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Giusto un po' di polemica perchè stamani mi sono svegliata storta
(occhio al posto del naso, braccia che si diramano dall'ombelico, un piede in testa e un dito in ... - ho classe quando dico di averne)
Oggi 30 novembre è la Festa della Toscana.
Che regione ganza, una festa tutta, tutta sua.
La ricorrenza che festeggiamo è sicuramente degna di rilievo e di essere ricordata : nel 1786 il Granduca Leopoldo, sovrano illuminato del Granducato di Toscana abolì dal suo regno la pena di morte e la tortura. Il primo Stato al mondo.
Cippa se siamo bravi qui in Toscana!
Pietro Leopoldo Asburgo Lorena fu influenzato dalla lettura di "Dei delitti e delle pene" del Cesare Beccaria - che forse sarebbe bene ancora oggi fosse sfogliato in tutti quei paesi che applicano la pena di morte .
A parte il fatto che spesso i condannati sono persone innocenti , o le cui prove a carico sono latenti e costruite ( e qui gli Stati Uniti son maestri incontrastati), è possibile sostenere che la morte sia un deterrente al commettere omicidi, stupri o altri crimini ?
Hanno qualcosa da perdere queste persone?
Ovvio io sono per il logorio della coscienza e me la immagino crudele come l'avvertì Raskol'nikov in 'Delitto e castigo' del Dostoevskj.
Ma sono uscita dal seminato ( tutta terra incolta adesso, maggese e sterpi per chilometri)
Quello che mi fa stizzire non sta nè nella legittimità della festa nè nella sua utilità ma nella sua manifestazione festeggiante.
Le scuole chiudono per un giorno , c'è un convegno - di solito a Firenze - qualche manifestazione strettamente politichese e autoreferenziale, tutti gli uffici, anche quelli dellla regione, della provincia e del comune sono aperti, tutte le atttività commerciali sono attive regolarmente.
No signori! Così non va! In che consiste questa festa?
Nel retribuire le baby-sitter?
Ieri chiedo a mio figlio di 5 anni e a mio nipote se sanno perchè domani staranno a casa.
Risposta: Perchè dopodomani inizia il natale!
E' no! Questo è troppo.
Devo essere io madre a insegnargli perchè il 30 novembre loro restano a casa mentre i loro genitori lavorano?
Lo faccio ma poi come dice mio figlio: tu mamma parli troppo complicato ( fa il furbo perchè non ha voglia di ascoltare).
Adesso vengo a ciò che credo sia giusto fare.
Trasformare questa festa da niente scuola e niente informazione, niente intervento sulle conoscenze dei ragazzi a giornata in cui tutte le attività del P.O.F. vanno a farsi friggere e i bambini dedicano l'intera giornata ad attività tematiche, incontri , letture, gite , e che non mi si venga a dire che a tre anni si è piccoli che sennò gli porto le loro leggi regionali del "dal prima possibile".
Con questo chiudo ( le porte, gli infissi, i neuroni ) e vado a studiare con una confusione degna di un mercato ( con tre banchi: un ortolano, un merciaino e un fioraio).