Signori si nasce!

Vittorio Marsiglia :"Totò e' Totò!".


Vittorio Marsiglia attore teatrale e attore cinematografico italiano intervistato in esclusiva telefonica da Gianfranco Ponte racconta la sua carriera e l'amore per Totò.1) Attore poliedrico, cosa accomuna Vittorio Marsiglia a Totò?L'insegnamento. Parliamo di un comico che oltre che ad essere un comico d'avanguardia, la demenzialità è nata addirittura con lui o quasi. E' un riferimento per uno che inizia un attività umoristica comica sono dei riferimenti importanti. Poi la gestualità e la mimica mi accomunano a Totò.2) La macchietta, cui lei è cultore per eccellenza, è la forma piu' alta, a mio parere, di sberleffo, nata tra la fine dell'ottocento e inizi del novecento. Come per Totò, la sua mimica è eccezionale. Come è nata la sua passione?La passione è nata per caso. Ero un cantante, un bassista, di un complesso degli anni sessanta. Mi resi conto delle mie possibilità quando alla sera dopo aver fatto il lavoro diciamo così "nightaiolo" restavano quei pochi clienti. Io prendevo la chitarra e scherzavo cantavo canzoncine. Cominciai con le canzoncine umoristiche di Gil. Mi resi conto che funzionava era una cosa che piaceva. Iniziai a curare questo settore. Cominciai a cercare canzoni umoristiche, comiche e così piano piano lasciai in night per cominciare questa attività. E' nato per puro caso per combinazione. Cominciai con questo genere per poi arrivare alla caricatura che sarebbe la macchietta. Personaggi che si portano in esaperazione ed ecco che nasce la macchietta. La canzone comica e la canzone umoristica sono l'anticipo alla macchietta.3) Il film di Totò che vede senza mai stancarsi?Sono tanti. Quello che pero' mi fa ridere continuamene e' "Totò, Peppino e la malafemmena"4) Cosa le piace in particolare?Tutto! Dalla demenzialità del gioco di parole, alla mimica.Quando vanno a Milano e parlano della nebbia come se fossero dei trogloditi. "La nebbia quando non cè non si vede". Io lo adoro questo film.5) Cosa le piace del principe de Curtis?Il grande comico e' stato sempre, e lo sarà sempre, un grande sentimentalone, un grande attore drammatico. A me piacevano dei momenti di Totò quando finiva di essere Totò essendo nel personaggio e quel poco di amarezza, che metteva nelle cose, mi entusiasmavano.6) Ha lavorato con molti artisti, pensa possa esserci un altro Totò?Credo di no. E' un icona troppo importante. Possono avvicinarsi, ma è difficile... L'inventiva le reazioni sceniche, le invenzioni sceniche, le battute inventate, non è facile. E' una comicità tradizionale, antica, moderna e d'avanguardia. E' tutto insieme. Vedo dei comici bravissimi per carità, però Totò e' Totò. Non è possibile rifare un altro Totò.7) Teatro, cinema e tv. Marsiglia, come per Totò, unico amore il teatro?E' ovvio.La diretta. Nel momento in cui si parla ti stanno ascoltando con attenzione, questa magia del sipario che si apre, farli ridere al momento senza costruirla la battuta a volte anche con l'invenzione. Il teatro è la cosa fondamentale.8) Pensa ogni tanto a Totò?Sempre. Io abito a Roma, quando vado a Napoli abbiamo la fortuna che le emittenti private continuamente e specialmente il sabato e la domenica, fanno passare dei film di Totò. "Miseria e nobiltà" " Un Turco Napoletano", "Signori si nasce", tutti i classici di Totò li passano e io li rivedo sempre volentieri. 
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