Signori si nasce!

Corrado Taranto:"Totò era un principe e da tale si comportava"


Corrado Taranto, attore e autore di cinema e teatro intervistato in esclusiva telefonica da Gianfranco Ponte, parla di suo padre Carlo e dello zio Nino Taranto. Carlo Taranto padre di Corrado
1) Carlo e Nino Taranto, fratelli e grandissimi artisti. Molto simili tra loro ci racconta gli inizi?Mio zio nasce artisticamente a 10 anni. Canta le prime macchiette, diventa il bambino prodigio, il piccolo Taranto. Poi venne scritturato in un teatro, come se fosse un provino con il pubblico, un tetatro che a Npoli non c'è piu', ora c'è una sala bingo. Grande successo di pubblico, vene scritturato per un peridodo lungo, fa esperienza. C'è un aneddoto che riguarda mio zio e Totò. Una sera il principe andò a teatro a vedere Taranto e mio zio cantava una macchietta che era la parodia di "Vipera", la canzone di Nilla Pizzi. A Totò piacque molto, andò dietro le quinte e glie la chiese. Nino gli la diede tranquillamente. La macchietta narrava la storia di un poverello che capitava una donna, con una prostituta e si beccava una malattia venerea. La parodia era su questo fatto. Il principe la cantava, con la sua divisa ufficiale cioè col tight, la bombetta e all'altezza della braghetta dei pantaloni aveva un catenaccio. Papà nasce anche lui con le macchiette. Poi è entrarto stabilmente in compagnia con mio zio. Prima con piccoli ruoli e poi pian piano da spalla. Col principe fece solo un film, "Totò contro Maciste".2) Suo padre, Carlo, partecipo’ a film con Totò, Franchi e Ingrassia, Sordi etc…Il ricordo piu’ bello che conservava e cosa le diceva dei suoi compagni di lavoro?Papà aveva un adorazione per tutti. Non gli ho mai sentito parlare male di nessuno. Io lo dico da sempre, i grandi non hanno bisogno di parlare male del collega. Purtroppo oggi siamo contornati da piccoli.Corrado Taranto figlio di Carlo
3) A quale film era piu’ legato e quale commedia teatrale?Film uno che non è uscito. Qualche anno prima che morisse fu chiamato da Massimo Wertmüller e girarono un film " Al limite cioè non glie lo dico" dove papà interpretava un falegname omosessuale. Papà fu felice di fare questo ruolo. Era un caratterista, papaà diventava quel personaggio. Teatralmente era piu' legato a "Morte di Carnevale" di Raffaele Viviani. 
4) Suo padre e suo zio che rapporto ebbero col principe Antonio de Curtis?Papà l'ha conosciuto labilmente, attraverso zio Nino e il film che giro'. Zio Nino di adorazione. erano amici a parte colleghi. Totò l'ha salvato a Taranto. Nino era distrutto. Zio acquisto' il teatro Politeama che la sera dell'inaugurazione ando' a fuoco mio zio si trovò sull'astrico. Napoletanicamnete porta male porta male, non avevo fatto l'assicurazione. Il principe sapendo questa notizia,inveca di chiamarlo e chiedergli quamto ti serve, da principe qual'era lo fece scritturare nei sei film che fecero insieme. Io vivo alla Sanità, e la gente di Totò ne parla ancora. La gente ancora conserva le dieci mila lire che Totò dava loro. 
5) Nino Taranto inizio’ come macchiettista dato che “Ciccio Formaggio” scritta appositamente per lui ebbe un grande successo ed tutt’oggi molto conosciuta,  ecco cosa pensa serva per essere evergreen?Interpretare. Esistono in Italia piu' scuole di recitazione che disoccupati. Il nostro mestiere è il più semplice che esista. Io faccio scuola di interpretazione, diverso dalle scuole di recitazione.6) Cosa le hanno insegnato Carlo e Nino Taranto?Purtroppo una regola che non paga, l'umiltà.7) Lei ha mai conosciuto Toto’?Da bambino, ero ai giardini della De Paolis (gli stabilimenti). Io da piccolo non mangiavo e mamma mi portava nei giardinetti. Eravamo li papà stava doppiando delle scene di "Totò contro Maciste" e il principe stava li col suo maggiordomo. Già non vedeva, io ero su una panchina. Lui si avvicinò e mi chiese:" Bambino di dove sei?"io risposi <<  Di Ischia >> e lui mi rispose << Sei un isolano isolato >>. Io risposi Ischia perchè i miei in villegiatura mi portavano ad Ischia.
8) La battuta di Totò che ripete spesso?Io faccio uno spettacolo che si chiama "Noi Taranto" dove parlo anche del principe. All'omelia funebre zio Nino seguiva il feretro commosso. Una signora del popolo si avvicino' a zio e disse << Commendatore non faccia così quando morite ve lo facciamo più bello>>.  Lo zio immagino fece scongiuri. Poi ci fu un fatto dove parlavno del nome piccolo e del nome grande. Totò disse mettemi accanto al nome tipografia.9) Il film che ama di Totò?Non c'è uno in particolare, da "Totò Peppino divisi a Berlino", "Yvonne la nuit", "Totò d'arabia", "Totò sceicco". Sono tutti belli anche quelli meno. Totò aveva i tempi nelle orecchie molto chiare. Questa è bravura. Nella scena ne "Il Monaco di Monza" dove facevano la veglia a mio zio, si vede che la pancia di zio si muove, rideva.Gianfranco Ponte