IO SONO IO.......

ABOLiAMO LA FESTA DELLA DONNA


Che tristezza la festa della donna.Una dovrebbe gioire se un signore alla cassa del bar ti sorride:prego, prima lei, oggi è la festa della donna.Ecco. Un giorno l’anno invece che lo spintone ti dicono prego, avanti, visto che è donna. È come la festa del Panda: ogni tanto qualcuno si ricorda che esiste anche questo animaletto carino, una specie così tenera che ha tanto bisogno di essere protetta. Un giorno l’anno, però, non esageriamo.Tra le ricorrenze laiche che affollano il calendario, quella della donna è tra le più fastidiose.La vera festa della donna sarà quando non ci sarà più bisogno di una festa della donna.Ma come tutte le cose inutili, l’8 marzo rimarrà lì in eterno. Eppure l’8 marzo e il rito della mimosa non si toccano. Siamo costretti a vedere per le stradequesti mazzolini striminziti, incellofanati e con il fiocchetto.Domani saranno appassiti e fra tre giorni i fiori da gialli diventeranno marroni, avvizziti e puzzolenti. La stessa fine faranno i buoni propositi e le grandi dichiarazioni.Aboliamo la festa della donna, e per celebrarne il decesso per favore non fiori ma opere di bene.Ps. Per chi fosse interessato a conoscere realmente la condizione della donna nel mondo si procuri il saggio edito da Cairo editore «Il libro nero della donna. Violenze, soprusi e diritti negati»a cura di Christine Ockrenty. Troverà di che non festeggiare.