9 AprileBonjour c'est le reveille! arriviamo arriviamo.Come due automi raggiungiamo il mio angolo preferito dell'Hilton Paris, ma vi giuro che l'albergo ha altre sale ma l'executive Lounge dove si mangia tutto il giorno è la mia preferita!!
Programma della giornata, l’Arch de Triomphe, gli Champs
Elysèe e decisamente il Louvre. Questa è l’altra Parigi che aspettavo di vedere, quella
ricca, benestante: l’Arch de Triomphe e les Champs Elysèe.Un viale immenso di cui non si vede la fine e da ogni lato i
negozi delle grandi Griffes: Prada, Louis Vitton, Cartier, la Virgin, Gucci, Armani, di
tutto di più, bellissimo.G&B: doveroso entrarci ma era il punto vendita
donna. Il personale non rompe le scatelo dalla serie, Prego, Posso aiutarla.
Beh si capiva che non eravamo lì per comprare ma solo perché era reparto donna.
O forse per il mio inseparabile e odiato giubbotto color arancione che mi
faceva tanto cosi?!!Comunque lungo gli Champes Elysèe la gente è più bella.Shopping alla Fnac, megastore di musica, dvd, elettronica ed
altro ancora:qui si procede con altro shopping.Ma non ne ho mai parlato! Doveroso segnalare, per chi andrà
a Parigi che non esiste molta differenza tra i vari souvenir shops: troverai
quasi sempre le stesse cose e quasi sempre allo stesso prezzo. Io ho comprato i
miei souvenirs per lo più a Montmatre.Passaggio al centro Disney per altro shopping. picciriddi e granni s'arricrianu l'occhi!Direzione Louvre.Si voglio visitarlo al costro di dover
rinunciare ad altro!!Si comincia con l’ingresso sotteranneo appena fuori dalla
metrò che sembra una città commerciale sotto la città: non sembra, lo è!La
Piramide! No, non è quella o meglio, questa è quella
capovolta e da quei cristalli moderni ammiri zampilli d’acqua e lo sfondo di un
palazzo imponente, austero quanto elegante.Il Louvre.Si comincia con la prima ala, quella che ci porterà al
capolavoro più ammirato del Louvre.E’ immenso, c’è la storia del mondo racchiusa in quei saloni
elegantemente bellissimi, opere rubate alla collettività mondiale e quanta
Italia c’è!Dapprima le antichità orientali, Assiri, Babilonesi, Greci,
l’arte Islamica.Si continua
con le sculture marmoree di bell’imbusti
mitologici e che corpi perfetti!!Girando per il museo non bisogna limitarsi a guardare le
opere esposte ma l’intero contesto che li accoglie in perfetta armonia
stilistica.Andiamo ancora su e cominciano le tele. Dipinti per lo più sacri, rappresentanti tutto quello che un
grande pittore ha voluto rappresentare ma poi offerti lì per quello che più non
è. Non sia mai lasciamo la fantasia artistica a leggende antiche.Troppa sacralità, troppo buio, troppa tristezza, troppi
morti; ogni tanto un baluardo di impero e l’incoronazione di Napoleone che
trionfa immensa. Arriva lei “Monna Lisa”, quasi certamente Lisa Gherardini sposa del Francesco Bartolomeo del Giocondo,
da qui “La Gioconda”. Molti mi hanno
sempre deto che avrei trovato una tavola di dimensioni ben più piccole di
quelle immaginabili, grazie a questi
avvisi mi è sembrata di più grandi dimensioni rispetto all’indotto immaginato.Commenti inutili, davanti a questa opera si dovrebbe restare
soli e confrontare le mille leggende narrate per scoprirne l’essenza. L’essenza
dopo 500 anni!!Continuiamo e tornano le immense tele di dolore e grida
trafitte da lance e spade su poveri corpi in contemplazione: datemi un vaso di
fiori!!! Non so come uno, dico un solo vaso di fiori mi è apparso lì in mezzo…La sala dei tesori di Napoleone: A Silvio te ce vedrei con
la coroncina di Giuseppina Bonaparte e la parure di smeraldi sul mezzobusto di
Benedetto….Che ora s’è fatta? Siamo qui dentro da tre ore e mezza e
siamo solo alla prima ala, bisogna raddoppiarla con la stessa ala di fronte e
la sezione di mezzo.Mettiamoci un nodo per la prossima volta.
Ma prima di uscire scopriamo una sala delle meraviglie e ad
attenderci a braccia aperte (?) "la
Venere di Milo": qua si che c’è il vero enigma! Il volto ha
caratteri più maschili ma il suo fascino altero, sobrio, elegante, materno,
forte sono di singolare impressione.Di fronte la sala si apre con altri busti marmorei di rara
bellezza.Questo museo è un concentrato di mondo. Davvero contento di
averlo visitato. E neanche tutto!!Per lui ho sacrificato il Musèe d’Orsay e Notre Dame: altri
due nodi al fazzoletto.Usciamo e ci rilassiamo con lo stomaco in protesta tra gli
spruzzi de la Piramide:
cosa ci faccia lì in mezzo non bisogna neanche chiederselo.Gira che ti rigira è ora di andare, ma non abbiamo progetti
per la sera; la cena si svolgerà in camera con pane, salame e brie, ma occorre
comprare la baguette.Ma dove si nascondono i panifici? Im possibile trovarli.Giriamo tra i vicoli de La Marais e la fantasia di suoni, cultura e vita si
alterna in pub, bistrot, tutti pieni al 90% da ragazzi, ma ormai non li guardo
più, so che sono francesi. Una coppia naturalmente si bacia.Quarto nodo al
fazzoletto.Gira a destra e ti domandi cosa avesse in mente quegli
architetti italo-franco-britannici nell’intento di mettere su un museo d’arte
moderna: le Centre Pompidou , quinto nodo al fazzoletto!E’ ora di tornare con un altro giro di metropolitane, è un
po’ triste, è l’ultima serata ma sono stato bene, ho goduto a pieno la mia
vacanza ed è solo un arrivederci.Intanto chiediamo la sveglia e questa volta non si sbaglia:
Mau inizia a lavorare alle 7.00 ed io alle 11.25 ho il volo di ritorno.Intanto la cena, come se fossimo a casa: il nostro salamino
portato su da Palermo, il formaggio francese Brie, del pane recuperato al Lounge
e birra Chimay.E’ ora di andare a letto.10 Aprile Paris-Palermo
Il mio ultimo bagno all’Hilton Paris, la mia ultima
colazione davanti la Tour Eiffel
che resta ì immobile tanto da ogni lato è sempre la stessa.Un saluto ai tanto gentili ragazzi, colleghi di Mau ma è ora
di pagare il conto.La tabella dietro la porta mi riorda sempre il costo di
quella camera per notte ma le mie tre notti mi son costate meglio non dirlo ma ne valeva la
pena no?!Lascio l’albergo e lascio qualche sorriso, in
metropolitanalascio un maglione, a qualcuno potrà servire e a mia madre non
piaceva proprio, purtroppo sarebbe troppo lasciare il giubbotto arancione.Direzione inversa ma fino alla fine, cosa mai detta, i
ticket di ingresso al gate metropolitano mi si magnetizzano sempre: l’ho capito tardi che
era il mio telefonino!Si torna indietro, quello è lo stadio? Credo di si, ancora
una foto.Sulla metro due bambini di origine africana mi affascinano
per i loro occhi e non resisto dal fotografarli di nascosto. Charles de Gaulle
terminal 3, volo Meridiana, si parte in ritardo.Gente in naftalina si imbarca con me, vorrei dormire ma
questo panorama è irresistibile. Palermo.
Au revoir! A Bientot!!