In Esistente

Vuoti a rendere


La scritta č gialla su una parete celeste:  vuoti a rendere.La vedi solo col giorno: dopo che il sole č salito oltre il prefabbricato che ospita gli uffici e il campionario della Champion. Raggi da oriente.Prima o poi andrņ in Cina, anche solo da cenere dispersa ci finirņ. Vedrete.Non che in realta' me ne freghi molto. Preferirei un bel nome, o un seno che non risponde alle leggi di gravita', o una bella pestilenza che elimini quel tot di umanita' viscida che ci impesta - compresa me in alcuni giorni, sia mai mi tiro indietro di fronte alle mie colpe.Io le adoro le mie colpe, non come altri si intenda, non le farei analizzare nč da secondi nč da terzi - per sviscerare cosa? Mi intensificano la vita, le mie colpe immaginarie e quelle reali poi. Quelle la impregnano di un significato che esiste o forse no.Bella la filosofia, non trovate? Umpf! Sara'.A volte si sparisce solo per dire che si č tornati. A volte si disama solo per dire che si ama ancora.Dopo.Dopo cosa?Niente č meglio di un bel sonno.Della coscienza. Dell'intelletto. Del cuore.Niente č meglio di un bel sonno.Sotto un albero di sughero.O all'ombra di mille tulipani bianchi.Che rumore fanno i sogni quando si spezzano?Non č cosi' diverso da uno stelo reciso da lame poco affilate.Infezioni d'allegria.Infezioni.E vuoti a rendere.Indubbiamente un affare!