english/italian

Plath / Doom of Exiles - Destino d'esuli


Now we, returning from the vaulted domesOf our colossal sleep, come home to findA tall metropolis of catacombsErected down the gangways of our mind.Green alleys where we reveled have becomeThe infernal haunt of demon dangers;Both seraph song and violins are dumb;Each clock tick consecrates the death of strangers.Backward we traveled to reclaim the dayBefore we fell, like Icarus, undone;All we find are altars in decayAnd profane words scrawled black across the sun.Still, stubbornly we try to crack the nutIn which the riddle of our race is shut.Ora noi, ritornando da palazzi con volte a cupolaDel nostro sonno colossale, veniamo a casa per Trovare un'alta metropoli di catacombeEretta lungo i corridoi della nostra mente.Verdi viali dove facevamo baldoria son diventatiIl luogo di ritrovo infernale di pericoli demoniaci;Canto di serafini e violini sono entrambi muti;Ogni battito d'orologio consacra la morte di stranieri.A ritroso viaggiammo per reclamare il giornoPrima che cadessimo, come Icaro, disfatti;Tutto ciò che troviamo sono altari in rovinaE parole profane scarabocchiate nere sul sole.Pure, ostinati, tentiamo di aprire la noceIn cui è racchiuso l'enigma della nostra razza.