il mondo in bus

Il Paradiso? E' caduto a Villasimius


Forse dipende dal fatto che ci vivo, forse dall'abitudine, forse è puro egoismo. Già, la terza soluzione è la più verosimile. Non volevo scrivere di questo angolo di Paradiso, una foto dell'Eden che, chissà come, è scivolata giù a qualche angelo e si è posata in una costa a Sud Est della Sardegna, non lontana dalla capitale, che per qualche innaturale ragione è stata ignorata dai magnati (magnacci?) dell'edilizia e dello sfruttamento del territorio.Non che il mio blog sia il corsera, e meno male, ma temevo che per un qualche stupido motivo qualcuno cadesse qui per sbaglio e venisse a riempire incuriosito questa mia splendida parte di tranquillità.Ma, risvegliandomi dal lento torpore, mi sono accorto che si deve essere già diffusa la notizia, ed allora sapendo di non poter danneggiare più di quanto non lo sia, vi do' qualche suggerimento per potervi spostare e vivere questo mondo parallelo in gran relax. Facciamo un programma di viaggio semplice semplice:Arrivo a Villasimius, 45 km da Cagliari di litoranea, passando da Flumini di Quartu. Magari ho preso un taxi dall'aereoporto, e in 45 minuti sono arrivato, oppure di fronte al porto ho preso la corriera ARST che con un paio di euro mi porta a destinazione, proprio al centro del paese. A questo punto do' un'occhiatina al portafogli: se trabocca di dollaroni vuol dire che sto andando al Tanka Village, in mezzo a politici e calciatori, se invece ho dimenticato le carte di credito a casa troverò sicuro rifugio al camping Spiaggia del Riso, o in una delle molte casette in affitto al villaggio I Borghi, all'inizio del paese, di fronte alle fontanelle, con tanto di piscina, campi da tennis, calcetto eccetera.La mattina del primo giorno di vera vacanza posso sdraiarmi in una delle mille calette e spiagge del paese, o noleggiare un gommone o ancora meglio prenotarare un tour esplorativo delle varie isolette nell'imbarcazione più bella del mondo: la Matilda, una meraviglia di legno con degli skipper simpaticissimi (e non si mangia niente male).Mi viene appetito.. di mattina mangio in spiaggia, con tanti punti ristoro tra i quali c'è da segnalare sicuramente Il Faro, sulla sinistra del Tanka, locale molto accogliente ed economico, dove i cuochi sono davvero molto bravi, sia per un panino veloce che per una cena tipica sarda, o anche il Delfino blu, alla spiaggia Timiama.La notte si fa un giro tra i vari locali e megozietti del paese, tra bancarelle di strambi artisti, chincaglierie, libri, si mangia da nababbi alla Tartana, locale "must" sia per le pizze (le migliori in assoluto) che per il ristorante. Tradizioni napoletane e soprattutto sarde: un composto formidabile in cucina. Il dopocena è la passeggiata, il gelato al Prato Verde, in giro a cercare le PR delle due discoteche più di moda nel sud insulare: la trasgressiva Forteza o il piccante messicano Pejote? bisogna pur scegliere.. Ah quanto è dura la vita in Sardegna..