In Esistente

Si vede che è sabato


 Panni stesi volano nel sole come paracadutisti fermi ad alta quota. I piedi li ho persi dietro bisogni antropici: sempre quelli, sempre gli stessi.Amami-Tiamerò, Cercami-Ticercherò, Rincorrimi- Ahhhhhhhhhhh!Ha i denti storti, le maiuscole invertite e una quarantina di lunedi' in meno.E' un uomo solo travestito da altri mille.Se avessi le ginocchia ancora buone per camminare sui cecipartirei per raggiungerlo in India o chissadove.Ma mi fa male tutto, perfino i piatti nell'acquaioe la forcina arrugginita incastrata nella grondaia del terrazzo.Ho leccato un chilo di morfina per le mie feritee il dolore non si è spostato neanche di una virgola.Figuriamoci se regredisce; seicento ore di psicoterapiae due fiori di bach ecco che ci vuole.Vorrei fili di lacca per imbalsamarmi i capellie forbici buone per recidere i sogni dagli alveoli del sonno.E una camicia bianca per servirti a tavolae due nere, da uomo, lucide come pesci,per millantare imbrogli e viscide sudditanze relazionali. Perche' a volte ho cosi' tanta voglia di fare schifo anch'io! Dovevo smuovere il duomo e le piramidi,intarsiarmi l'epidermide di Dali', Vettriano, Buselli e Vindigni.Scolpirmi di conversazioni di Hume, Gentile, Voltaire, Nesti, Cosenzae invece mi sono seduta su una sedia giallae ho guardato le lenzuola, le mutande e i pantaloni degli altrieseguire per me una marcia che parlava di quelloche vi ho appena detto, che praticamente, ora come ora, è tutto.   IMG: Senza titolo - Marco Pieraccini