Cheese...please!

A PROPOSITO DI MIGRANTI TUNISINI...


A PROPOSITO DI MIGRANTI TUNISINI...“Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perchè tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni a...gli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti”. “Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perchè poco attraenti e selvatici ma perchè si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro”   Non è una relazione di qualche funzionario di Questura o prefettura per identificare i migranti Tunisini sbarcati in questi giorni a Lampedusa, bensì un tratto di una relazione dell’Ispettorato per l’immigrazione del Congresso Americano sugli immigrati ITALIANI negli Stati Uniti nell’ottobre 1912.     MEDITATE GENTE, MEDITATE…