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Una famiglia in crescita

 

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Seguire l'istinto, e raccoglierne i frutti

Post n°60 pubblicato il 02 Settembre 2009 da sheireh
 

Se dovessi dare uno e un solo consiglio ad una prossima mamma le direi questo: segui il tuo istinto.

Sono sempre stata molto combattuta nella mia vita tra il seguire l'istinto (e in me spesso ha radici davvero molto "animali") o la ragione più teorica.

Prima di cercare Arianna avevo molte idee che si sono sbriciolate nei mesi della gravidanza, leggendo ed informandomi.
E mi sono fatta una promessa: non dire "Io non farò MAI..." perché quando si diventa genitori, si diventa persone nuove.
E' come se le radici del nostro io prendessero il nutrimento da una terra diversa, un mondo atavico, un sapere ancestrale.

Arianna, prima di essere una bambina, è un cucciolo di mammifero. E' un cucciolo che ha bisogno di tante necessità primarie, che vive d'istinto, che deve imparare a vivere.

E io ho lasciato scorrere in me il sangue delle antenate, il sapere della Natura. E l'ho tenuta accanto nel momento del SUO bisogno, l'ho nutrita seguendo le SUE richieste, l'ho seguita passo passo nelle sue crescite nei SUOI tempi.

I primi mesi sono difficili, per tutte le mamme.
Seguire le necessità di un figlio è stancante e alcune volte viene davvero voglia di mandare tutto all'aria, arrabbiarsi e chissà cosa.
Ma poi ti metti nei panni di questa piccola creatura, cerchi di comprendere cosa passa nel suo cervello in continua evoluzione, e magari non capisci, ma ti avvicini al suo essere, ti affianchi a lei e la accompagni.

In questo modo ora mi rendo conto davvero, come sentivo dire, di poter raccogliere frutti saporitissimi che maturano al tempo giusto.

Arianna non ha neanche 7 mesi.
Quando è nata dormiva solo sulla mia pancia nel lettone con me. Ora dorme da sola (e quasi si addormenta così) da quando ne ha 4.
Al momento della pappa a pranzo ride e non vede l'ora di mangiarla. Ma fino ad un mese fa proporgliela era un oltraggio. E abbiamo aspettato.
Ho ripreso il lavoro ai suoi 3 mesi, le ore in cui non sono con lei al pomeriggio è tranquilla con la nonna e al ritorno la prendo in braccio con calma e prende il suo lattone. I suoi pianti di qualche pomeriggio sono tutti da ricondurre a dolori di pancia.
Esplora il suo piccolo mondo a gattoni, toccando tutto ciò che è attorno, perché le ho lasciato tutte le cose non pericolose a disposizione e il resto no, e le basta sapere che ci sono per essere tranquilla.
Non avrà fratelli e sorelle "di sangue", ma ne ha di "pelo", perché mai ho voluto che Bombo e Gigia fossero considerati di "serie B" dal suo arrivo. E ora ha iniziato a giocare attivamente con Bombo, che ormai la cerca per dormirci assieme e per farsi rincorrere.

Sarà carattere, sarà fortuna. Certo.

Ma io ne sono convinta. Il nostro istinto ci guida, la Natura ci ha create apposta per fare le mamme di questi cuccioli e loro, come tutti i cuccioli, SANNO cosa devono fare e come. Sta solo a noi saper cogliere le loro richieste, i loro dubbi e le loro certezze.

Grazie Arianna per avermi ricongiunta con il mio passato.

 
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