'Tis better to be vile than vile esteemed,When not to be receives reproach of being,And the just pleasure lost, which is so deemedNot by our feeling but by other's seeing.For why should other's false adulterate eyesGive salutation to my sportive blood?Or on my frailties why are friler spies,Which in their wills count bad what I think good?No, I am that I am, and they that levelAt my abuses reckon up their own;I may be straight, though they themeselves be bevel;By their rank thoughts my deeds must not be shown,Unless this general evil they maintain:All men are bad, and in their badness reign. ((((((()))))))E' meglio essere spregevole che reputato tale,Quando il non esserlo riceve l'accusa di esserlo,E il legittimo piacere condannato nonDal nostro sentire ma dal giudizio altrui.Perchè occhi falsi e adulterati di altri dovrebberoRivolgere il saluto al mio sangue giocherellone?O sulle mie fragilità perchè stanno spie ancor più fragili,Che volentieri reputano cattivo ciò che io credo buono?No, io sono quel che sono, e quelli che prendonoDi mira i miei abusi non fanno che colpire i propri;Potrei essere io quello nel giusto, e loro sbagliarsi;Le loro idee stantie non devono svergognare le mie azioni,A meno che essi non confermino questo male generale:Tutti gli uomini sono cattivi e regnano nella loro cattiveria.
Shake 121 (Sonetto 121 di Shakespeare)
'Tis better to be vile than vile esteemed,When not to be receives reproach of being,And the just pleasure lost, which is so deemedNot by our feeling but by other's seeing.For why should other's false adulterate eyesGive salutation to my sportive blood?Or on my frailties why are friler spies,Which in their wills count bad what I think good?No, I am that I am, and they that levelAt my abuses reckon up their own;I may be straight, though they themeselves be bevel;By their rank thoughts my deeds must not be shown,Unless this general evil they maintain:All men are bad, and in their badness reign. ((((((()))))))E' meglio essere spregevole che reputato tale,Quando il non esserlo riceve l'accusa di esserlo,E il legittimo piacere condannato nonDal nostro sentire ma dal giudizio altrui.Perchè occhi falsi e adulterati di altri dovrebberoRivolgere il saluto al mio sangue giocherellone?O sulle mie fragilità perchè stanno spie ancor più fragili,Che volentieri reputano cattivo ciò che io credo buono?No, io sono quel che sono, e quelli che prendonoDi mira i miei abusi non fanno che colpire i propri;Potrei essere io quello nel giusto, e loro sbagliarsi;Le loro idee stantie non devono svergognare le mie azioni,A meno che essi non confermino questo male generale:Tutti gli uomini sono cattivi e regnano nella loro cattiveria.