Salute e sicurezza

Sicurezza lavoro: si delle Commissioni alla riforma, no al salva-manager


Le commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera, così come la commissione Giustizia del Senato, hanno dato parere favorevole allo schema del nuovo decreto legislativo per la sicurezza sul lavoro, accogliendo al contempo due punti cruciali della relazione di minoranza. Si tratta della cancellazione della norma salva-manager e del recepimento di tutele per i lavoratori colpiti da malattie professionali, soprattutto dovute all'utilizzo di amianto. Il testo contiene alcune osservazioni e tra l'altro si chiede di "riconsiderare nel suo complesso" la norma cosiddetta 'salva-manager',   l'articolo 2bis sulla presunzione di conformità, che insieme al 10bis era stato criticato da opposizione e sindacati.I deputati hanno ricordato nel loro parere la direttiva Cee 391 del 1989 in base alla quale anche se un lavoratore non adempie agli obblighi per la sicurezza sul lavoro resta intatto il principio di responsabilità del datore di lavoro. Dunque, se il muratore non indossa il casco e subisce un trauma cranico comunque è responsabile il titolare dell'impresa. La stessa direttiva, citata sempre nel parere, ammette deroghe solo per eventi eccezionali per i quali comunque i danni sarebbero stati inevitabili anche osservando diligentemente le norme. Ricordiamo però che il parere della commissione non è vincolante per il Governo.Il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi ha inoltre dichiarato che verrà istituita "una sorta di patente a punti per le piccole imprese edili assimilabili ai lavoratori autonomi. Bisogna dare attenzione alle piccole medie imprese che caratterizzano il nostro Paese: con la patente verranno decurtati punti a seconda delle violazioni. Una volta esauriti i punti l'azienda potrà perdere l'abilitazione al lavoro anche se questa sanzione non potrà essere definitiva: ciò sarebbe incostituzionale".news dal web