SICILIA TERRA NOSTRA

UN PAESE ALLO SBANDO


UN PAESE ALLO SBANDO
 E dopo le illusioni ( democratiche o liberali che siano) bisogna fare i conti con la realtà di questo paese che senza esagerare si presenta catastrofica. Un paese in piena crisi economica e morale. Le assurde e violente contestazioni di studenti (per una riforma che semmai è troppo tiepida per la disastrata università italiana) che hanno preso d’assalto perfino il Senato della repubblica ( nemmeno nella repubblica delle banane avviene) e adesso anche bloccato stazioni e autostrade, la buffonata del decennio ( che ha coinvolto Vendola, Bersani e i finiani) di salire sul tetto della Sapienza per solidarietà verso 7 studenti ( non mi pare fossero di più…) testimonia lo stato pietoso in cui versa l’Italia. E’ il paese dei privilegi, delle corporazioni e quindi dell’autoconservazione. Tutto va bene purchè non cambi nulla e tutti col cappello in mano davanti allo Stato: attori, registi, persone di “cultura”, pennivendoli  servi  dei partiti, finti rivoluzionari ed una pletora di enti e associazioni perfettamente inutili. Per non parlare di una buona parte del sindacato vero cancro del mondo del lavoro. Difficile dare la colpa di tale sfacelo solo alla classe politica. D’altra parte chiunque voglia cambiare e riformare il paese si trova davanti l’esercito del No. Agli studenti consiglierei di guardare i numeri piuttosto che stare dietro a slogan desueti e violenti: ogni giorni il debito pubblico aumenta di oltre 2700 euro al secondo, cioè 10 milioni all’ora, 236 milioni  al giorno! Evidentemente non ci vuole un genio e nemmeno un ricercatore precario per capire che i soldi sono finiti…Di chi è la colpa, della riforma Gelmini? Guardate alle generazioni precedenti, loro si che si sono rubati il vostro futuro.