Massimiliano Cavallari detto Max, attore comico e cabarettista italiano intervistato in esclusiva telefonica da Gianfranco Ponte.1) La vostra comicita' basata sul movimento del corpo e dell'equivoco racchiude comicità classica del nord e del sud. Qual'è lo spunto del principe Antonio de Curtis a cui vi rifate?Sicuramente i controscena comici. Le battute no perche' essendo un po' del nord abbiamo un altro stile. Sicuramente la comicità di situazione. Le sedute con Peppino, i giochini di parola, del corpo. Totò e' una maschera, noi delle maschere fuori di testa...Lui è il re dei re e tutti ci ispiriamo un po'. Tutti abbiamo rubato da lui, siamo cresciuti con lui. Coi suoi film ed abbiamo preso molto dai suoi sketch.2) Quando vi siete conosciuti con Bruno e dove nate artisticamente?Io e Bruno ci siamo conosciuti nel 1988 lui era il piu' grande era vicino di casa mia non mi faceva mai giocare all'oratorio. Non mi faceva giocare a calcio non mi faceva giocare a basket, perchè ero piu' piccolino ero gasato un po' piu montato...Siamo cresciuti quasi con odio...mi stava antipatico non mi faceva mai giocare. Addirittura lui allenava a basket e c'era un ragazzo che si chiamava Cavallari come me e non lo faceva mai giocare. Poi siamo andati a Palinuro lui lavorava nei villaggi Turing ed io lavoravo coi ragazzini coi bambini portavo le scenette coi ragazzi sul palco. E li ci siamo rivisti artisticamente. Abbiamo ricordato i passati all'oratorio..ed io gli dissi che era un cretino che non mi faceva etc..Per scherzo mettevamo insieme le barzellette, siamo nati per scherzo e sempre per scherzo abbiamo lavorato facendo questo lavoro. Sempre per scherzo abbiamo fatto libri, fill con Benigni etc...
Fichi d'india, Max Cavallari:"Totò mi da serenità"
Massimiliano Cavallari detto Max, attore comico e cabarettista italiano intervistato in esclusiva telefonica da Gianfranco Ponte.1) La vostra comicita' basata sul movimento del corpo e dell'equivoco racchiude comicità classica del nord e del sud. Qual'è lo spunto del principe Antonio de Curtis a cui vi rifate?Sicuramente i controscena comici. Le battute no perche' essendo un po' del nord abbiamo un altro stile. Sicuramente la comicità di situazione. Le sedute con Peppino, i giochini di parola, del corpo. Totò e' una maschera, noi delle maschere fuori di testa...Lui è il re dei re e tutti ci ispiriamo un po'. Tutti abbiamo rubato da lui, siamo cresciuti con lui. Coi suoi film ed abbiamo preso molto dai suoi sketch.2) Quando vi siete conosciuti con Bruno e dove nate artisticamente?Io e Bruno ci siamo conosciuti nel 1988 lui era il piu' grande era vicino di casa mia non mi faceva mai giocare all'oratorio. Non mi faceva giocare a calcio non mi faceva giocare a basket, perchè ero piu' piccolino ero gasato un po' piu montato...Siamo cresciuti quasi con odio...mi stava antipatico non mi faceva mai giocare. Addirittura lui allenava a basket e c'era un ragazzo che si chiamava Cavallari come me e non lo faceva mai giocare. Poi siamo andati a Palinuro lui lavorava nei villaggi Turing ed io lavoravo coi ragazzini coi bambini portavo le scenette coi ragazzi sul palco. E li ci siamo rivisti artisticamente. Abbiamo ricordato i passati all'oratorio..ed io gli dissi che era un cretino che non mi faceva etc..Per scherzo mettevamo insieme le barzellette, siamo nati per scherzo e sempre per scherzo abbiamo lavorato facendo questo lavoro. Sempre per scherzo abbiamo fatto libri, fill con Benigni etc...