SICILIA SEMPRE PRIMAVERA
Il futuro è molto aperto, e dipende da noi, da noi tutti. Dipende da ciò che voi e io e molti altri uomini fanno e faranno, oggi, domani e dopodomani. E quello che noi facciamo e faremo dipende a sua volta dal nostro pensiero e dai nostri desideri, dalle nostre speranze e dai nostri timori. Dipende da come vediamo il mondo e da come valutiamo le possibilità del futuro che sono aperte.
Karl Popper
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Non contenti di avere usufruito in tutti questi mesi di una informazione a senso unico sfruttando popolari trasmissioni televisive senza alcun contraddittorio adesso hanno pure il coraggio di criticare la rai per mancanza di informazione.In realtà si è trattato proprio di mancanza di informazione in quanto la rai si è limitata a propagandare il punto di vista dei referendari. Sarebbe davvero ora di discuterne anche se francamente mi pare tardi; nell'attesa di sapere se i referendari avranno il coraggio ( ma sì che l'avranno!) di far credere agli italiani che voteranno sul nucleare chi convincerà i cittadini che nessuno ha mai voluto privatizzare l'acqua né gli impianti per la distribuzione e che il controllo delle spa e delle tariffe sarà sempre in mano pubblica vinca o no il sì ai referendum ?
E' davvero triste vedere la scarsa considerazione che i promotori dei referendum hanno nei confronti del corpo elettorale. Le leggi possono essere giuste o sbagliate ma soprattutto migliorate così come il decreto Ronchi e per far questo c'è bisogno di un serio dibattito. Piuttosto che fare uscire i privati dalla gestione della distribuzione dell'acqua sarebbe più utile fare uscire l'ideologia che da parecchi anni tiene fermo il paese. Innanzitutto per l'ennesima volta occorre ribadire che l'acqua NON è un bene pubblico così come un tavolo non è una macchina; è possibile almeno parlare la stessa lingua adoperando un qualsiasi vocabolario?? Per stessa ammissione dei promotori dei referendum l'acqua non è un bene pubblico essendo un bene limitato e quindi a rilevanza economica ma è un bene essenziale, vitale per l'umanità. Bisogna fare in modo di eliminare gli sprechi o meglio le perdite che nel nostro paese sfiorano il 40%!! E per far questo c'è bisogno di investimenti in un momento in cui "in cassa" non ci sta nemmeno un euro... Si parla di 60 miliardi in vent'anni.
Anche se non è un bene pubblico ( per definizione) l'acqua è un bene prezioso che continuiamo a pagare troppo poco rispetto agli altri paesi europei e questo incentiva gli sprechi mentre per eliminare le perdite servono appunto investimenti; l'ingresso dei privati potrebbe ammortizzare i costi che altrimenti ricadrebbero tutti sulle spalle dei contribuenti; fare finta che i soldi piovano dal cielo non giova alla risoluzione del problema.Ciò non toglie che ci possano essere gestioni virtuose come quella di Milano ( ma chi ci dice che un privato non possa fare anche meglio?) ma non sarebbe giusto riconoscere che in alcune realtà del meridione che "vedevano" l'acqua( quando era completamente gestita dal pubblico) tre volte al mese adesso ce l'hanno tutti i giorni? Poiché nessuno ha in mano la verità sarebbe utile affidarsi al mercato: sia il pubblico che il privato dovrebbero confrontarsi con il mercato; « siccome ogni individuo sa poco e, in particolare, raramente sa chi di noi sa fare meglio, ci affidiamo agli sforzi indipendenti e concorrenti dei molti, per propiziare la nascita di quel che desidereremo quando lo vedremo» diceva Hayek. E poi è peggio il profitto che genera ricchezza e che permette sempre di investire e migliorare il servizio oppure la gestione clientelare dei vari politici che utilizzano l'acqua come "serbatoio" di consensi (dove sarebbero bastati 10 dipendenti se ne ritrovano 100 in alcune realtà...) generando sprechi e scaricando tutto sulla tassazione generale?
Piuttosto che confrontarsi sui problemi concreti i promotori di questi referendum preferiscono nascondersi dietro l'ideologia; vedere alcune iniziative degne del bunga bunga ( come per esempio le fontanelle chiuse qualora non passasse il sì) non rende onore a questi demagoghi e apprendisti stregoni. Bisognerebbe avere più rispetto per le persone che liberamente sceglieranno o meno di andare a votare. Chi crede nella forza delle proprie idee non ha bisogno di mistificare la realtà o pensa che questo sia il paese degli asini che volano o che magari votano?
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SICILY/CANADA
Lu mè sguardu luntanu si perdi unna 'u suli si spusa cô mari:chi spusalizziu rranni è chistu cca!Culuri tinciutu d'aranciu esapuri di sali...L'aceddi 'ntonanu 'ncantu d'amuri;'nto cielu pulitu 'na vucca russa lu mè cori vasa!Sicilia bbedda,china di sapuri:'u to çiauru trasi 'nto coriSe 'npitturi t'avissi a ddisignari,oru finu avissi a truvari...Nâ fina rrina l'amantifanu amuri,mentri la tunna lunali stapi a taliari...Comu ti pozzu scurdarise tu bbedda m'appari?
Trad.
Lontano si perde il mio sguardoladdove il sole tramonta:quale stupendo connubio è questo!Colore arancio e sapore di sale...Gli uccelli intonano un canto d'amore;nel cielo terso una rossa bocca bacia il mio cuore!Sicilia bellapiena di sapori:il tuo profumo entra nei cuori;Se un pittore dovesse dipingertidovrebbe cercare pietre preziose...Nella fine rena gli amantifanno l'amore,mentre li sta a guardarela rotonda luna...Come ti si puo' scordarese tu sempre stupenda appari?
ANTONIO MARTINO
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Il mio migliore amico oggi mi ha dato uno schiaffo. continuarono a camminare, finché trovarono un'oasi, dove decisero di fare un bagno. L'amico che era stato schiaffeggiato rischiò di affogare, ma il suo amico lo salvò. Dopo che si fu ripreso, scrisse su una pietra: il mio migliore amico oggi mi ha salvato la vita. L'amico che aveva dato lo schiaffo e aveva salvato il suo migliore amico domandò: "quando ti ho ferito hai scritto nella sabbia, e adesso lo fai su una pietra. perché? " l'altro amico rispose: "quando qualcuno ci ferisce dobbiamo scriverlo nella sabbia, dove i venti del perdono possano cancellarlo. ma quando qualcuno fa qualcosa di buono per noi, dobbiamo inciderlo nella pietra, dove nessun vento possa cancellarlo."
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