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Giovani di Salice per il Partito Democratico

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Post N° 61

Post n°61 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da sgsal

Fu atto di enorme trasparenza e democrazia...

In data 2.12.2007 alle ore 13.24 perveniva presso la nostra casella di posta elettronica una mail dall'indirizzo orsonuovo@libero.it. Riportiamo di seguito, in maniera integrale, la corrispondenza ricevuta.

***


(cliccare sulla foto per ingrandire)

a Roma Veltroni ha licenziato il comandante dei vigili...e a Salice?

Pubblicate la foto sul blog...sarebbe un atto di enorme trasparenza e democrazia

***

Raccogliamo pertanto l'invito del Sig. anonimo e ci apprestiamo a fare le dovute "indagini" per dare "atto di enorme trasparenza e democrazia"!

Andiamo innanzitutto ad informarci del caso successo a Roma tra Veltroni e il comandante dei vigili urbani e leggiamo: "Il sindaco di Roma Walter Veltroni ha deciso di revocare l'incarico al comandante dei vigili urbani della capitale Giovanni Catanzaro. La decisione, secondo quanto si apprende in Campidoglio, e' stata presa dopo la denuncia pubblicata oggi da ''Il Messaggero'', secondo cui Catanzaro ha usato un permesso per disabili, perso da un'anziana signora, per parcheggiare la sua autovettura personale in divieto di sosta con rimozione forzata in via della Croce, nel centro di Roma, nella serata di venerdi"
Successivamente guardiamo attentamente la foto (di cui vi riproponiamo la versione originale e ingrandita al link http://www.sgsalice.it/Immag040.jpg) e ci accorgiamo che la Ford Focus incriminata appartiene al Consigliere Enzo Marinaci.

CONSIGLIERE!!! INSOMMA, CHE CI COMBINA!?!?!?

Continuiamo ad osservare la foto e ci accorgiamo che è stata scattata in una soleggiata mattina domenicale: il negozio in piazza è evidentemente chiuso; la Caritas, come di consueto ogni domenica mattina di dicembre, ha esposto il banchetto per la vendita delle stelle di Natale. A questo punto ci rechiamo sul posto per fare le dovute rilevazioni ai fini di compiere sempre quell'"atto di enorme trasparenza e democrazia"!


(cliccare sulla foto per ingrandire)

Trattasi di un parcheggio riservato ai disabili nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 15,30 alle ore 18,30.

Ops... ORSONUOVO!!! INSOMMA, CHE CI COMBINA!?!?!?

A questo punto, come tradizione vuole, porgiamo il "nostro" bel regalino

al conducente della Opel Zafira (segue una foto come esempio di paragone), intento a scattare la foto della vergogna.


(cliccare sulla foto per ingrandire)

***

Considerata dunque la proposta di discussione che ci hanno pregato di pubblicare "per un atto di trasparenza e democrazia", ci chiediamo... sono davvero questi i temi del dibattito politico che possono interessare Salice e i suoi cittadini ai fini di quel famoso "rilancio" economico, sociale e culturale di cui tutti dicono che ci sia bisogno?

Meditiamo!

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 08/02/08 alle 11:58 via WEB
Rosy Bindi: "Mossa obbligata per vincere ma il progetto deve restare l´Ulivo" di Alessandra Longo - da LA REPUBBLICA Rosy Bindi allora andare da soli non è affatto un suicidio politico come qualcuno, a sinistra, ipotizza? «Non abbiamo nessuna vocazione al suicidio, glielo assicuro. Sono arrivata a questa scelta attraverso un processo personale non scontato. Non è affatto un arroccamento, un´affermazione di autosufficienza e solitudine. La nostra priorità è vincere le elezioni con un partito, il suo leader e il suo programma». All´epoca delle primarie, lei era preoccupata della personalizzazione, del rischio di un "partito del leader"... «E invece adesso abbiamo deciso che nel simbolo ci sarà scritto "Veltroni presidente". Le mie riserve riguardavano allora la forma partito non la candidatura di Walter alla presidenza del consiglio. E poi è nella logica delle cose se ci presentiamo da soli. Se fossimo stati in una coalizione, certo avremmo dovuto fare le primarie ma oggi non è così». L´esperienza dell´Unione è fallita. «Dobbiamo riconoscerlo ma ci rimane la dote di un ottimo lavoro, che è quello del governo Prodi. Riusciremo a spiegarlo agli italiani quando la nebbia dei contrasti, dei conflitti che ci sono stati tra le varie parti della coalizione, si diraderà». E gli alleati che fine fanno? «Il Pd non si chiude, non è un capriccio quello che abbiamo deciso, è la nostra migliore carta. Serve a fare chiarezza, a sottolineare la differenza con il centrodestra dove la coalizione è frastagliata, vecchia. Poi arriveremo al passo successivo, al programma, e qui apriremo un confronto con i nostri eventuali possibili alleati». Che cosa rimarrà alla fine dell´esperienza ulivista? «E´ proprio questo il punto. Non nascondo che dentro il Pd ci sono sfumature politiche diverse. Follini, per esempio, parla di «un partito di centro», in competizione con la sinistra e con il centrodestra. Io invece vedo il Pd come il compimento dell´Ulivo, come il consolidamento di un soggetto politico, capace, partendo dalla sua autonomia, di tenere unito un nuovo centrosinistra. Questo deve essere il progetto di lungo periodo». L´Unione ha fallito, l´Ulivo deve vivere. «Sì, e la sfida è anche per i partiti della cosiddetta sinistra radicale. Bertinotti pare averla colta in pieno, anzi mi sembra che l´abbia cercata. Quella con il Pd ha l´aria di una separazione consensuale». Altri soci della Cosa Rossa invece non hanno preso per niente bene l´iniziativa solitaria del Pd. «La Cosa Rossa deve interrogarsi sulla scelta di fondo, quella fra cultura di governo e cultura antagonista». Che fate dei radicali? Li scansate? «E´ il programma, solo il programma che farà da base al dialogo. Non siamo disponibili ad anteporre le alleanze. Abbiamo già dato». Come se lo immagina questo programma? «Dovrà essere capace di rispondere a problemi complessi, di coniugare la crescita all´equità sociale. Il Pd sarà in grado di sfondare nell´elettorato di centrodestra, di recuperare i moderati ma non potrà permettersi di lasciare scoperto il fianco sinistro. Dovrà avere una visione globale e arrivare ad una sintesi rigorosamente di centrosinistra». Un´impostazione squisitamente ulivista... «Farò di tutto perché quella stagione non muoia».
 
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