SICILIA TERRA NOSTRA

ILLUSIONI LIBERALI


ILLUSIONI LIBERALI
Nel  Paese delle illusioni quella più grande è sicuramente l’illusione liberale. Mai decollata seriamente nel dopoguerra malgrado la parentesi pannunziana e degli amici del Mondo né dopo il crollo del muro di Berlino  si ripropone in questi giorni dopo la scissione in seno al Pdl operata da Gianfranco Fini. Si parla tanto di destra liberale, europea ( neanche fosse un valore, anzi…) ma ancora in concreto si brancola nel buio; Futuro e Libertà ( il nuovo soggetto politico di Fini) sembra più una babele di voci unite da un antiberlusconismo di destra piuttosto che un movimento liberale. Sembrerebbe poco affidabile lo stesso fondatore del partito Fini e non per il suo passato perché è sempre possibile cambiare idee ma sono le ultime uscite di Fini ( da quando è diventato “liberale”)  a lasciare sconcertati perché denotano la sua totale mancanza di fiducia nel libero mercato. Anche lui, come gli altri propone l’interventismo dello stato come freno o meglio controllo del mercato…. A sentirlo parlare a volte sembra Vendola! E non è un caso che abbia partecipato alla trasmissione di Fazio dando vita insieme al “dirimpettaio” Bersani ad una fiera delle banalità senza precedenti. Un liberale non sente il bisogno di leggere la lista della spesa ma semplicemente affermare il primato dell’individuo sulla collettività, valore del tutto sconosciuto a Fini che alla fine non è sembrato così lontano da Bersani. O la destra e la sinistra sono pressoché la stessa cosa o Fini non è più di destra; di sicuro Fini non è liberale. Ma se su Fini le riserve sono legittime altrettante ombre si addensano sui suoi amici di viaggio che sono perfino andati a protestare con gli studenti universitari … Bastava e avanzava la pagliacciata inscenata da Bersani (ahimè) e soprattutto da  Vendola e Migliore che forse avrebbero fatto bene a spiegare agli studenti che ci sarebbero stati più soldi se i loro partiti non li avessero rapinati visto che prendono milioni di euro all’anno senza nemmeno essere in Parlamento… Difendere carrozzoni pubblici e corporazioni non è un valore liberale, caro Fini. In più mentre il Presidente della Camera è impegnato in questi giochi di palazzo unicamente per far cadere la maggioranza eletta dal popolo, il governo ha varato un piano per il sud. Alle chiacchiere di Fini il governo ha risposto con i fatti