SICILIA TERRA NOSTRA

REALIZZARE IL PONTE ANCHE SENZA L'EUROPA


REALIZZARE IL PONTE ANCHE SENZA L'EUROPA
L'Europa, sempre in cerca di una sua identità e alle prese con una gravissima crisi economica che sembrerebbe avere come vittima sacrificale l'euro, simbolo dell'Unione, non riesce ad avere le idee chiare nemmeno per quel che riguarda le grandi infrastrutture. Dopo avere stabilito che il Ponte sullo Stretto era una priorità e che quindi andava finanziata adesso pare abbia cambiato idea.Come sia possibile modificare di anno in anno la geografia delle grandi infrastrutture che richiedono nella realizzazione tempi decennali è qualcosa difficile da capire anche per le menti più illuminate e testimonia la grande confusione che regna all'interno dell'Unione europea.C'è da sperare che il governo nazionale faccia tutto ciò che è nelle sue possibilità per non far fallire il progetto per cui si sono spesi in questi anni gli amministratori locali a cominciare dal sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca. La loro dedizione alla realizzazione di quest'opera che cambierebbe il volto dell'intera area creando sviluppo deve essere guardata con attenzione dal governo più di quanto faccia per il distaccamento di alcuni ministeri al nord.Certo la realizzazione di queste grandi infrastrutture necessiterebbe di una maggiore coesione politica e l'Italia da questo punto di vista ne paga le conseguenze. Anche quella parte della sinistra (maggioritaria) che era favorevole al Ponte sullo Stretto adesso per meri calcoli politici sta cavalcando l'onda del NO ad ogni cosa e senza confrontarsi nel merito.Le comunità locali, le loro amministrazioni conoscono il proprio territorio meglio di un qualunque burocrate di Bruxelles e quindi dovrebbero maggiormente contare nella scelta e nella realizzazione delle infrastrutture. Il governo italiano dovrebbe farsene carico e far valere in ogni sede le proprie ragioni. Ne va del futuro del Mezzogiorno.