w la libertà

Post N° 259


Retromarcia? Macché...Il ministro delle (Im)pari Opportunità, dopo le critiche che le sono piovute addosso da ogni dove (tra l'altro l'Herald Tribune le ha dedicato due colonne a pagina tre dal titolo non certo lusinghiero: "Un ministro della destra italiana attacca i gay
") ha cercato di aggiustare il tiro rilasciando una nota nella quale puntualizza:"Mi corre l'obbligo di precisare, che è intenzione del ministero che guido combattere ogni forma di discriminazione nei confronti degli omosessuali. Sono cosciente delle tante discriminazioni nelle scuole, nelle università e nei luoghi di lavoro e credo che l'Italia abbia il dovere di contrastarle con fermezza". Ma, "detto questo il movimento Glbt - prosegue - non può pretendere per le coppie omosessuali né riconoscimenti simili a quelli garantiti alla famiglia né il patrocinio del Governo a manifestazioni che rispondono più a logiche esibizionistiche". "Quanto alle sollecitazioni di chi rivendica alcuni diritti per i gay - aggiunge il ministro -, sono pronta a discuterne se si tratta di negoziazioni privatistiche e non di riconoscimenti pubblicistici. Per permettere a un gay di andare a trovare il compagno o la compagna in ospedale può bastare una dichiarazione all’Asl, così come va assicurato il subentro nel contratto di affitto dell’abitazione o la visita in carcere attraverso un semplice atto amministrativo. Se c’è la volontà di discutere per combattere le discriminazioni ed evitare le disparità, il ministero per le Pari Opportunità è pronto a trovare soluzioni immediate, ma se qualcuno intende minare all’unicità della famiglia o dettare l’agenda politica del ministero non potrà che trovare porte chiuse". Finchè, aggiungo io, non trova qualcuno che gliele sfonda le porte e magari anche qualcos'altro. Ma come è possibile che non le entri in quel bozzo che ha poggiato sul collo che dover chiedere il permesso per visitare il proprio compagno, quando dovrebbe essere un diritto, è una discriminazione. Mi permetto di riportare una accorata quanto mai vera lettera che ho trovato nel blog amico di fiorvita (lo trovate linkato nel testo) Oltre a questa letetra potrete leggere di altro faccia cultura, democrazioa, libertà, vita e rispetto!La Carfagna ed i GayOggi sul IL GIORNALE è stata pubblicata come Lettera al Direttore quella che ho inviato io in risposta alla Carfagna. Di seguito riporto l'intero testo.Gentilissima Dottoressa Carfagna,Prego perché queste mie righe possano giungere alle sue mani ed esser prese in sua considerazione.Sono un ragazzo di 35 anni da sempre sostenitore del centro destra e Berlusconiano sfegatato, come potrà vedere anche dal mio blog http://blog.libero.it/fiorvita, però ho un grosso problema, per questa società, sono FROCIO. Stamattina su il Giornale ho letto con stupore le sue dichiarazioni, speravo in Lei e nel suo ministero per esistere, invece…..Dottoressa Carfagna come può dichiarare che non è un problema di pari opportunità l’omosessualità? Ogni sacrosanto giorno ci sono problemi per un omosessuale, ogni giorno dalla sua nascita vive con problemi e Lei nega tutto? L’amore è uno dei sentimenti più belli al mondo, ma per gli omosessuali è un terrore, un terrore perché non ci si può baciare in giro, un terrore per dirlo ai genitori, un terrore perché non si sappia sul lavoro. I suicidi nei ragazzi omosessuali sono molto più alti che tra quelli etero, sa perché? Perché i primi ostacoli vengono dalla società e dalla famiglia. Come può Lei abbandonarci? Proprio Lei che vive con il marchio della Soubrette ed ogni giorno viene discriminata come ministro sa cosa vuol dire lottare per far vedere quello che si è, pensi fare questo tutti i giorni della tua vita ogni istante anche con i propri genitori, solo perché si è nati “diversi”. Tutti i politici che parlano di Lei, la descrivono come una tra le più brave a studiare ed informarsi, la invito a fare altrettanto con i gay, andare nei loro circoli o semplicemente andando a cena con loro (se vuole posso invitarla a mie spese) e parlare di problematiche, non si nasconda anche Lei dietro la vecchia frase, ma ho tanti amici gay. Studi cosa capita tutti i giorni nelle famiglie, a scuola, sul lavoro e nella società contro i gay. Senta il dolore si persone che per colpa di una legge non possono vivere come vorrebbero, non possono assistere in ospedale il proprio caro o si vedono arrivare parenti mai visti per portare via la casa dove si è convissuto una vita con il proprio amore condividendo spese problemi e gioie. Perché i gay devono fare altre strade per avere sanciti questi diritti? Se devono fare altre strade allora vuol dire che sono diversi, allora vuol dire che Lei deve intervenire per le pari opportunità. I paesi ex-comunisti ed islamici hanno la carenza come la nostra di normative a tutela degli omosessuali, non i paesi occidentali a cui ci ispiriamo. Sono tanto pazzi i Francesi? Gli Spagnoli? Gli Inglesi? Possibile che in Germania e Danimarca e tutta Europa siano più avanti di noi? A quali democrazie vogliamo ispirarci? A quali valori di libertà facciamo riferimento? Non tiriamo in ballo la procreazione della specia, in Italia facciamo sposare persone che hanno cambiato sesso, persone in tarda età o sterili, quindi non è quella una motivazione con fondamento legislativo. Dottoressa Carfagna, la prego, mi rivolgo a Lei, aiuti lo Stato Italiano a far sentire cittadini come gli altri anche gli Omosessuali. Fiorvita Mi firmo con uno pseudonimo perché in questa Italia, ho paura di far sapere di essere omosessuale, un giorno vorrei non avere più motivo della paura. Grazie.
(non posto la mia perchè non ho il permesso del mio compagno)notizie di cronaca a Palermo:che dire del padre, pregiudicato, che ha accolto l'outing del figlio 18enne con una coltellata??