Signori si nasce!

"Con papà spesso vedevamo i film di Totò insieme, e mio padre rideva come un matto".


Massimo Benenato figlio del grande e mitico Franco Franchi, intervistato in esclusiva da Gianfranco Ponte, racconta il papa' e l'amore che provava per il principe Antonio de Curtis in arte Totò. 1) Tuo padre come il principe Antonio de Curtis nasce dalla strada,dalla gavetta piu' dura, la scuola della "fame".questa ha fatto sidiventasse il grande Franco Franchi. Da molti nominato l'erede di Totò. Lui sisentiva tale?Non so se papà si sentisse l'erede di Totò. Certo il tipo di comicità era la stessa e la mimica facciale li accomunava. Di sicuro ha influito molto su di lui. Personalmente credo proprio di si! 
 2) Come per Totò i film di Franco e Ciccio diedero e danno molto a chi li vede. Il pubblico li ha sempre amati la critica no. I loro film assieme ai film di Totò, hanno dato molto al cinema affinchè si producessero altri film. Tuo papà che rapporti aveva con la critica che distruggeva ogni loro film?Mio Padre non si rammaricava troppo della critica, il pubblico e i numeri erano tutti dalla sua parte e questo era l'importante. Il tempo poi gli ha dato ragione e gli stessi che lo avevano distrutto poi si sono ricreduti ammettendo il loro errore. In "Come inguaiammo il CinemaItaliano" di Ciprì e Maresco, ci sono un paio di interviste illuminanti atale proposito.  
foto biografieonline.it3) Per tuo papà , Totò è stato il suo maestro. Molto del principe troviamo nella sregolatezza del corpo e del viso. Ti ha mai parlato di Totò eil ricordo piu' caro che conservava?Spesso vedevamo i film di Totò insieme, e mio padre rideva come un matto. Una volta mi raccontò che ad una festa Totò gli fece tanti complimenti... per mio padre fu grande motivo di orgoglio! 4) Franco e Ciccio girarono con Totò "Gli amanti latini"film ad episodi del 1965, "Il giorno piu' corto" 1963 ma il film che ricorda Franco e Ciccio col principe e "Capriccio all'italiana" nell'episodio "Cosa sono le nuvole" dove Franco Franchi impersona Cassio , Totò Jago e Ciccio Roderigo. Misero in scena la storia di Otello. Puoi raccontarci qualche ricordo di Franco di quel periodo, qualche curiosità durante le riprese.Di cosa sono le Nuvole Papà era felicissimo, proprio perchéaveva lavorato con Totò e Pasolini... penso che per lui sia stata larealizzazione di un sogno. Non ricordo aneddoti relativi a quel film: ero troppo piccolo. 
foto lavocedibagheria.it 5) Solitamente Totò si ritrovava a dovere riscrivere i copioni dei film rivoluzionando tutto, questo capitava a Franco e Ciccio?Non so se mettessero mano ai copioni, di sicuro sul set spesso andavano a braccio. Ho guardato film con la sceneggiatura in mano e molte scene si svolgono in maniera diversa dallo scritto, con molte situazionie battute inventate sul momento... credo che solo i grandi artisti riescano a fare questo. 6)Di circa 140 film girati a quale era piu' affezionato? Totò dei suoi 97 film ne salvava una decina, tuo padre?Gliene piacevano diversi ma i film a cui era più legato di più sono: Farfallon, Due marines e un generale con Buster Keaton, l'episodio della giara in Kaos, Il Pinocchio e L'Ultimo tango a Zagarol, che ebbe grandi complimenti da diversi mostri del cinema internazionale. 
  7) Ho letto che Franco e Ciccio furono i primi a correre a casa De Curtis quando morì. Cosa ti ha raccontato di quel momento?Quando morì Totò papà rimase molto colpito, come se fosse scomparso uno di famiglia. Mi disse che sarebbe andato a trovarlo quando si sarebbero spente le luci dei riflettori sul funerale... e così fece! 8) I comici sullo schermo solitamente sono diversi dalla vita privata, Totò si definiva "un funerale di prima categoria" l'uomo Benenato com'era?Mio padre era un uomo speciale, evoluto. Generoso,comprensivo, allegro, sensibile, rispettoso e disponibile con tutti. Difficilmente diceva di no anzi cercava sempre di aiutare chi aveva bisogno e per certi versi era questo il suo unico difetto. E' sempre rimasto con i piedi per terra e non si è mai posto su un piedistallo. Amava l'arte in ogni sua espressione e nel tempo libero scriveva, dipingeva, scolpiva, suonava e cantava. Era appassionato di astronomia ed era un serio ricercatore spirituale... aveva un amore speciale verso la Madonna!   9)Come figlio che ricordo hai?Per me era un grande amico. Parlavamo spesso, specialmente la notte, e gli argomenti erano sempre interessanti. Aveva una grande capacità di leggermi nel cuore e sapeva sempre come consigliarmi nel giusto. Amava il dialogo e poche volte l'ho visto arrabbiarsi per qualche mia mancanza. Da quando è andato via è come se avessi perso una parte di me! 10)  Pensi ci possano essere una nuova coppia Franchi - Ingrassia?Non credo che possa ripetersi un'altra coppia Franchi Ingrassia, non in quel modo e con quei numeri. E' cambiato il periodo storico e oggi la comicità ha abbandonato la mimica fisica per prediligere battute in alcuni casi raffinate, in altri gratuite e volgari. Ci sono bravi comici ma per espressività nessuno mi ricorda Franco e Ciccio... forse è per questo che sono ancora così amati. 
in foto Massimo Benenato11)  Ilpiatto preferito da tuo papa'?Uno dei piatti preferiti da mio padre era la zuppa con le fave... gli piaceva moltissimo. 12)  Come mai non ha mai voluto intraprendere la via del regista?Papà diceva sempre:" Ad ognuno il suo mestiere". E' nato Attore con la a maiuscola e lo è stato fino alla fine. 13)  ComeTotò, e' stato autore di molte canzoni e poesie, per il principe era una necissità scriverle, da buon napoletano, per tuo padre da buon palermitano?Nelle canzoni e nelle poesie papà sviscerava il suo lato drammatico. Ha scritto molte canzoni tristi sia nelle melodie che nelle parole.Purtroppo sono meno conosciute rispetto ai film ma sono veramente belle e pregne di significato, specialmente quelle in dialetto. 14 )Memorabili anche in tv. A quale programma era piu' affezionato? E cosa preferiva, teatro,cinema o tv? Era affezionato a molti spettacoli televisivi, dai due ragazzi Incorregibili a Drim. Credo però che avesse avuto un debole per "l'Uomo da ridere" dove racconta la storia della sua vita. Teatro, cinema, tv... una sedia! Per papà qualunque mezzo per esprimersi andava bene. Diceva sempre "nel mio sangue scorre la polvere del palcoscenico". Gianfranco Ponte