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In Esistente

il caos è una festa ben riuscita

 

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Creep Life

Post n°138 pubblicato il 08 Agosto 2008 da shockportatile
 


You're so fuckin' special

I wish I was special

But I'm a creep, I'm a weirdo.

What the hell am I doing here?

I don't belong here.

She's running out again,

She's running out

She's run run run running out
Creep - Radiohead

[tu sei così maledettamente speciale

Io avrei voluto essere speciale

ma sono una persona sgradevole,

sono uno strano

cosa diavolo sto facendo qui?

io non appartengo a questo posto

lei corre fuori dalla porta

lei sta correndo

lei corre]


Il meglio che possa capitarmi stasera è giungere a casa e trovare tutte le finestre aperte: le tende bianche che volano, accarezzano mobili, divano e letto. Magari due uova di rondine nell'incavo del cuscino e tre bozzoli di falena sullo specchio del cesso.
O un quadro nuovo, senza imballo, appoggiato alla porta di ingresso. Un biglietto bianco, o un post it giallo, senza scritte, senza parole. Senza bisogno di dire, solo immaginare e fingere di sentirsi ancora, per un altro po', speciale.

Le parole, le urla, la cattiveria, l'ignoranza e i cani. Giorni e notti passati ad ascoltare. Sospendere il pensiero, il ricordo, la gioia e il dolore di una nuova separazione irrazionale. Rimanere fermi ad ascoltare la vita di un'altra famiglia, che ancora non è la mia. Sentire, inconsapevole, lo snodarsi di una bugia. E fingere, fingere, che il lavoro occupi al meglio il mio tempo, sfruttando la mia energia per un nobile scopo: il mio equilibrio mentale.
E mi formi anche, socialmente e moralmente.
Un mucchio di cazzate.
Potrei essere benissimo dall'altra parte del registratore. Avere un figlio piccolo nevrotico dalla nascita e un cane che protegge i miei averi terreni, perchè solo quelli ho. Un marito sbagliato che sopporto in virtù di una relazione lesbica che necessita di anonimato.
Potrei stare dall'alltra parte e sono sola di qua.
C'è qualcosa di strano nell'ascoltare la vita degli altri. L'immedesimarsi continuo, la suggestione del vedere cose che in realta' non si potranno mai vedere, ma si sentono mentre si muovono.
E il paragone. E il giudizio continuo, individuale.

Spegnere il registratore non è spengere quelle vite. E' continuare a sentirle.

Camminare veloce verso l'auto. La prima sigaretta se ne va via troppo in fretta.
La casa vuota. Nessun rumore.
Una canzone che è un coltello piantato nel cuore.
Stringimi forte adesso, lascialo affondare.





IMG: Shoes ith butter - Yin Xiuzhen

*si ricorda che non è detto che tutto ciò sia autobiografico.

 
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