SICILIA TERRA NOSTRA

CRISI D'INDENTITà O...


CRISI D'INDENTITà O...
 Crisi d’identità o c’è qualcos’altro nel repentino ritorno nelle file del Pdl  di tanti militanti di Fli che avevano appoggiato la fuoriuscita ( era già tutto deciso, altro che espulsione!) di Gianfranco Fini dal partito di cui era cofondatore assieme a Berlusconi? A pensar male si fa peccato, sosteneva un noto statista, ma…qualche dubbio è più che legittimo. I parlamentari che lasciarono il Pdl erano certi che caduto Berlusconi si fosse formato un nuovo governo che metteva in campo tutte le opposizioni, una sorta di Santa Alleanza e con a capo Casini o Montezemolo o addirittura Tremonti; non erano certo le elezioni anticipate ciò che avevano in mente. La fiducia del 14 dicembre spezzò le ali ai sogni futuristi cerando qualche mal di pancia all’interno di Futuro e Libertà che raccoglie al suo interno tutto ed il contrario di tutto e che ha come collante l’antiberlusconismo. Le note vicende giudiziarie del presidente del consiglio avevano di nuovo agitato gli animi di questi parlamentari però poiché Napolitano ha detto chiaramente che nel caso di crisi si va subito alle urne e poiché la maggioranza parlamentare tiene ecco che  qualche futurista comincia a farsi qualche conto. Escluso sia una crisi di coscienza ( difficile per chi non aveva avuto rispetto del voto popolare) si può legittimamente ritenere che questi parlamentari, temendo di non essere rieletti, stiano tentando di far finire la legislatura e maturare la pensione. Si spera che chi di dovere impari la lezione; piuttosto che scegliere candidati che non rispondono agli elettori ma al proprio segretario politico di riferimento sarebbe opportuno iniziare un serio rinnovamento dei quadri dirigenti. Giusto dare spazio assieme ai politici più esperti  che hanno fatto bene anche a tanti giovani che credono nei valori di una destra liberale e che abbiano tanta passione perché la politica in ultima istanza rimane passione; passione di farsi carico dei problemi del paese.