Espressioni Libere

Scorcio


Una sigaretta si consuma lentamente, dimenticata nel portacenere di squallido metallo nero, poggiato accanto alla tastiera. Grigia cenere inconsistente, serpenti squamati di inesprimibile nulla. Il cielo, fuori dalla finestra, identica caducità. Gli occhi umidi di un amico. Vita passata a distruggere la vita. E nulla rimane, se non la vita. Che bussa, insistente, si infila sotto gli spifferi delle porte, rifiuta di essere ignorata. E distrugge. Un cane acciambellato davanti alla stufa si gode il tepore sicuro di chi non ha nulla da temere. Un altro, sdraiato sull'asfalto, il ventre gonfio di gas e vermi, gli occhi lattiginosi privi di perplessita' per il proprio, inevitabile destino, riflessi di un cielo opportunista e cinereo. Non voglio sapere. Lenzuola stanche, protagoniste di incontri e scontri disperati, rabbiosi, palcoscenico di desideri, sogni ed illusioni. Lenzuola per proteggere dalla solitudine della notte. Inutile armatura per proteggersi dall'assalto dei sogni, del desiderio, della voglia di credere ancora nella possibilità dell'amore o, almeno, di un po' di calore. Ora so. Evoluzione. Rinnovamento. Visioni... di un futuro imperfetto. Ho cavalcato la tigre, ed ora tiro un trenino di legno. E so che non sarà mai più benvenuto chi non vuole giocare con me, ma vuole solo giocare con me.