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Il Gohonzon


Palermo, 15 Giugno 2008Mi viene affidato il Gohonzon.     Per chi inizia a praticare il Buddismo questa è una data importante. Segna l’iniziazione verso un cammino, il cammino di kosen rufu. Dopo quasi 7 mesi e rimandi di mese in mese, il 15 Giugno è fissata come data per l’entrata ufficiale come membro della Soka Gakkai. Nella sua semplicità, nulla è lasciato al caso. Nella sua importanza e nella grande responsabilità che mi prendo, so di non essere solo. Domenica 15 Giugno 2008, giornata prettamente estiva e la sala dell’Ariston lasciava intravedere molti posti vuoti: per il mio giorno, mi aspettavo più gente e non per recitare la parte di un attore premiato. Poi facendo Daimoku, man mano che aumentavano i minuti di Daimoku, sentivo tutti gli altri membri come se fossero lì, presenti. Persino il sensei, il maestro Daisaku Ikeda era li con noi. Cosa vuol dire prendere il Gohonzon? Per me è ufficializzare che voglio essere una persona di valore, in un mondo che mi vede protagonista insieme ad altri lungo un cammino fatto di verità, di rispetto, di valore, di amore, di fiducia, di fede, verso un mondo migliore, verso Kosen Rufu. Non  è niente di impensabile, nulla di magico o di irrealizzabile: è semplicemente la mia decisione di vivere una vita migliore, la mia vita, condividendola con chi incontrerò. Cosa c’è di male a pensare che si possa vivere meglio? Basterebbe fermarsi un attimo, giorno per giorno, decidere cosa fare, attivare la propria determinazione e agire. Ogni cosa da fare necessita di un come, di uno strumento. Nam mioho renghe kyo è lo strumento che ti apre al tuo mondo, che ti riporta dentro in cerca di te e ti mette in relazione con l’esterno. E’ la legge mistica di causa ed effetto. Non è magia. E’ vita, è energia. Tutto è energia e brucia dentro di noi, attorno a noi e si trasforma in nuova vita. Torniamo al 15 Giugno 2008. L’emozione cresce, in sala arrivano mia mamma e mia sorella. E’ il mio momento: “Diventi membro ufficiale. Congratulazioni”.  Mi viene consegnato il Gohonzon e lo tengo tra le mie mani, lo sfioro e sento una carezza dentro di me. Annarita è arrivata da San Vito Lo Capo per me. Gaetano e Rosi, Sandra, Fabiana, Leo, Rosi, Sabrina, Simona, Mimmo, Clelia, Nicola, Letizia e Catia. Da Milano mi arriva l’affetto di Filippa. Grazie ancora a Salvo, Fulvio, Alessia. Anna & Gino. Laura Maria e mia Mamma. (fine prima parte…)