Blog Rosso

Secondo me, nella tua lista nera hai dimenticato di annoverare: ; ; a forse anche . Pensaci.

Ho comprato un paio di sandali, Santiago (anche se scalzi si sta meglio).. li preferisco a quell’inquietudine di lisca, in libreria, dove modici prezzi in copertina mi fanno frùsci frùsci sotto il collo.. ma abbandono ogni arma tra i due primi righi della storia e me ne esco nuda, al sole, senza forbici e sembianza. Calzare i piedi, Santiago, è come dare occhi ai passi.. Camminare è come leggere, come quando dici - Vivere è sognare - come quando.. (ma lo dici?).. Ti vengo a trovare, a leggere.. ogni tuo vestito strausato e rigato di mille vertebre mi distrae dall’impetuoso istinto.. Il tuo spalancamento di oceano sotto il tramonto.. quella bruta visione a picco di sagome fuggenti al momento mi da pace, mi calma l’anima. Quindi, Santiago, non dirmi niente. Avrò forza di vedere tutto, di leggere il poema e il verme.. La voce fragile delle nuvole, nel niente del giorno. Ti do i passi e i sandali nuovi! Questa vaga ignoranza precede il mio arrivo. L.

CITAZIONE: " quindi...non dirmi niente..." OK, TI PRENDERO' ALLA LETTERA.

No.. la nostalgia ha poco da spartire con questa falla di felicità, aperta, che sgorga sempre litri di cose che non si contano.. di cose come le morti per congelamento degli istanti anagrammati dell'intestino. C'è una via direttissima che lega un cuore ad un altro cuore, altro che l'illusionismo di gallerie intercontinentali! C'è una felicità del buio, del buco (questo) da cui posso spiare.. della vergogna che sale.. dell'ospedale lastricato che siamo..del catrame viscoso ingorgato in alveoli pronti al suicidio.. nella rumba degli occhi che vogliono guardare.. E' più forte di me, io devo guardare.. e tu.. tu devi parlare!