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Post N° 59

Post n°59 pubblicato il 14 Gennaio 2008 da sgsal

Salice verso il futuro...

da La Gazzetta del Mezzogiorno – Domenica 13 gennaio 2008
autore: Ros. Fag.

Amministrazione e Sorgenia verso l’accordo per la costruzione di un grande parco eolico di 42 megawatt. E’ prevista per venerdì prossimo, presso il centro polifunzionale, la presentazione della bozza di convenzione che sarà alla base della realizzazione di un impianto comprendente 14 aerogeneratori di 3 megawatt l’uno. Le torri del vento, alte circa 92 metri e con pale di 90 metri di diametro, saranno disposte in fila ad una distanza di 500 metri una dall’altra, su una fascia di terreno lunga sette chilometri, con inizio a 3,2 chilometri da Salice (dalla località “Pa l o m b a ro ” fino all’altezza della rotatoria per San Pancrazio-Avetrana, a circa dieci chilometri dal centro abitato). Se l’iniziativa dovesse andare in porto, alle dissestate casse comunali potrebbero arrivare circa 10milioni di euro in dodici anni, contributi “una tantum” iniziali e la disponibilità, da parte di Sorgenia, di finanziare il restauro dell’antico convento francescano “Madonna della Visitazione”. In più, uno dei quattordici mulini eolici previsti sarebbe realizzato e gestito per conto del Comune a cui andranno tutti gli introiti della produzione di energia.

«A Salice - spiega il sindaco Donato De Mitri - sono stati presentati cinque progetti per la costruzione di impianti eolici. Premesso che la Regione può approvare i progetti a prescindere dal parere del Comune, l’attuale maggioranza si è mossa sulla base di alcuni principi fondamentali: favorire i progetti presentati da soggetti conosciuti a livello nazionale e solidi dal punto di vista finanziario, nonché in grado di costruire autonomamente l’impianto; favorire progetti che prevedono la realizzazione a notevole distanza dal centro urbano di Salice, ma anche dei Comuni limitrofi, favorire gli imprenditori disponibili ad accettare la compartecipazione a iniziative comunali volte a promuovere lo sviluppo economico del territorio e, in particolare, la valorizzazione dei prodotti agricoli locali, favorire quei soggetti che accettino una compartecipazione del Comune alla costruzione e gestione dell’impianto».

La Sorgenia, società del gruppo Cir e partecipata dall’austriaca Verbund, si presenta come il primo operatore privato del mercato italiano dell’energia. Recentemente, peraltro, ha acquisito quasi interamente il capitale della “Societé francaise d’eoliennes”. Attualmente Sorgenia, che punta ad accrescere ulteriormente il proprio impegno nel campo delle energie rinnovabili, in Italia vanta 101,5 megawatt di eolico già funzionanti, 120 autorizzati o in costruzione e circa 2700 in diverse fasi di sviluppo. La Sorgenia sarà presente a Salice grazie all’acquisizione dell’Anemon, società che nel 2004 aveva sottoscritto con la passata Amministrazione un primo accordo per la costruzione di un impianto eolico di 5,1 megawatt complessivi, distribuiti su sei torri metalliche alte 74 metri. Il nuovo investimento proposto da Sorgenia prevede un costo complessivo di circa 70milioni di euro.
La decisione di avviare il nuovo accordo, da sottoporre successivamente al Consiglio comunale e, infine, alla Regione Puglia per la definitiva autorizzazione, è stata affidata ad un gruppo di lavoro formato dal sindaco De Mitri, dall’assessore alle attività produttive Filippo Simone, dall’assessore all’ambiente Giuseppe Tondo, dall’a s s e s s o re ai lavori pubblici Paolo Quaranta e dal segretario comunale Domenico Cacciatore. Questa commissione, assistita dall’ingegnere Giuseppe Casciaro (esperto e progettista dell’impianto eolico comunale di Specchia), a partire dallo scorso settembre, si è incontrata varie volte con i rappresentanti di Sorgenia.
Alla fine di lunghe trattative è stato raggiunto un accordo che dovrebbe contenere i seguenti obblighi per Sorgenia:

-          un contributo una tantum di circa 84mila euro da corrispondersi entro 60 giorni dalla data di registrazione della convenzione;

-          un contributo annuo di 80mila euro;

-           un contributo una tantum per la completa ristrutturazione del convento francescano e del giardino annesso.

-          un canone annuo nella misura del 3,3 per cento dei ricavi provenienti dalla vendita dell’energia 

-          la cessione all’Amministrazione di un aerogeneratore che dovrebbe essere realizzato a spese del Comune (ma con fondi rivenienti dalle entrate per la produzione di energia elettrica), attraverso un’operazione di “business plain” a cui concorrerà la stessa Sorgenia.

Come accennato, il totale delle entrate per il Comune, nei primi dodici anni, dovrebbe aggirarsi intorno ai 10 milioni di euro. Sorgenia, peraltro, si sarebbe anche impegnata a coinvolgere, nella fase realizzativa della parte strutturale dell’impianto, esclusivamente imprese locali. Per la successiva gestione del parco, infine, Sorgenia avrebbe garantito di avvalersi, laddove non siano necessarie professionalità specialistiche, di collaborazioni e di mano d’opera di Salice. Per quanto riguarda i terreni sui quali saranno installate le pale, l’Amministrazione avrebbe verificato che gli stessi fossero tutti destinati a pascolo e a seminativo.
Nessun vigneto doc ed uliveto secolare, dunque, correrebbe il rischio di essere espiantato.

«Il nostro Comune – aggiunge il primo cittadino - da questo progetto potrà ricevere notevoli risorse da destinare, in parte, per una diminuzione della pressione fiscale nei confronti dei cittadini; in parte, per attività di promozione del vino e dell’olio; in parte per politiche volte a favorire l’impiego privato di energie alternative. Senza trascurare - conclude - di compiere le dovute battaglie per un ridimensionamento dell’impianto a carbone di Cerano».
A proposito delle recenti polemiche sollevate dall’opposizione contro “l'eolico selvaggio”, l’assessore Simone afferma:
«Negli ultimi mesi siamo stati più volte attaccati dalla minoranza la quale ha insinuato l’intenzione, da parte dell’Amministrazione, di autorizzare l’installazione di impianti eolici in maniera indiscriminata su tutto il territorio comunale senza il coinvolgimento della cittadinanza. In realtà noi, dopo il nostro insediamento avvenuto appena otto mesi fa, abbiamo riposto attenzione al progetto Sorgenia, ex Anemon, anche perché era già in possesso di una convenzione firmata dalla precedente Amministrazione. Per quanto concerne il presunto mancato coinvolgimento della cittadinanza, desidero far notare che solo ora noi disponiamo dell’adesione di Sorgenia alle richieste del Comune riguardanti i benefici per la cittadinanza e il territorio. A tutt'oggi, inoltre, nonostante siamo arrivati alla conclusione della trattativa, a parte alcuni dettagli da puntualizzare sulla bozza di convenzione, si è sempre nel campo delle ipotesi poiché la realizzazione del parco, è bene ribadirlo, rimane subordinato al rilascio da parte della Regione dell’autorizzazione unica, ovvero del definitivo atto che stabilirà la potenza e il numero degli aerogeneratori da costruire. L’invito che faccio ai consiglieri di opposizione e a tutta la cittadinanza - conclude - è di vagliare serenamente il progetto che prossimamente illustreremo nei dettagli e di valutare il tutto non solo in termini d’impatto visivo ma anche dal punto di vista dell’importante ricaduta economica a beneficio del rilancio del nostro comune».

Il progetto di Sorgenia, nei giorni scorsi è stato esaminato, con esito positivo, dalle consulte dei cittadini in seduta plenaria (voti favorevoli 32, astenuto 1, contrario 1).

 
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Anonimo il 18/01/08 alle 14:59 via WEB
Mi sembra frutto di un atteggiamento poco riflessivo e molto prevenuto sostenere che la vicenda di Mastella sia figlia delle logiche derivanti dalle purghe staliniane. Oltretutto a mio parere il giudizio che ne deriva è piuttosto affrettato. Innanzitutto non vi è una condanna definitiva,perciò è superficiale dire che i magistrati hanno deciso le sorti di Mastella come ai tempi di Stalin. Un avviso di garanzia è “un istituto attraverso il quale una persona viene avvertita di essere sottoposta a indagini preliminari, ossia di quella fase processuale in cui si raccolgono elementi utili alla formulazione di una imputazione. La definizione deriva dal fatto che tale informazione garantisce alla persona cui viene spedito la possibilità di essere assistita da un proprio difensore di fiducia, e contiene un invito ad esercitare tale facoltà. L'informazione indica inoltre le norme che si intendono violate e la data e il luogo di tale violazione.” Naturalmente questo implica che è diritto dell’imputato conoscere per primo i capi d’accusa e non a mezzo stampa. E qui si giunge ad un punto focale,nonché poco chiaro,della vicenda di questi giorni. La signora Lonardo ha detto di essere venuta a conoscenza della vicenda tramite i giornali. MA pare strano che il marito,che alle 11 doveva presentarsi dinanzi alla Camera per il rendiconto annuale sullo stato della giustizia, conoscesse già i capi d’accusa pendenti su di sé e la sua consorte,e che avesse già preparato un discorso al proposito,infarcito di dotte citazioni su Fedro. Con questo voglio dire che forse la fuga di notizie ha giovato più al Guardasigilli che alla magistratura stessa. Non riesco a recepire il nesso poi tra il turpe assassinio di Benazir Bhutto e la situazione italiana,poiché secondo me non ce n’è alcuno, ma attendo che l’anonimo mi smentisca. Non mi stupisce che si faccia il collegamento con la vicenda di Tangentopoli. E a questo punto non mi stupisce che questa vicenda venga strumentalizzata facendo un indebito paragone con 15 anni fa. Dire che Craxi, Forlani, Andreotti e gli altri siano solo stati vittime di una persecuzione nei loro confronti è a dir poco una proposizione cieca o,se si preferisce,unilaterale.Concordo nel dire che non fossero gli unici colpevoli,ma da qui a dire che la Prima Repubblica fosse un esempio di correttezza e buona politica è assurdo. So di attirarmi le antipatie dei nostalgici craxiani, ma ricordo che Craxi non ha in realtà pagato per le sue colpe. Condannato,giudicato colpevole,si è dato alla latitanza (e non all’esilio,come poeticamente alcuni vorrebbero credere). Non è il comune comportamento scorretto degli altri che rende il proprio meno grave. “Mal comune,mezzo gaudio” in politica non funziona. E’ gente eletta dal popolo sovrano,e se compie delle scorrettezze,deve essere perseguito come i comuni cittadini,con l’aggravante che costoro hanno una responsabilità istituzionale. Sono i nostri rappresentanti,e hanno il dovere morale di non abusare dei loro uffici.Che poi le indagini abbiano colpito i vertici di un partito non dovrebbe stupire più di tanto. Soprattutto poiché si tratta di un partito relativamente piccolo,”a conduzione familiare”,dove il nepotismo vige sovrano (e sfido chiunque a dire il contrario).Mi viene da sorridere leggendo che l’immunità parlamentare non esiste più. Si tende troppo spesso a omettere che la legislazione italiana protegge (giustamente) il lavoro del parlamentare. Il problema è che invece colui che ricopre un tale incarico spesso confonde l’immunità con l’impunità. Quanto ai magistrati,è innegabile dire che anche tra di loro vi sono protagonismi che rendono il dialogo tra i due poteri difficile e astioso. Ma godendo la magistratura di indipendenza,esso è un organo che si dovrebbe “autogestire”.Numerosi sono stati i tentativi dei governi,sia di destra che di sinistra,di avere in qualche modo più controllo sulla magistratura,con esiti vari. Personalmente non credo vi sia una persecuzione nei confronti del (ormai ex) ministro della Giustizia. E costui,dimettendosi, ha compiuto semplicemente un atto moralmente dovuto nei confronti dei suoi elettori. Obama
 
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