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Post N° 29

Post n°29 pubblicato il 16 Febbraio 2007 da sgsal

Chi l'avrebbe mai detto...

da "La gazzette di Lecce"

Salice/Dimissioni dopo soli 10 giorni

Imperiale rinuncia al posto in Consiglio

SALICE - Il neo-consigliere Giuseppe Imperiale ha deciso di rimanere gestore del campo sportivo comunale. Il suo mandato, durato solo dieci giorni, è finito ieri mattina, dopo la presentazione formale delle sue dimissioni. Imperiale ha deciso di risolvere così la sua incompatibilità, accertata dal consiglio comunale lo scorso 3 febbraio all’atto della surroga del dimissionario Tonino Rosato. In quella circostanza l’Assemblea sospese la procedura di convalida della nomina del subentrante, concedendogli dieci giorni di tempo per decidere se rimanere consigliere o presidente dell’Unione sportiva “Salice”. A questo punto il sindaco Cosimo Gravili dispone di ulteriori dieci giorni per convocare un nuovo consiglio comunale con all’ordine del giorno il definitivo esame delle condizioni di compatibilità di Imperiale. E’ del tutto ovvio che, acquisita ormai la rinuncia dell’interessato a rimanere in carica, l’Aula dovrà procedere alla nomina di un nuovo consigliere. Attualmente soltanto due sono i componenti della lista di Gravili ancora disponibili: i non eletti Giuseppe Giannotta e Giuseppe Cairo. Secondo l’ordine delle preferenze, nuovo consigliere dovrebbe essere Giannotta. Superata questa fase, il primo cittadino dovrà verificare, ancora una volta, l’esatta consistenza della sua maggioranza, soprattutto in vista dell’approvazione del bilancio di previsione del 2007, prevista entro il 31marzo.

( ros. fag. )

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/04/07 alle 17:21 via WEB
Cari amici della SG, anzi, care Compagne e cari Compagni, era da tantissimo tempo che mi ero promesso di scriverVi ma per tanti motivi ho sempre rimandato ripromettendomi di farlo al più presto. Devo innanzi tutto testimoniare che la vera novità di Salice degli ultimi anni, mi sembra utile ricordarlo, siete Voi della Sg, un gruppo di ragazzi che hanno voluto autoproporsi ed autodeterminarsi facendo sentire la loro voce. Su quel trend è nata anche la federazione dei giovani (anzi giovanissimi) socialisti e spero che pian piano altri seguano questo esempio. Diversi mesi addietro, su invito di Emanuele, ebbi modo di spiegare il mio convincimento ineluttabile a che la Sg diventasse parte attiva della politica (anch’essa attiva ??) nell’allora centrosinistra salicese ma poi, sapete bene come è andata a finire... Non voglio parlare di responsabilità e di colpe circa la fine dell’Unione (perché mi sono stancato) ma vorrei che sia chiara una cosa: tutto il centrosinistra ha fallito, ancora una volta, prima di iniziare!! E senza tanto tergiversare sulle responsabilità, credo che l’unico motivo per cui tutto ciò sia accaduto è da ricercare nella inossidabile tenuta di un gruppo dirigente (?) che non ha nessuna voglia di lasciare le redini del paese nonostante avesse dimostrato compiutamente la propria incompetenza ed inconcludenza; ma i motivi del fallimento sono anche da ricercare nella mancata forza di un gruppo emergente a dare una spallata a tutto ciò che ha rappresentato (e rappresenta) quanto di più vecchio possa esserci nella nostra vita politica locale. E lo posso dire a ragion veduta perché per quasi tre anni ho visto e sentito il modo di ragionare e di intendere la politica da tutti gli pseudo politici del centrosinistra (su quelli del centrodestra non voglio proferire parola in quanto la loro inadeguatezza, diciamo così, è sotto gli occhi di tutti). Nel nostro paese non si fa politica. Si curano interessi di parte sotto il falso nome di falsi ideali. Si indossano maglie di associazioni e partiti come se questo bastasse a dimostrare di avere risposte concrete per il paese. Ed’è così che tutti possono essere come per incanto amici e poi… compagni. Senza dare, ormai, alcun peso alle parole che sembrerebbero essere valide per dire tutto ed il contrario di tutto. Si costruiscono castelli di carta credendo di dare l’idea di poter realizzare tutto quello che si vuole. Ci si autolegittima e si diventa “Salvatori” della patria. E sono sempre le stesse ed identiche persone! Io credo sia arrivato il momento di dire come stanno le cose. Ho letto il messaggio inviato un po’ di giorni fa da un ragazzo (o ragazza) che si firmava compagno Pedro il quale ad un certo punto scriveva che: “i giovani sono giovani perché rompono i c++++++i!” Beh! Io la penso esattamente come lui. E vi dirò di più. In questa storia delle politiche comunali io mi sono accorto di aver rotto i c+++++i a più di qualcuno di quelli che avevano già stabilito tutto. E le cose erano state organizzate almeno un anno e mezzo fa, mentre altri (me compreso) facevano le riunioni dell’Unione (di quanto scrivo ho le prove). Nonostante tutto, posso dire e scrivere senza tentennamenti di aver fatto tutto il possibile (da coordinatore dell’Unione) al fine di tenere il centrosinistra unito. Tappandomi spesso la bocca, stringendo fortemente le mani verso le orecchie e chiudendo (ancor più spesso) gli occhi. Ho organizzato in perfetta solitudine (con l’amico Dino Capoccia e con qualche altro compagno) la fase operativa delle Primarie: l’assemblea preliminare presso il Centro Polifunzionale, i volantini, le richieste ed organizzazione del C. Polif. per le Primarie, senza che nessuno dei partiti alleati si degnasse di un aiuto. Il perché è evidente: non si volevano le Primarie. Non lo volevano alcuni partiti, non lo voleva il candidato di quei partiti, non lo volevano i partiti ed associazioni nati ad hoc per fare maggioranza. Il mio ultimo estremo tentativo per salvare il salvabile si concluse con un monito, un messaggio inviato dal palco del mio penultimo comizio che poteva essere racchiuso in poche parole: l’Unione deve liberarsi dalle zavorre che ne impediscono l’ascesa. Quel monito era indirizzato a tutti coloro che si dichiarassero volenterosi e pronti a cavalcare l’idea che la politica salicese avesse bisogni di uomini e (soprattutto) di idee nuove. In quella fase mi sarebbe piaciuto sentire la voce della Sg. Mi sarebbe piaciuto sentire la voce di tutti coloro che non ci stanno a vedere sfilare sempre i soliti personaggi triti e ritriti i quali non hanno più nulla da dire. Avrei voluto sentire, insomma, la voce di chi voleva una coalizione del centrosinistra (ed una lista dell’Unione) alternativa rispetto ai soliti noti che, per una volta, avrebbero dovuto essere al servizio dei candidati e con una Sg (per esempio) pronta ad essere parte attiva rispetto a quella alternativa; senza che nessuno si permettesse di considerarVi, come ha fatto qualche Vostro compagno più adulto, dei ragazzini. La nostra idea (la mia e quella degli amici dell’UDEUR, dell’Idv e di altri) era quella di avere almeno tre esponenti istituzionali rappresentanti dell’Unione e di Salice: un Sindaco, un Consigliere provinciale (o perché no, un assessore provinciale) ed un Consigliere regionale. Purtroppo non è stato possibile per l’inavvedutezza e la bramosia dei soliti noti. Sento dire e leggo spesso che il mio partito era l’unico a sostenere il proprio candidato. E’ ovvio che così non è perché altrimenti in questa competizione saremmo stati soli. Ma Vi dirò di più. Come tutti gli altri miei amici e compagni non abbiamo mai pensato che Rinaldo Innocente fosse l’unico a rappresentare l’idea di alternativa. Certamente non lo pensa nemmeno lui. Io provengo da una cultura politica nella quale nessuno è insostituibile e tutti sono necessari. Una cultura aperta, mai settaria. Una cultura del: un voto, una testa! Una cultura, insomma, socialista. Abbiamo individuato Rinaldo perché in quel momento storico veniva spontaneo pensare che lui potesse ben rappresentare l’Unione dando voce, finalmente, ad un’area da sempre presente nel (e per) il centrosinistra e che non ha mai avuto la possibilità di dimostrare la propria effettiva valenza. Ma di questo ne avremmo potuto parlare come abbiamo sempre cercato di fare con la massima lealtà e trasparenza (termini , questi ultimi due, sconosciuti ai più). Dall’altra parte, invece, c’è stata una mera prova di forza da parte di coloro che ritenevano vi fosse un solo candidato; l’insostituibile ed assolutamente ineguagliabile. Insomma l’unico! E tutto questo perché? Non è stata mai data una risposta politica ma fantanumerica. Perché tutto era stato già stabilito. E poi io non capisco come si sia potuto consentire il grave attacco posto in essere nei confronti di un partito (lo SDI) e del suo esponente candidato alle primarie perpetrato in modo arrogante, presuntuoso e vergognoso da parte di coloro (i soliti tranne che Antonio, una persona squisita) che avrebbero dovuto essere degli alleati. Io non capisco come tutto ciò possa essere accaduto nell’indifferenza generale. Nell’indifferenza anche di quell’unico che avrebbe dovuto prendere le distanze dall’alto della sua leadership così tanto invocata da egli stesso, dagli amici e dagli amici degli amici e che si è dimostrata un flop. Un leader accomuna, non divide. Altrimenti non è un leader. Ormai molte scelte sono state fatte. Le strade divise. Mancano pochi giorni per la presentazione delle liste. A me piace però che tutti possano riflettere, me compreso, su quanto è accaduto. E’ importante ragionare con la propria testa e fare politica con un unico interesse: il nostro paese. Da qualche giorno, anzi, da qualche settimana, è in voga un nuovo sport: quello di parlare dei giovani e delle associazioni giovanili. Se ne ricordano tutti ora. Ancora una volta i giovani verranno utilizzati come un trofeo da esibire al momento del bisogno e poi buttati a mare (ora è il Vostro turno). In questi ultimi quindici anni i giovani sono stati strumentalizzati (da una certa sinistra) e poi annientati (dal centrodestra) e con loro tutte le idee. Chiedete a questi pseudo politici di sinistra dove erano quando questa amministrazione massacrava le associazioni giovanili; penso a quell’associazione che stava diventando una fucina di idee interessanti come l’arco. Oppure mi viene in mente la soppressione del giornalino OASI. Chi ha difeso quei giovani? Eppure molti di coloro che avrebbero dovuto difenderli oggi sono e saranno presenti in quella lista. Come vi sentirete giovani compagni quando vi verrà presentata come nuova una coalizione precotta e riscaldata per l’occasione nella quale il vostro contributo sarà utilizzato, strumentalizzato e sfruttato. Per quanto mi riguarda perseguirò il fine più importante per lo sviluppo di questo paese che necessita oggi come non mai, di UOMINI NUOVI e NUOVE IDEE. E l’idea di UOMINI NUOVI non deve essere legata ad un mero dato anagrafico. Vuole dire essere necessariamente dalla parte di coloro che hanno qualcosa da dire con progetti, programmi, con una visione della politica aliena dai soliti veleni e pettegolezzi e mai, dico MAI settaria. Insomma una politica con NUOVE IDEE che non può prescindere dall’impiego di UOMINI anzi, di DONNE e UOMINI NUOVI. Un saluto, Marco Ligori
 
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