SICILIA TERRA NOSTRA

OMBRE ROSSE SULLA SICILIA


OMBRE ROSSE SULLA SICILIA
 Non poteva che finire così: nel mezzo della più grande crisi economica del dopoguerra ecco arrivare i cinesi. Pare con intenzioni serie. Visti come pericolo numero uno da Tremonti non più tardi di un anno fa e chiamati oggi in nostro soccorso dallo stesso titolare dell'Economia, i cinesi hanno deciso di investire in una delle regioni più abbandonate da tutti i governi: la Sicilia. E non soltanto nella realizzazione del Ponte sullo Stretto ma anche di altre infrastrutture e progetti comuni. Naturalmente i cinesi lo fanno per il loro interesse allora c'è da chiedersi se non fosse interesse della restante parte del paese investire in Sicilia! L'isola resta invece un importante e decisivo serbatoio di voti e non viene ritenuta risorsa strategica. Le cose sono due: o i cinesi sono pazzi o i nostri governanti sono miopi. Ritengo più probabile la seconda ipotesi purtroppo.Aldilà di quelle che saranno le decisioni della Cina la vicenda non può che allarmare. C'è un paese profondamente diviso che non sa sfruttare le proprie risorse ed i cinesi potrebbero avere gioco facile approfittando della crisi in cui siamo piombati. E dipendere economicamente da un altro paese ( per di più non democratico) non è qualcosa che ci deve fare dormire sonni tranquilli. La Sicilia ha bisogno più che mai di legalità per poter sperare in uno sviluppo economicamente sostenibile; l'arrivo dei cinesi potrebbe invece peggiorare le cose. Occorre chiarezza da parte del governo e anche dell'Europa per poter rilanciare l'economia del meridione e della Sicilia in particolare: senza infrastrutture adeguate non si può concorrere in un mercato sempre più vasto. Speriamo che l'interesse dei cinesi sia stato il classico campanello d'allarme per svegliare il governo.