Signori si nasce!

Totò nel ricordo di Andreotti


"Totò era un uomo dignitosissimo, seriamente impegnato a difendere le sue prerogative principesche e diverso da quello che avevo visto in scena con l'elmetto piumato" ricorda Andreotti. Un giorno parlammo dell'effetto che un certo tipo di comicità , irta di doppi sensi, poteva avere sui giovani. "Sono convinto che le immagini oscene vadano evitate, mentre parlando è possibile largheggiare nelle battute audaci, perchè ciascuno le recepisce secondo la sua personale dose di malizia" disse il principe ad Andreotti. E spiego' come nello sketch del vagone letto fosse pieno di queste allusioni pesanti che però la maggior parte del pubblico non coglieva ridendo di piu' sulla conversazione animata dei due tipi, dallo buttare le valigie dal finestrino al parlare animatamente. " Se lei ha capito tutto eccellenza, mi perdoni, ma era uno sporcaccione già da prima" concluse Totò facendo ridere di cuore Andreotti. Si incontrarorono al Ministero delle Finanze dove Andreotti aiutò a rateizzare una grossa cifra che il principe avrebbe dovuto pagare. Totò descrisse alla figlia con entusiasmo quell'incontro:" Non puoi immaginare quanto è stato gentile e simpatico Andreotti, abbiamo parlato per lo più di tasse e a me non è parso opportuno accennargli alla mia idea sulla buonanima del cardinale Richelieu. Oltre tutto, avrei rischiato di fare una gaffe: metti che nella vita precedente Giulio fosse stato papa..." (Fonte "A Prescindere " di Liliana de Curtis.)