Signori si nasce!

Marco Giusti:" Totò era sia un personaggio che un grandissimo attore ed era sempre vero"


Marco Giusti critico cinematografico, saggista, auotore televisivo e regista italiano intervistato in esclusiva telefonica da Gianfranco Ponte1) Il cinema di "ieri" ed il cinema di "oggi" quale preferisce e perchè?Essendo sessantenne mi piace quello che ho visto da ragazzo che è eterno. Il cinema americano degli anni 50 è bellissimo, il cinema italiano 60, western è bellissimo. Il cinema comico va da sè. Grandi star che funzionano dagli anni 30 agli anni 70 un'altra cosa. 
Foto taxidrivers.it2) Cosa le piace del principe Antonio de Curtis e cosa le piace di Totò?Allora. Mi piace tutto di Totò. Quello che mi ha copito da subito è questo buffo realismo suo. Era vero. Era sia un personaggio che un grandissimo attore ed era sempre vero. Ci credevi sempre. Probabbilmente i suoi film piu' grossi sono stati fatti in epoca neorealista. Sulla sua faccia vedi dietro milioni di poveri, costruita da altre facce. Le rapppresenta tutte. In realtà era estremamente moderno. Non cè stato piu' nessuno. Penso a Checco Zalone che è un grande comico popolare del sud, ha la faccia diversa. Dentro Totò vedi il 700, l'800 e il 900.3) Pensa che Totò al cinema sia stato "usato" bene o si poteva fare di più?Si poteva fare di piu' evidentemente. Metti Totò in mano a Rossellini...Lui comunque ha fatto i film d'autore, ha fatto Pasolini, ha fatto Rossellini, ha fatto un pò tutto in realtà. Il pubblico voleva Totò comico e basta. Questa è la grande contraddizione dell'attore comico. Dentro uno schermo è lui che fa il film, levato questo o quel ruolo. Negli anni 70 quando venne riscoperto Totò si scriveva il "miglior" Totò il "peggior" Totò che non è sempre vero. Questi film "peggiori" erano fatti da Mario Mattoli, Steno, Mario Monicelli, quindi in realtà erano film buoni ma che avevano l'accortezza di lasciare libero Totò quale grande attore da teatro, da palco difficile da vederlo racchiuso. Deve essere libero. Ma è molto bello Totò con Pasolini, con Rossellini. Totò andava lasciato libero. Il Totò degli anni 50 è migliore di quello degli anni 60 solo comico. Ci vuole un accortezza non è un Totò uguale.
Foto dagospia.com4) I film di Totò che più le piacciono?Quelli che ho visto tanto da piccolo. Totò le Mokò, Totòtarzan, Fifa e arena. Anche Pasolini è talmente bello vederli assieme. Totò negli anni sessanta perde fisicamente e Pasolini supplisce a queste perdite.5) Da Blob ad Orgoglio Coatto a Stracult a quale dei suoi programmi è più affezzionato?Blob era prorpio il programma mio costruito sul mio gusto di scrivere e di pensare. In realtà e' molto autoriale. Orgoglio Coatto è stato il tentativo più forte che ho fatto sullo spettacolo con Carlo Verdone fare un programma su un tema assurdo come orgoglio coatto. Stracult è stato fatto per dare voce a chi nel cinema non la avuta. I piccoli caratteristi. Non solo grandi autori ma anche chi ha fatto il cinema dal basso. 
6) Il suo libro "Totò si nasce ed io modestamente lo nacqui" si può definire un piccolo "vangelo di Totò". Interviste indeite e tante curiosità correlate da una Vhs. Cosa la spinta a creare questo cofanetto e nel 2001 a realizzare Totò2001?Io volevo fare libri dove i comici parlano con la loro voce. In Rai cè tanto materiale. Per Totò pensai cè tanto di quel materiale dove Totò racconta Totò. Non raccontato da noi critici, storici, con la voce sua. E la cosa assurda è come loro parlano e come raccontano le loro situazioni. La mia idea di libro è Totò che racconta Totò. Gianfranco Ponte