Creato da batellirinaldo il 28/11/2006
Educazione stradale e consigli pratici di guida sicura su due ruote

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Auguri!

Post n°661 pubblicato il 30 Marzo 2013 da batellirinaldo
 
Tag: 01 News
Foto di batellirinaldo

 
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LA STRADA E' MOBILE

Foto di batellirinaldo

La sveglia che ti sempre alzare,
la stessa  faccia  da lavare,
la colazione che non finisci mai ,
la fidanzata  da baciare con un arrivederci  
e prendi la  solita  strada che  percorri da anni.
Quell'auto che non si muove mai,
il negozio sempre aperto,
ragazzini che corrono a scuola,
una portiera che si apre,
un uomo che va a sbattere...
...Il giorno in cui andavi al lavoro.

La strada è un ambiente mutevole.
Cambia da un anno all'altro, di mese in mese, da un giorno all'altro, a seconda della stagione e delle condizioni atmosferiche.
Addirittura si modifica nell'arco della giornata: sulla stessa tratta possono cambiare il micro clima (umidità mattutina o serale) o insorgere nuovi pericoli (modifica del tracciato, lavori in corso, asfaltature, buche, versamenti di terra, sabbia, olio, gasolio o perdite di carico).
Quando si percorre il tragitto abituale casa-scuola, casa-lavoro, casa-palestra il pilota presta una minor attenzione alla guida e sottovaluta i pericoli.
E' invece statisticamente provato che la maggior parte degli incidenti avviene nel raggio di 5 Km da casa su quel tratto di strada che la moto sa "a memoria" e quasi "va da sè".
"Guida sempre con attenzione sulle strade che conosci come su quelle che non conosci!" The Day You Went To Work - MOTORCYCLE SAFETY (GB)

 
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FAI LA COSA GIUSTA SU 2 RUOTE!

Post n°659 pubblicato il 18 Marzo 2013 da batellirinaldo
 
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Hai tempo fino al 15/04 per lasciare il tuo contributo!

Da sempre sensibile alle tematiche etiche e impegnato sul piano della sicurezza stradale, TUCANO URBANO si propone di raccogliere i suggerimenti per comporre un vademecum dei comportamenti che più ti rendono fiero di guidare con rispetto, vale a dire con attenzione all’ambiente, al codice stradale e agli altri.

Il vademecum sarà spedito via e-mail direttamente agli “autori” che concorreranno alla realizzazione.

 
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SCOPRIRE IL VENTO

Post n°658 pubblicato il 15 Marzo 2013 da batellirinaldo
 
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Riparati da un palazzo o da una collina ci si può illudere che le turbolenze di una giornata ventosa siano terminate.

Invece è sufficiente svoltare all’incrocio e prendere la direzione perpendicolare per essere investiti da una pericolosa folata.

In piega una raffica improvvisa può falciar la moto e provocare una caduta o causare un dritto e condurci fuoristrada in una curva.

Alcuni indizi possono suggerirci la presenza di vento in lontananza sulla strada che intendiamo percorrere e permetterci di giungere sul posto preparati:

Nugoli di foglie o detriti

Cime degli alberi

Onde sul lago

Bandiere di uffici pubblici

Bandiere di stazioni di servizio o concessionarie

 
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IL SEGNO: INIZIA LA STAGIONE MOTOCICLISTICA!

Post n°657 pubblicato il 07 Marzo 2013 da batellirinaldo
 
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La stagione motociclistica inizia con la pioggia.

Sembra un controsenso per noi motociclisti.

Invece piove, ecco il segnale!

Via dalle strade l’insidia  di sabbia e brecciolina di cui è cosparso l'asfalto per consentire la viabilità dopo le abbondanti nevicate

Pioggia che scioglie gli ultimi mucchi di neve ammassata a bordo strada e lava  il sale chimico che corrode.

Finalmente la prima pioggia abbondante di primavera!

 
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COSA BISOGNA FARE PER ESSERE NOTATI?

Post n°656 pubblicato il 04 Marzo 2013 da batellirinaldo
 
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I bikers si rendono più visibili possible con abbigliamento colorato e vivace con bande rifrangenti o conpletamente nuclear.
Usano moto variopinte e caschi fantasiosi possibilmente chiari.
Eppure non è suffuciente:gli automobilisti non vedono i motociclisti, non li notano!
Sono classiche le frasi dell'automobilista che ti ha appena investito "non ti ho visto", "ma dov'eri?", "da dove sei sbucato?"
Che fare?
La campagna di sensibilizzazione australiana Motorcycle Safety richiama all’attenzione entrambe le categorie: motociclisti e automobilisti
Invita i bikers a rendersi visibili, a farsi notare esagerando con un simpatico desabillé ma si rivolge soprattutto ai piloti delle 4 ruote!
L'obbiettivo è richiamarli a grande attenzione nel confronto degli utenti più deboli della strada!

 
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E. Giusti

Post n°655 pubblicato il 02 Marzo 2013 da batellirinaldo
 
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MATURITA' E' CONSAPEVOLEZZA: E' RICONOSCERE CHE SOLO NOI SIAMO RESPONSABILI DELLE NOSTRE AZIONI.

 
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LEZIONE DI MOTORI SUI BANCHI DI SCUOLA

Post n°654 pubblicato il 02 Marzo 2013 da batellirinaldo
 
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Asso (sfo) Anche quest’anno si è concluso il ciclo di incontri di educazione stradale promosso dall’Istituto comprensivo “G. Segantini” per i ragazzi della scuola secondaria.
Il percorso ha visto la collaborazione del Moto Club Asso attivo nel campo della sicurezza stradale, settore coordinato da Rinaldo Batelli, coadiuvato dal vicepresidente Enrico Corti.
“Negli incontri – dice Batelli – mi rivolgo ai ragazzi con linguaggio propositivo senza negare la realtà.
Il mio intento è riflettere con gli alunni per innalzare il livello di prudenza alla guida e accompagnarli nel prendere coscienza dei propri limiti e dei limiti del mezzo. L’obiettivo è di diffondere la cultura della sicurezza e contribuire al rispetto delle regole di convivenza civile e di rispetto della vita”.
“E’ importante sostenere percorsi educativi mirati per i futuri utenti della strada affinché maturino un atteggiamento responsabile” ha dichiarato il Dirigente scolastico Maria Serratore.

 
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Buddha

Post n°653 pubblicato il 02 Marzo 2013 da batellirinaldo
 
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Tre sono le vie che conducono alla saggezza:
CONSAPEVOLEZZA, CONSAPEVOLEZZA E CONSAPEVOLEZZA!

 
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EDUCAZIONE STRADALE: UN PERCORSO EDUCATIVO COMPLETO

Post n°652 pubblicato il 02 Marzo 2013 da batellirinaldo
 
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Lunedì 11 febbraio presso la scuola secondaria di Asso, nell’ambito della settimana laboratoriale, si è svolta la lezione-conferenza per le classi terze sul tema della sicurezza stradale tenuta dal prof. Rinaldo Batelli.


EDUCAZIONE STRADALE: UN PERCORSO EDUCATIVO COMPLETO
La carta europea della sicurezza stradale individua la “responsabilità condivisa” come miglior mezzo per assicurare l’incolumità dei propri cittadini sulle nostre strade.
L’invito della Commissione europea si rivolge a Istituzioni, Autorità, Scuole, Enti e Associazioni sia pubbliche che private per conseguire l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali sul territorio europeo.
La richiesta europea è stata recepita dalla Scuola Secondaria “G. Segantini” di Asso che propone ai propri alunni un percorso di educazione stradale prevedendo una serie di iniziative ad integrazione della tradizionale procedura per il conseguimento del “patentino”.
L’intenzione è quella di contribuire attivamente ad aumentare nei ragazzi il senso di responsabilità siano essi pedoni, ciclisti o quando si mettono alla guida di un motoveicolo.
L’Istituto Comprensivo di Asso ha ritenuto necessario integrare il percorso educativo avvalendosi dell’intervento del Moto Club Asso attivo da anni nel campo della sicurezza stradale, settore coordinato dal Socio Rinaldo Batelli, docente e Formatore di Educazione stradale della Federazione motociclistica italiana, coadiuvato dal Vicepresidente del Motoclub Asso Enrico Corti.
Tutti gli alunni delle classi terze hanno partecipato all’incontro tenuto dal Prof. Batelli, autore del blog “sicuroinsella”, Consigli pratici di guida sicura su due ruote che ha superato quasi 30.000 visitatori (motociclisti principianti, giovani centauri spesso adolescenti e genitori) e recentemente è approdato anche su Facebook.
“Negli incontri – dice Batelli – mi rivolgo ai ragazzi con linguaggio positivo e propositivo senza tuttavia negare la tragica realtà. Il mio intento è quello riflettere con gli alunni per innalzare il livello di prudenza sia alla guida di un motoveicolo sia di una bicicletta e accompagnarli in un percorso che permetta loro di prendere coscienza dei propri limiti e dei limiti del mezzo meccanico. L’obiettivo finale è quello di diffondere la cultura della sicurezza e contribuire al rispetto delle regole di convivenza civile e di rispetto della vita propria e altrui”.
Con l’ausilio di presentazioni multimediali, immagini, video e la prova di materiali motociclistici il Prof. Batelli, nelle sue lezioni propone situazioni problematiche a cui gli adolescenti devono dare risposta individuando le soluzioni.
Come alla guida del proprio scooter, i giovani motociclisti sono chiamati a compiere delle scelte consapevoli all’insegna della propria e altrui incolumità.
“Insisto molto su alcuni argomenti che ritengo fondamentali -dice il professore – il rispetto del Codice della strada, l’uso corretto del casco, investire sicurezza piuttosto che in accessori, la scelta dell’abbigliamento e delle protezioni passive, la manutenzione dello scooter, omologazione e manomissione, percezione/sottovalutazione/accettazione/ricerca del rischio e le principali nozioni di tecnica motociclistica applicata alle più comuni situazioni che si possono incontrare su strada”.
Sono molte le iniziative di educazione stradale messe in campo dall’Istituto Comprensivo di Asso in collaborazione con le agenzie educative del territorio.
Nelle scuole primarie e secondarie vengono svolti momenti formativi specifici, con l’intervento della Polizia Municipale.
Aumentano ogni anno gli alunni della scuola primaria di Canzo che usufruiscono del Progetto PIEDIBUS grazie al quale imparano le principali regole stradali e raggiungono la sede scolastica accompagnati dai volontari coordinati dall’Amministrazione Comunale.
“Ritengo sia importante sostenere fin dai primi anni di scolarizzazione percorsi educativi mirati per i futuri utenti della strada, dichiara il Dirigente Scolastico dell’I.C. di Asso Maria Serratore, affinché i nostri ragazzi siano più consapevoli dei rischi e maturino un atteggiamento responsabile che consenta loro di vivere l’ambiente strada rispettando le norme che ne regolano l’utilizzo”.

 
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Confucio

Post n°651 pubblicato il 25 Febbraio 2013 da batellirinaldo
 
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Non esiste una strada verso la felicità. La felicità è la strada.

 
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Sicuro in sella & CIM

Post n°650 pubblicato il 25 Febbraio 2013 da batellirinaldo
 
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Il CIM, Coordinamento Italiano Motociclisti è una Associazione di Promozione Sociale i cui obiettivi sono volti alla tutela dei diritti dei motociclisti.
Sicuroinsella condivide gli obiettivi e collabora col CIM per migliorare la sicurezza in moto.

 
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IN OGNI CENTAURO SI CELA UN ESSERE UMANO

Post n°649 pubblicato il 18 Febbraio 2013 da batellirinaldo
 
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«Tout homme a une prétention légitime au respect de son prochain, et réciproquement. Il est obligé lui aussi au même respect envers chacun des autres hommes.» Emmanuel Kant

(Ogni uomo ha il diritto di essere rispettato e in modo reciproco anch’egli è obbligato al medesimo rispetto verso gli altri.)

Rispetto significa riguardo, considerazione.

Il rispetto è un valore, un sentimento a cui devono seguire comportamenti consapevoli dei diritti altrui.

Ciò presuppone la coscienza e l’accettazione della diversità nonché la reciprocità.

Se gli utenti della strada fossero più sensibili e conoscessero le caratteristiche di guida degli altri mezzi sarebbe più facile favorirsi vicendevolmente e riuscire a mettersi nei panni dell’altro.

E’ anche necessario aver ben presente che l’utente della strada è spesso mutevole nel suo ruolo e chi ieri era a piedi o in bici, oggi guida l’auto e domani potrebbe essere motociclista.

Dopo pedoni e ciclisti i motociclisti sono gli utenti più deboli della strada.

Hanno diritto a grande attenzione, sono indifesi, vulnerabili e poco visibili ma ogni centauro è un essere umano, ha un nome, una storia, amici,  una fidanzata, una moglie, una famiglia, dei figli...

 
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SE MI VEDI, FORSE MI EVITI!

Post n°648 pubblicato il 12 Febbraio 2013 da batellirinaldo
 
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E' fondamentale per i motociclisti rendersi visibili agli altri utenti della strada.
Tra i veicoli in strada le moto sono quelle meno visibili a causa delle dimensioni ridotte.
Risulta quindi fondamentale tenere ...sempre le luci accese per segnalare la propria presenza e posizione, evitare le luci non omologate, verificare periodicamente il loro funzionamento e vestire abbigliamento e indossare casco il più possibile chiari, visibili e dotato di bande rifragenti.
Il video, pur dedicato ai ciclisti, anch'essi categoria debole sulla strada, mostra come ci vedono gli autisti la notte alla velocità di 50 km/h!

 
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FAI VEDERE CHI SEI!

Post n°647 pubblicato il 12 Febbraio 2013 da batellirinaldo
 
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Pur non previsto dalla norma, l'uso del giubbotto retroriflettente è consigliato anche ai motociclisti nelle seguenti situazioni: avaria del veicolo, scarsa visibilità notturna, condizioni atmosferiche avverse (nebbia, p...ioggia, etc.), se si utilizza un abbigliamento tecnico scuro.
Esistono in commercio capi d'abbigliamento ad alta visibilità ma è possibile sostituire il velcro che causa sventolio con una zip ad un comune e economico giubbotto in vendita presso supermercati.

 
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VISIBILITA' & SORPASSO

Post n°646 pubblicato il 17 Gennaio 2013 da batellirinaldo
 
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Prima di iniziare concretamente la manovra di sorpasso il conducente deve valutare una serie di circostanze e di fattori che ne condizionano la reale possibilità di attuazione.

Egli ha infatti l’obbligo di verificare l’esistenza di determinate condizioni e che queste condizioni permangano per tutta la durata del sorpasso.
La valutazione della possibilità del sorpasso deve essere compiuta con la massima attenzione e con senso di responsabilità astenendosi dall’iniziare una manovra che, pur teoricamente possibile, richiederebbe tempi e spazi eccessivi, anche in funzione delle prestazioni effettive del veicolo.
In particolare il conducente deve assicurarsi di avere la visibilita' sufficiente cioè uno spazio visibile maggiore dello spazio che occorre per completare la manovra di sorpasso.

La visibilità può essere limitata/ostacolata da cause occasionali (nebbia, fumo, foschia, polvere, pioggia, appannamento della visiera, etc.) o permanenti (curve, dossi, edifici, vegetazione, veicoli di grandi dimensioni: autoarticolati, bus, suv e anche camper).

 
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Se non vedo, non vado!

Post n°645 pubblicato il 13 Gennaio 2013 da batellirinaldo
 
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La preparazione è la chiave per compiere in sicurezza la manovra di sorpasso, poiché un errore di valutazione in tale fase potrebbe avere serie conseguenze.
Prima di iniziare concretamente la manovra il conducente deve valutare una serie di circostanze e di fattori che ne condizionano la reale possibilità di attuazione.
Egli ha infatti l’obbligo di verificare l’esistenza di determinate condizioni e che queste condizioni permangano per tutta la durata del sorpasso.
La valutazione della possibilità del sorpasso deve essere compiuta con la massima attenzione e con senso di responsabilità astenendosi dall’iniziare una manovra che, pur teoricamente possibile, richiederebbe tempi e spazi eccessivi, anche in funzione delle prestazioni effettive del veicolo.
In particolare il conducente deve accertarsi che
• ci sia il presupposto per il sorpasso, cioè che effettivamente il suo veicolo sia più veloce di quello che vuole superare
• abbia visibilità sufficiente per effettuare la manovra senza costituire pericolo o intralcio
• la strada sia libera per uno spazio tale da consentire l’esecuzione completa della manovra (compreso il rientro)
L’operazione più difficile è la valutazione del “presumibile” spazio che occorre per effettuare il sorpasso.
E’ buona norma che il conducente abbia davanti a sè uno spazio visibile maggiore dello spazio che occorre per completare la manovra di sorpasso:
SE NON VEDO, NON VADO!

 
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IL SORPASSO

Foto di batellirinaldo

E' quella manovra complessa mediante la quale un veicolo ne supera un altro fermo o in movimento sulla carreggiata: sorpassare significa perciò passare avanti e questo presuppone la presenza di almeno un mezzo nella stessa direzione.

 

E’ una delle manovre più delicate poiché basta un piccolo errore di valutazione per generare, ad alte velocità, un rischio enorme con conseguenze incalcolabili:

 pericolo di tamponare il veicolo da sorpassare in fase di avvicinamento

 pericolo di sbandare e toccare lateralmente il veicolo superato

 pericolo di fare un incidente frontale con un veicolo proveniente dal senso opposto

pericolo nella fase di rientro di toccare il veicolo appena superato

 ci sono alte velocità in gioco

 

Esistono diversi tipi di sorpasso:

SORPASSO IN VELOCITÀ: è un sorpasso nel quale il veicolo ne raggiunge un altro e lo supera senza modificare consistentemente la propria andatura.

Questo sorpasso è il meno pericoloso poiché presuppone ampie carreggiate libere con veicoli da superare piuttosto lenti.

SORPASSO IN ACCELERAZIONE: è un sorpasso nel quale un veicolo si accoda ad un altro per aumentare la propria velocità appena le condizioni diventano favorevoli. E' il caso più frequente.

SORPASSO CON RIENTRO LIBERO: è un sorpasso nel quale il veicolo che effettua la manovra si trova nelle migliori condizioni per cui nel rientrare a destra non creerà difficoltà al veicolo appena superato.

SORPASSO CON RIENTRO FORZATO: è un sorpasso nel quale il veicolo che effettua la manovra è obbligato a ritornare alla propria destra anticipatamente a causa di fattori esterni costringendo il veicolo superato a rallentare la propria andatura. E' molto frequente quando chi sorpassa compie errori di valutazione.

SORPASSO A SINISTRA: il sorpasso va fatto normalmente a sinistra.

SORPASSO A DESTRA: è consentito solo in alcuni casi:

 di un tram in movimento

 di un tram fermo se c'è l'isola salvagente

 se un veicolo segnala ed inizia la manovra di svolta a sinistra

 se un veicolo segnala ed inizia un parcheggio a sinistra in un senso unico

 

Le valutazioni che il conducente è chiamato ad effettuare in pochi secondi prima di decidere se effettuare il sorpasso sono le seguenti:

ASSICURARSI CHE NON VI SIANO DIVIETI: cioè segnali stradali o luoghi in cui questa manovra non è ammessa.

ASSICURARSI CHE ALTRI VEICOLI NON SEGNALINO DI VOLER INTRAPRENDERE LA STESSA MANOVRA: si dovrà controllare che il veicolo che intendiamo superare e quelli eventualmente alle nostre spalle non abbiano già segnalato l'intenzione di sorpassare

ASSICURARSI DI AVERE VISIBILITA' SUFFICIENTE: la visibilità può essere limitata da cause permanenti (curve, dossi, adifici, veicoli, vegetazione) o occasionali (nebbia, fumo, foschia, polvere, pioggia, appannamento della visiera).

ASSICURARSI DI AVERE SPAZIO SUFFICIENTE: fase soggetta alla valutazione approssimativa da parte del pilota approssimativa e ad ventuali errori, sicuramente lo spazio necessario per il sorpasso deve essere inferiore a quello visibile.

Cercherò di dare utili consigli su come compiere questa manovra cercando di alzare il più possibile il livello di sicurezza e limitare i rischi

 

In un sorpasso è possibile individuare 4 FASI:

1) FASE DI AVVICINAMENTO, se il sorpasso è consentito, la prima fase consiste nell'avvicinarsi al veicolo da superare: il codice della strada prevede che comunque la distanza di sicurezza deve essere rispettata.

Oltre ad un CONTATTO FISICO, cioè un’adeguata vicinanza al veicolo che precede è importante stabilire un CONTATTO VISIVO ossia dopo aver mostrato le nostre intenzioni facendosi notare e verificare che negli specchi del veicolo che ci precede che il guidatore ci abbia visto ed abbia intuito. E’ importante ricordarsi di tenersi sempre fuori dal punto cieco degli specchietti. ASSICURARSI DI AVERE VISIBILITA' E SPAZIO SUFFICIENTE per effettuare il sorpasso.

 

2) FASE DI SPOSTAMENTO LATERALE la seconda fase consiste, dopo aver controllato gli specchietti, nel segnalare con sufficiente anticipo l'intenzione di effettuare il sorpasso per poter avvisare sia il veicolo che ci precede che quelli che seguono delle nostre intenzioni verificando che nessuno alle nostre spalle abbia già intrapreso la manovra di sorpasso.

 

3) FASE DI AFFIANCAMENTO E SUPERAMENTO a questo punto si deve mettere la freccia e scorrere lateralmente al veicolo da superare. E’ di fondamentale importanza tenere una adeguata distanza di sicurezza laterale. Questa distanza dipende da molti fattori ed in particolare:

  dalle velocità: maggiore è la velocità maggiore dovrà essere la distanza laterale poichè ad alte velocità corrispondono ampie variazioni di traiettoria

  dalla larghezza della carreggiata: purtroppo la ristrettezza delle nostre strade ci impone di stare spesso troppo vicini ai veicoli da superare

  dal tipo di veicolo che si sta superando: superare un veicolo a motore non è la stessa cosa che superare una bicicletta che potrebbe avere improvvise oscillazioni laterali

  dalle condizioni della strada: una strada dissestata, scivolosa o con pendenze trasversali ci impone di aumentare decisamente la distanza di sicurezza laterale per evitare sbandamenti laterali

  dalle condizioni atmosferiche: nebbia, foschia, vento, abbagliamento riducono la visibilità al conducente che dovrà perciò stare più lontano dal veicolo sorpassato.

 

4) FASE DI RIENTRO una volta superato il veicolo si dovrà ritornare nella posizione naturale. Il metodo pratico e più efficace consiste nel rientrare solo dopo che nello specchietto retrovisore interno si riesce a vedere completamente il veicolo superato. A questo punto si può azionare l'indicatore di direzione e rientrare senza tagliare la traiettoria bruscamente al veicolo superato ma addirittura lasciando ancora una volta una adeguata distanza di sicurezza.

 

SE SORPASSATI il Codice della strada impone due obblighi ai veicoli superati:

 tenere strettamente la destra se la strada è a due corsie per senso di marcia

 non accelerare ed eventualmente rallentare per scongiurare situazioni di pericolo

 

Il video inglese mostra le corrette fasi del sorpasso  nella marcia a sinistra

 

 
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Auguri!

Post n°643 pubblicato il 23 Dicembre 2012 da batellirinaldo
 
Tag: 01 News
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     Buon Natale
             e
Felice Anno Nuovo!

 
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LE NUOVE PATENTI x LE 2 RUOTE

Post n°642 pubblicato il 16 Dicembre 2012 da batellirinaldo
 
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Dal 19 gennaio 2013, per adeguare il Codice della Strada italiano alle norme europee, cambieranno le norme che regolano le patenti delle 2 ruote.
Attraverso la nuova normativa l'obiettivo primario che il legislatore tenta di perseguire è la sicurezza.
Per questo motivo la patente senza limitazioni potrà essere conseguita non prima dei 24 anni oppure dopo due anni di "apprendistato" con la patente A2 e moto entro i 35 kW.
Di seguito i cambiamenti principali che riguardano:
Patente A2: si potranno guidare motocicli con potenza massima di 35 kW con un rapporto peso/potenza massimo di 0,2 Kw/kg non derivati da una versione che sviluppa oltre 70 kW. Oggi, invece, con la A2 la potenza è limitata a 25 kW (anche se per sostenere l'esame è possibile usare una moto fino a 35 Kw, se si sono compiuti i 21 anni).
Patente AM: il "patentino" di oggi, diventa la patente AM e consentirà di guidare ciclomotori a 2 ruote, veicoli a 3 ruote e quadricicli leggeri.
Patente A (senza limitazioni): per chi non possiede un titolo di guida di categoria A, potrà conseguire la patente A senza limitazioni non prima dei 24 anni. Oggi, invece, bastano 21 anni.
Limiti di velocità per neopatentati: viene esteso anche ai titolari di patente A2 e A il divieto di oltrepassare la velocità di 100 km/h in autostrada e di 90 km/h sulle strade extraurbane principali per i primi tre anni dal conseguimento della patente.

In pratica si potranno guidare, possedendo la patente adeguata:
14 anni: veicoli della patente AM solo in Italia ed è proibito trasportare passeggeri;
16 anni: veicoli della patente A1 ma è proibito trasportare passeggeri;
18 anni: veicoli della categoria AM e A1 ed è consentito trasportare passeggeri; veicoli della patente A2;
20 anni: veicoli della patente A, se il conducente è titolare di patente di guida A2 da almeno 2 anni e sostenendo un esame pratico con veicolo adeguato;
21 anni: tricicli della patente A;
24 anni: veicoli della patente A (in assenza di precedenti titoli di guida di categoria A).

 
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