Time of my life

AVANTI


Quanto tempo è passato dal mio ultimo post. Quante cose sono successe e quanto sono cambiata in questi anni. Stamattina mi sono trovata, quasi per caso, a rileggere queste pagine. 12 anni di post, 12 anni di avvenimenti, amori, vittorie e fallimenti.Ho iniziato a scrivere questo blog che avevo 25 anni, ero una studentessa allegra e spensierata che amava raccontarsi o raccontare scemenze che potessero strappare un sorriso a chi passava di qui.Rileggendo queste pagine mi faccio quasi tenerezza…  mi sconvolgevano cose così ovvie e mi disperavo di fronte fatti così insignificanti (povera me, non avevo ancora visto un cazzo…)Quanto si cambia in relazione alle esperienze della vita.Oggi, alla soglia dei 40, dopo aver visto mia madre combattere con tutte le sue forze per cinque lunghissimi anni contro “il male del secolo” spegnendosi esausta e sofferente e dopo aver visto mio padre consumarsi e morire solo un anno dopo a causa dello stesso male, mi vergogno quasi a rileggere quei post in cui mi definivo “sfigata” e mi lamentavo del ragazzetto di turno che mi aveva fatta soffrire piuttosto che dell’esame andato male all’università.Oggi mi sento molto diversa da quella ragazza pazzerella ma allo stesso tempo così sensibile e a tratti profonda che credeva nell’amore, nella vita e che si struggeva per così futili motivi.A un anno di distanza dalle esperienze più drammatiche della mia vita, mi rendo conto di essere cambiata. Sono più seria, più consapevole e più matura rispetto a soli 5 anni fa. Riesco a mettermi molto di più nei panni altrui e rifletto tanto prima di esprimere un parere.Forse solo una cosa non è cambiata: la mia ironia.In questi anni difficili sono sempre riuscita a fare una battuta o a trovare un motivo per sorridere nonostante i momenti non fossero proprio incoraggianti. Credo che sia stata la mia ironia a tenermi in vita e a salvarmi dalla depressione.È per questo che ho deciso di riprendere a scrivere e a raccontare, anche se alla fine i miei post non sono interessanti e stimolanti, non hanno alcuno spessore culturale o una qualche importanza di qualsivoglia genere.Forse ho solo bisogno di riprendere a fare quelle cose che mi piacevano, che mi facevano sentire bene e scrivere cazzate su questo blog era una di quelle.E quindi niente: riprendiamoci la vita, andiamo avanti, cerchiamo di sorridere sempre e di essere felici per quello che possiamo anche quando la situazione non sembra darci validi motivi per farlo.Ho deciso di fare così, perché lo sento giusto, perché, tutto sommato, forse un pochino me lo merito, ma soprattutto perché sono certa che i miei genitori lo vorrebbero.Sid