Signori si nasce!

Liliana de Curtis:" Papà non si sarebbe aspettato tutto questo amore".


Liliana de Curtis, figlia dell'immenso Antonio de Curtis, Totò, intervistata in esclusiva da Gianfranco Ponte.  1)  Qual è il ricordo piu’ caro che conserva di Totò padre e di Totò uomo?Ricordi ne ho tanti. Lui non era un padre a cui piacevano le smancerie.  Non mi stringeva ne coccolava, però quando mimetteva quella mano in testa era una sensazione di protezione, una cosa divina.E ancora oggi mi protegge.2)  Penso protegga la maggior parte degli italiani, da quello che si vede al cimitero del Pianto…Sai quanti! Vanno lasciano biglietti, lo trattano come a un santo, comeuna persona eccezionale, come è stato lui nella sua vita.3)  Nella vita privata suo papà era per come lo conosciamo noi sullo schermo?Era una persona serissima. Diceva quando sono a casa mi levo la tuta da operaio e sto con la mia famiglia.4)  Si rideva poco?Non si rideva quasi mai … Rideva con Eduardo Passerelli, ridacchiava …5)  Suo padre oltre ad essere un grandissimo attore, era anche una buona forchetta?No assolutamente, mangiava poco ma doveva essere fatto bene, alla madre quando gli diceva fammi la parmigiana, gli spaghetti li mangiava, cose povere ma buone.6) Lei ha scritto un libro “Fegato qua fegato la’, fegato fritto e baccalà” ci dice qualche ricetta?Si sono le ricette di nonna, allora “Sugo napoli”, metto pomodoro sedano e cipolla, con pelati, li butto dentro senza olio, perché se il sugo dovesse servirmi per le melenzane alla parmigiana, quest’ultime buttano moltissimo olio, così non diventano sdegnose. Poi abbiamo il “Filtto rugantino” inventato da me quando sono partita in Africa. Il filetto deve essere pulito intero. Si pepa, si mette sale e abbastanza olio. Si mette in forno a 150 e si fa cuocerepochissimo. Mezz’ora da una parte e mezz’ora dall’altra. Ovviamente dipende dal peso del filetto. Si aggiunge il vino rosso, si fa’ cuocere ancora un po’. Dopodi chè si serve. Poi “Alici in tortiera”, si spinano le alici, si leva un po’di coda e si mettono nella teglia con sopra pan grattato, aglio olio,  e un po’ d’aceto. Si infornano e dopo pronteviriti che vi magnate.7)  Sfatiamo la diceria su “Malafemmena”…Nel libro che ho scritto “Malafemmena” scrivo appunto questo, la canzoneè stata scritta per mia madre. E nello spartito che conservo vi è una dedica “Allamia mizzuzina”. Con i proventi di “malafemmena” papà acquisto una casa a mamma,le disse questi sono tuoi.8)  Suo papa’ si sarebbe aspettato tutto questo grande amore?No, papa’ non si sarebbe mai aspettato tutto quello che è successo e chesuccede, penso che dopo 46 anni dalla morte ancora la gente lo idolatra, luidiceva noi vendiamo chiacchere un falegname e’ molto meglio di noi, fa’ unmobile che rimane negli anni, noi no.9)  Abbiamo assistito all’uscita del “Piu’comico spettacolo del mondo”, che effetto le ha affatto rivedere suo papa’ nel grande schermo?Molto effetto, lo vorrei riacchiappare. Lui lancio’ il primo film a colori “Totò a colori” e questo primo in 3D. De Laurentiis ha fatto un ottimo lavoro.10)  Il museo Totò…Il museo a Totò sarà diverso dagli altri. Non deve essere una cosamortuaria, sarà laboratorio per ragazzi, andranno a studiare arte musica, tuttodedicato ai giovani della sanità e anche agli altri.11)  Cosa direbbe Totò dell’Italia di oggi?Nu’ guaio, siamo messi male, si sarebbe ritirato in una montagna da solo,era apolitico. La prepotenza non gli piaceva.12)  Totò con chi amava lavorare?Amava lavorare con Peppino de Filippo, e poi il suo grande amico era Eduardo de Filippo. Erano cresciutiassieme, facevano le periodiche, che per loro significava mangiare.13)  Quali erano le paure di Totò?Aveva paura dell’aereo, non ne prese mai uno. Diceva che per lui non erastato mai inventato. Diceva di essere rimasto ai tempi di Leonardo Da Vinci.Nel film “Fifa e arena” si premuni’ prima facendo togliere i motori.14)  Qual è la forza che ha suo padre affinchè tutt’oggi viene sempre ricordato?A Napoli  e nel Sud Italia lo veneranocome un santo. Questo mi fa molto piacere. Ma lui e’ amato dal Piemonte all’estremapunta della Sicilia.Faceva molta beneficienza, andava a Napoli e metteva isoldi sotto le porte senza farsi pubblicità.15)  Totò poeta. “Sarchiapone e Ludovico”nasce come favola che le raccontava prima di dormire…Ancora piu’ bella forse della “A’ Livella”, poesia a cui papà tenevamolto ma “Sarchiapone e Ludovico” a mio parere e’ superba.16)   In tutto quello che ha fatto e che ha scritto ,sotto sotto, c’è verita’…Ha anticipato i tempi.  Aveva giàdetto e scritto tutto.17)  Come mai non ha intrapeso la strada di suo padre, cioè dell’attrice?Non l’ho fatto perché papà non volle. In “San Giovanni decollato” midiedero una bambola come ricompensa.18)  Toto’ amava gli animali. In modo particolare?Lui aveva un cane lupo Dick, a cui scrisse anche una poesia.  Andava sopra papà lo mordeva, etc.. Papà l’aveva addestrato con un pupazzo. Quando Dick prendeva il pupazzo trovava solo paglia.Rimaneva male. Io come papà li amo altrettanto.19)  Suo papà diede dei titoli ai suoi animali?Si. Il cane era conte e il pappagallo visconte. Facevano cose meravigliose.Amava la natura. Diceva tutto quello che il Padreterno ci ha regalato lo stiamo distruggendo. Ed è vero.20)  Come mai non è stato mai fatto un film su Totò che racconti la sua vita?Il film è un po’ difficile. Avevo chiesto Robert De Niro, mi sembrava il piu’ adatto, purtroppo il film sulla vita di Totò, che sarebbe bellissimo,ancora non si fa’.21) L'amore per le donne lo porto' ad essere molto geloso...Voleva farsi prete, pero’ c’era un inconveniente, non poteva avere donne. Disse al prete del convento se poteva avere qualche donna e il prete lo caccio’. Mio papa’non si sarebbe mai aspettato tutto quello che gli omaggiano era molto umile. Gianfranco Ponte