Creato da Silently_existing il 13/02/2011
Il mio pensiero principale nella vita è lui.Se tutto il resto perisse e lui restasse,io continuerei ad essere;e, se tutto il resto persistesse e lui venisse annientato,l'universo mi diverrebbe estraneo;non mi sembrerebbe di esserne parte.Il mio amore per lui è simile alle rocce eterne ai piedi degli alberi;fonti di poca gioia visibile,ma necessarie.Io sono lui,lui è sempre,sempre nella mia mente,non come un piacere,così come io non sono sempre un piacere per me,ma come il mio stesso essere;dunque, una nostra separazione è impossibile.

E uscimmo a riveder le stelle♥

Nulla è più importante,in qualsiasi circostanza,del sopraggiungere di una terza persona.Ho visto amici,fratelli,amanti,sposi,i cui rapporti furono radicalmente mutati,la cui situazione fu interamente capovolta dall'arrivo casuale o voluto di una terza persona.

Lascia che ti porti dove ho perso l'innocenza,sognavo indipendenza,ma sono in dipendenza.

Ma tu non soccombevi,eri impennata sulla tua forma finita e creata.
E la tua finitezza superavi sapendo,di te stessa, non solo di convessa,di concava, di cava, umana, pelle umana.E la realtà finiva e il vero cominciava.Certo imbruniva,ma imbruniva fuori. All'interno i colori erano luci spente,umiliate dalla tua bocca ponente. Dopo un po' si vedeva soltanto quello che può perdonare la vista.

 

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Se tu te ne andassi, io verrei con te.

Post n°6 pubblicato il 17 Ottobre 2011 da Silently_existing

Sono le undici di sera, e fuori ci sono 10 gradi. Fumando una sigaretta, seduta sul davanzale della finestra di camera mia, la mia mente è tornata a stamani ed era talmente concentrata a ricordare e a rivivere quei momenti dolci più che mai che nemmeno sentivo l'aria tremendamente fredda di fine Ottobre: sciovolava addosso come scivolerebbe l'acqua nel lavandino in ceramica. Soltanto quando ho smesso di pensare ho iniziato a sentire il freddo sulla pelle, sulle mani, sulla faccia.
Abbiamo fatto l'amore. Abbiamo fatto l'amore per la prima volta. E ogni istante che ci penso, che rammento la scena, particolare per particolare, sorrido. Sorrido e mi scendono le lacrime: è un pianto di felicità, puro, bello; credo sia il pianto più bello della mia vita. E adesso vorrei scrivere mille cose, mille pensieri, ma non ci riesco.
Non riesco perchè quando una persona è felice e, al tempo stesso, innamorata, le parole escono male perchè non vi sono termini adatti per descrivere l'immensa sensazione di gioia interiore. Non c'è niente di terrestre ed umano in grado di racchiudere in tutta la sua interezza ciò che realmente si vuol dire. Umano è limitato, imperfetto. Servirebbe di più. Servirebbe qualcosa di divino, infinito, perfetto. E non conosco niente di simile, se non Noi. I poeti, quando buttano su un foglio, nero su bianco, le loro passioni, i loro sentimenti, i loro poemi, sono immersi in uno stato profondo di tristezza. Io non lo sono! E se per scrivere bene devo avere il cuore a pezzi, preferisco non scrivere più per il resto della mia esistenza piuttosto che rinunciare a te, amore della mia vita. Luce dei miei occhi. Ricordo che, fino all'anno scorso, anzi no, fino a 3 mesi fa, quando sentivo la gente parlare di quell'amore folle, puro, pulito, per il quale loro stessi sarebbero morti, ridevo. Ridevo perchè vedevo questa loro idea come un qualcosa di malato, di distorto, di sbagliato. Poi sei arrivato te, e tutte quelle mie convinzioni sono morte in un secondo: io ti amo più di me stessa e per te, giuro, darei la vita. La cederei a te perchè meriti l'intero mondo e tutto quello che sta intorno ad esso, a parer mio. Impersonifichi il mondo, per il mio cuore. E per salvare l'intero mondo, chi non darebbe la propria vita?
Rinunciare a te sarebbe impossibile, e se chiudo gli occhi, mi è alquanto impossibile non immaginarti accanto. Ma, se non ci sarai, sarai per tutto il resto della mia vita il mio più grande amore perchè con te l'intero universo ha un'altro aspetto, un'altro colore, un'altra armonia. Chi è tanto folle da rinunciare a tutto questo?
Guardo fuori dalla finestra, mentre un lampione brucia la sua luce e, in quel dolce buio, le stelle sembrano brillare di più, aumentando lentamente, come quella notte che andammo in montagna, cercando di far l'amore, e finimmo a guardare le stelle, luminose come non ne avevo mai viste, mentre io ti dicevo che mi stavo innamorando di te. La tua risposta fu un immenso abbraccio, forte come non ne avevo mai ricevuti, seguito da un "Anch'io, amore mio!", illuminandomi il cuore più che mai. Quanto ci hanno invidiati le stelle quella notte! Brillavamo più di loro e della luna stessa.
Ecco quello che penso: quando tu mi vedi immersa nei pensieri, è questo che penso. Penso siamo la cosa più bella del mondo. E che sei il mio più grande amore, e così resterai, per il resto della nostra vita, ed oltre.

 
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