Signori si nasce!

Brigida D'Alessio,figlia del grande Ugo:"Stima reciproca con il grande principe".


Brigida D'Alessio, figlia del grande Ugo D'Alessio, intervistata in esclusiva da Gianfranco Ponte, racconta il papa' e il rapporto con Totò. 1) Napoletanissimo suo papa' in tutta la sua carriera ha saputo riportare in scena da grande caratterista quale era, personaggi divertentissimi.Con Nino Taranto inizio' in teatro e con Totò giro' pellicole divertentssime. Fra il teatro e il cinema cosa preferiva e perchè?  Mio padre dall' età di otto anni ha cominciato a calcare il palcoscenico teatrale insieme agli zii Giuseppe ed Enrichetta d' Alessio due caratteristi dei primi del novecento .La mamma Leonilde Ricciardi fu prima donna della compagnia di Federico Stella, Salvatore De Muto e Girolamo Gaudioso. Fin da piccolo,essendo figlio d' arte,cresceva in lui la passione del teatro ,trasmessa anche a me ma bloccata sul nascere da lui. 2)Suo padre ha avuto la fortuna di lavorare con i piu', grandi da Taranto ai de Filippo a Totò. Cosa pensa abbia assimilato da questi? La bravura nel recitare di mio padre era un "dono" innato, a quei tempi non c'erano "scuole di recitazione" ed altro.... La sua nasceva come per gli altri da una vita passata sul palcoscenico, lui era considerato la spalla di Eduardo de Filippo, che lui stimava molto. 3)Suo padre giro' con Toto' "Un turco napoletano","Il medico dei pazzi","Dov'è la libertà","Totòtruffa62","Totò contro i 4", "Capriccio all'italiana". Qual'era il film che ricordava con piu' simpatia e se cè qualche aneddoto curioso che le ha raccontato. Con il grande Totò vi era una stima reciproca infatti quando morì e la mattina presto arrivò una telefonata di un giornalista che ci comunicava la sua morte mio padre dal dolore si sentì male, non partecipò ai funerali perchè era molto riservato, ma dalla stessa mattina cominciò a scrivere un libro di sue poesie intitolato "Jammo ca mò s' aiza!" nel quale vi è il continuo della livella in omaggo a Totò il cui titolo è "O MARCHESE E 'O SCUPATORE" ne inviò una copia autografata a Franca Faldini la quale scrisse una lettera meravigliosa di ringraziamenti che conservo tuttora gelosamente. Il film che adorava era "Il medico dei pazzi" e la sua scena preferita era quella della fontana di Trevi. 4) Della comicita' del principe de Curtis cosa lo colpiva? Del grande principe de Curtis mio padre apprezzava molto la signorilità e la bravura poichè era un' artista completo, lavorare con lui era un sogno era una persona umile e rendeva speciale tutti del cast senza distinzioni. 5)Che rapporto avevano il principe e suo padre? Il rapporto era molto confidenziale per ogni film era solito il manager di totò chiamare gli attori mentre a chiamare mio padre era direttamente lui. Gianfranco Ponte Ugo D'alessio e Totò ne "Il medico dei pazzi"
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