Streghe e demoni

Luoghi di potere : i boschi


In quasi tutte le tradizioni mitologiche, è un luogo deputato alle manifestazioni spiritiche, alla stregua dei cimiteri e degli incroci, perché per la sua stessa conformazione è sinonimo di ombra, mistero.Nelle credenze popolari, oltre all’Animismo, è nel bosco che albergano o si nascondono spiriti, gnomi, folletti e streghe.Un esempio è rappresentato dai fantasmi degli alberi,anche nella tradizione popolare d’Italia si annoverano diversi casi dove il bosco è teatro di fenomeni paranormali.Ecco alcuni dei più noti:Bosco del Boia : si trova in Valpolcevera, nel ’90 vi fu rinvenuto un cadavere rimasto anonimo, con la lingua tagliata.Non sembra sia trattato di un regolamento di conti di stampo mafioso, nella zona si è sempre parlato di un gesto strettamente legato a riti satanici.Bosco di Campoligure: si trova tra Alessandria e Genova, secondo la diceria popolare li vaga una strega spaventosa senza testa che si narra rapisca bambini per farne dono al diavolo, sostituendoli con gnomi brutti e cattivi.Bosco dei Colli Albani: vicino a Roma ci sono diverse zone naturali fuori mano che si prestano a incontri medianici; in particolare un bosco di castagni dove si svolgerebbero riti in onore di Diana. Tali riti risultano essere particolarmente cruenti, implicando lo sgozzamento di animali.Bosco di Groanstana: questo bosco che si trova vicino a Merano, prende il nome da una strega che s’impadronisce dei bambini. Li rimpinza di dolci per farli ingrassare e poi mangiarli. A questa leggenda si sarebbe ispirata la favola di Hans e Gretel.Bosco della “Masca Micillina” in questo bosco vicino a Barolo, si trova un grande masso con macchie di sangue che non si sono mai cancellate nel tempo e che sarebbero indelebili anche alla pioggia. Sarebbe il sangue della strega Micillina che su quel masso fu uccisa e poi bruciata. Il luogo è perciò sfruttato dai satanismi per celebrare i loro riti. Inoltre sembra che la strega Micillina infesti ancora il luogo manifestandosi come autostoppista affascinante, sempre vestita di nero, per turbare e fuorviare i malcapitati viaggiatori notturni.Bosco di Salaparuta: secondo la credenza diffusa in questo luogo della Sicilia, una strega avrebbe adottato il bosco come una dimora, quando ne venne scacciata, lei lo maledisse per sempre, per questo è sconsigliato avventurarvisi e si suggerisce di attraversarlo in gran fretta per non rimanere irretiti da presenze spiritiche.Forse sono solo leggende, ma sin dalla notte dei tempi si crede che il male e il demonio che lo “personifica” si annidano in posti isolati e tenebrosi.Il bosco, con le sue mezze ombre, suggerisce una zona ibrida della esistenza umana, una fase intermedia tra il giorno e la notte, tra la vita e la morte, quella sottile linea di demarcazione in cui allo spirito si addice manifestarsi.Del resto, nel campo psicanalitico il bosco cupo è simbolo del subconscio nascosto. Di quella zona della mente umana da cui nascono miti, leggende e superstizioni.