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... questi quattro pacifisti riciclati all'anti-mafia ....
La Carovana anti-mafia è partita anche quest'anno.
L' impianto organizzativo è diverso da quello degli anni precedenti.
Quest'anno ogni regione in contemporanea organizza le sue tappe.
Alcune reti di associazioni territoriali hanno richiesto una fermata e organizzato eventi tematici su una particolare manifestazione di illegalità, la più evidente, problematica della propria zona di interesse.
Mai troppo difficile cercarsi un tema visto la grave situazione di illegalità che vige come una cortina di nebbia su tutto il territorio nazionale.
Si va dalle droghe, allo sfruttamento degli esseri umani, la tratta, le ecomafie, il racket e l'usura, la criminalità politica, l'ingiustizia, i segreti di stato che non permettono di conoscere i colpevoli di omicidi di gente comune, il doping, l'educazione nelle scuole e infilateci un po' tutto quello che non permette il rispetto della dignità umana e la convivenza civile fra i popoli.
Ieri, la carovana anti-mafia, costituita da una delegazione dell'Associazione Libera - praticamente un dirigente e sei o sette ragazzi delle cooperative sociali che lavorano sui territori confiscati ai mafiosi - si è fermata nel Mugello.
Il tema è stato il lavoro nero e lo sfruttamento dei lavoratori.
Incontri con le scuole con le testimonianze dei ragazzi delle cooperative di Corleone e divulgazione di materiale informativo.
Nel pomeriggio un convegno all'outlet di Barberino. E' così facile essere sfruttati e ricattati con i contratti di oggi che un po' , e forse questo un po' è inutile, sfidano la necessità di sopravvivenza di molte famiglie.
Sfilata di politici con belle parole che speriamo non rimangano tali.
Una cena con i prodotti di Libera e dei ragazzi che suonavano a volume alto, ma bravi, davvero.
La carovana è ripartita subito dopo la cena. Oggi sono all'Isola d'Elba e con loro stamattina hanno traghettato parte della Commissione Anti-Mafia ( a cui interno non dimentichiamo sono stati eletti due politici con problemi di giustizia, addirittura condannati: Pomicino e Vito per intenderci).
Questo è il documento, molto sintetico rispetto a ciò che è stato proposto, raccontato, digrignato, a volte recitato, agli Stati generali della settimana scorsa.
Ma infondo siamo solo quattro pacifisti riciclati all'antimafia.
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Pezzetti
Agrigento: Una scuola media non ha la palestra ma due ore di educazione fisica da svolgere a settimana. I ragazzi consegnano le loro scarpe da ginnastica al sindaco.
Castellamare di stabia: i ragazzi guadagnano 500 euro a settimana per fare i pali per i criminali. Le scuole ancora si rifiutano di aprire il pomeriggio per le attività educative. Alcuni ragazzi le occupano.
Casalpusterlengo: nelle mense scolastiche sono usati i prodotti di Libera Terra.
Dalle spine dobbiamo Liberarci da soli.
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