SICILIA ANTICA

QUANNU FRISCHIANU L'ARICCHI


QUANNU FRISCHIANU L’ARICCHI    Una volta si pensava che un acufene improvviso ad un orecchio, si collegasse a qualcuno, anche a grande distanza, che lo stesse “ammintuannu” (nominando): in bene, se il fischio si sente all’orecchio destro, in male se si sente all’orecchio sinistro. Esisteva anche il sistema per sapere chi era costui: bastava farsi dire subito dalla persona più vicina un numero, che, rapportato alla lettera dell'alfabeto corrispondente, avrebbe dato l'iniziale del nome di chi in quel momento lo stava nominando. Quando ad una persona accidentalmente sfuggiva qualcosa di mano, si diceva: “a la facci di cu m’ammintua”; per sapere chi gli voleva male e lo nominava, si usava lo stesso procedimento di prima. Vito Marino