione di alcun provvedimento di impiego - il procedimento amministrativo afferente le ipotesi di avvicendamento di ufficiali alla sede di Milano. In merito, ritengo utile riferirLe che le ragioni sulla base delle quali ho assunto una siffatta decisione, come emerse nel corso della relativa istruttoria, prescritta ai sensi degli articoli 7 e 8 della legge n. 241/1990, sono da ricondurre alle seguenti considerazioni: - i Generali Pappa e Favaro, da me appositamente interpellati per iscritto, in relazione alle circostanze di cui è menzione al terzo capoverso della missiva in riferimento, non hanno saputo fornirmi alcuna specifica motivazione in ordine alla necessità di trasferire gli ufficiali in parola; - la Procura della Repubblica di Milano ha formalmente manifestato l’esigenza di garantire continuità nell’azione di indirizzo, coordinamento e controllo delle delicatissime attività investigative in corso a quella sede, concernenti peraltro reati di turbativa ai mercati finanziari, sottolineando nel contempo l’assoluta e incondizionata fiducia riposta negli attuali vertici milanesi del Corpo; - sussiste l’opportunità di mantenere, anche alla sede di Milano, l’attuale linea di comando in vista dell’imminente attuazione dell’importante riforma ordinativa che comporterà, dal 1&#730; settembre p.v., in tutto il Paese, la fusione dei Nuclei Regionali e dei Nuclei Provinciali di Polizia Tributaria in un unico reparto. Si tratta infatti di cambiamenti organizzativi di notevole complessità sul piano operativo, del personale e logistico-infrastrutturale, tali da esigere che la gestione delle relative problematiche sia affidata agli ufficiali che già dispongono di un approfondito livello di conoscenza del contesto locale; - si è tenuto conto delle esigenze personali partecipate dagli ufficiali interessati nell’ambito del procedimento amministrativo che li ha riguardati. Per quanto attiene altre destinazioni di impiego del personale dirigente sul territorio nazionale - imposte da sopravvenute e obiettive esigenze - in data 29 luglio 2006 ho convocato a rapporto tutti i generali di grado vertice della Guardia di Finanza - compresi i Generali Pappa e Favaro, che hanno partecipato alla riunione - allo scopo di condividere il documento di impianto all’uopo elaborato, nello spirito di collaborazione che ho sempre assicurato nella mia azione di comando, fermi restando il rispetto delle vigenti norme di legge, dei vincoli gerarchici nonché delle specifiche competenze e responsabilità di ciascuno. Tra l’altro, desidero evidenziare che nel corso del rapporto, il Gen. C.A. Angelo Ferraro, Comandante Interregionale dell’Italia Nord Occidentale, quindi competente anche per il territorio lombardo, è convenuto sulla soluzione adottata per gli ufficiali alla sede di Milano, precisando l’insussistenza di ragioni che ne potessero motivare il movimento e, anzi, esprimendo lusinghieri giudizi nei confronti dei medesimi. Nel contesto innanzi delineato, il piano di impiego in oggetto è stato formalmente condiviso all’unanimità e sottoscritto da tutti i succitati Ufficiali generali e, pertanto, alla luce di quanto sopra evidenziato, ne ho disposto l’attuazione secondo le previste procedure in vigore. Come da consolidata prassi istituzionale, allego copia del documento in questione per informazione della S.V., intendendosi ìn tal modo assorbite e superate le ipotesi di avvicendamento a Lei partecipate in data 26 giugno u.s. Con i suddetti trasferimenti ho così concluso la manovra di impiego degli ufficiali dirigenti per l’anno 2006. Colgo l’occasione per inviarLe i migliori saluti subordinatamente. Gen. Roberto Speciale
 
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