viaggiando

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Il nostro tempo.Un fatto che non ci appartiene più…Un altro anno che se ne vacorrendo come un animale in fugaGli anni scorrono ormai più veloci dei giorni.Va tutto troppo in fretta.Non si riesce più nemmeno ad assaporare l’attimo,perché è già fuggito,non lasciando di sé, che il ricordo sfumato.Corriamo frenetici dietro ai nostri giorni,senza nemmeno riconoscerli,saltandoli come ostacoli ingombranti.Sembriamo più feliciquando la corsa si fa folle,giù, all’impazzatastordendo i sensi.Navighiamo su un fiume indistinto di oreche formano bolle di settimane,ondate di anni…Sempre più in fretta!Cosa ci affanniamo a raggiungere?C’è forse una spiaggia doratain fondo alla corsa?Oh, no!, c’è solo la morte!E noi così a precipiziole andiamo in contro,come falene attirate dal fuoco,sempre più veloci…per morire!E allora, mi voglio fermare qui, oggi.Ad assaporare con gusto perfettole ore che scorrono sempre più lente.Se mi fermo, il mio tempo mi seguee rallenta.Potrei guardare il paesaggio intorno.Potrei ascoltare il battito del Tempo:è come il battito del mio cuore.Se corro accelera impetuoso,ma se mi fermo scandisce dolcemente i suoi colpie riposando rallenta.Voglio che il mio tempo riposicome il mio cuore dopo la corsa:che batta tranquillo e piano,senza affannisenza frenesie.Potrei contemplare gli argini del mio fiumeche scorrendo si susseguonoplacidamentesenza fretta.Sì!, è ora che fermi il mio tempoche dìa tregua al mio cuore,chè entrambi battano all’unisono!lasciandomi il respiro pacatosenza l’affanno della corsa.